Info Conseil

Communiqué n° 161 de 25 mars 2015

Comunicazioni dei Presidenti del Consiglio e della Regione

Adunanza consiliare del 25 e 26 marzo 2015: iniziati i lavori

I lavori del Consiglio regionale della Valle d'Aosta si sono aperti oggi, mercoledì 25 marzo 2015, con un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell'attentato terroristico di mercoledì scorso al Museo del Bardo di Tunisi che ha provocato la morte di 21 persone, tra le quali 4 italiani.

«A nome del Consiglio – ha detto il Presidente Marco Viérinesprimo la più ferma condanna ed è questo un momento per riflettere sul valore della dignità umana.»

L'Assemblea è convocata per due giorni per discutere un ordine del giorno composto di 39 oggetti.

Nelle sue comunicazioni, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha informato l'Aula sull'incontro che ha avuto il 10 marzo scorso insieme al Consiglio di amministrazione del Celva con i referenti dell'Area nord-ovest di Poste Italiane e la direttrice della filiale di Aosta. «Ci siamo confrontati sul piano di razionalizzazione di Poste Italiane che, per quanto riguarda la Valle, non prevede la chiusura di uffici postali, ma la riduzione degli orari di apertura settimanale degli sportelli in 8 comuni: Ayas, Challand-Saint-Victor, Doues, Fontainemore, Torgnon, Champoluc, Bard e Saint-Oyen. Abbiamo inviato l'azienda a riconsiderare le misure ipotizzate – e  anzi a potenziare l'attività nei periodi di maggior afflusso turistico – e considerato che gli uffici postali sono un punto di riferimento importante, anche dal punto di vista sociale, per le persone che vivono in montagna.»

«Il 18 marzo scorso – ha aggiunto il Presidente Rollandin –, Poste Italiane ha diffuso un comunicato stampa con cui informa che procederà all'attuazione del piano di razionalizzazione soltanto dopo aver completato il dialogo avviato con le Regioni sul tema della presenza territoriale, in considerazione del ruolo sociale attribuito alla rete degli uffici postali. Solo al termine di questo confronto, dice Poste Italiane, sarà data attuazione a interventi di trasformazione dell'azienda, conciliando le esigenze aziendali con le istanze e le eccezioni rappresentate dai territori. Esprimo pertanto la nostra soddisfazione per questa decisione di Poste di rimandare l'attuazione del piano di razionalizzazione, recependo anche le nostre osservazioni sul ruolo sociale e sulla presenza capillare degli uffici postali sul territorio.»

 



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