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Communiqué n° 138 de 11 mars 2015

Interpellanza sulla nomina del nuovo Sovraintendente agli studi

Riunione del Consiglio dell'11 marzo 2015

I criteri di nomina del nuovo Sovraintendente agli studi sono stati al centro di un'interpellanza posta dal Movimento 5 Stelle nella seduta consiliare dell'11 marzo 2015.

«Con questa nostra iniziativa – ha spiegato il Capogruppo Stefano Ferrerovogliamo un chiarimento sulle motivazioni che hanno portato alla definizione di criteri (laurea in giurisprudenza e diplomi post lauream, attività di formazione e conoscenza di lingue straniere), dai quali non è immediato comprendere il nesso con l'incarico conferito. Vorremmo anche capire se è stata preliminarmente esaminata la disponibilità a ricoprire l'incarico da parte di dirigenti scolastici di ruolo e quale tipo di valutazione è stata fatta.»

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, richiamando i criteri previsti dalla legge regionale n. 22 del 2010 per il conferimento degli incarichi dirigenziali, ha risposto che «è fondamentale tenere distinti i “requisiti oggettivi” (ovvero quelli che un soggetto incaricando deve possedere e che, nel caso di specie, non hanno subito modifiche rispetto a prima) dai “criteri di scelta” che consentono alla Giunta regionale di scegliere tra più candidati appartenenti alla qualifica unica dirigenziale (dirigenti regionali assunti a tempo indeterminato). Tali requisiti sono approvati dal Governo regionale, su proposta dell’Assessore competente, avuto riguardo al profilo professionale del soggetto incaricando, che, a sua volta, deve essere in linea con gli obiettivi politico-programmatici da realizzare da parte dell’amministratore competente. Evidenzio poi che nessun dirigente appartenente al Dipartimento Sovraintendenza agli studi (amministrazione scolastica regionale) ha presentato istanza per la copertura del posto di Sovraintendente. Si è ritenuto di dover privilegiare competenze di ordine giuridico-amministrativo, comprovate da un solido curriculum professionale e di studi in considerazione degli adempimenti di natura giuridica che interesseranno la scuola valdostana nei prossimi mesi, quali l’approvazione di una o più leggi regionali attuative della “Buona Scuola” e la revisione delle Adaptations nei diversi gradi di scuola. In un momento in cui parliamo di patto generazionale, credo che premiare nel merito un soggetto con laurea e successivi master sia stato un segnale positivo

Nella replica, il Capogruppo Ferrero ha osservato che «la visione è diversa: il patto generazionale è per noi altra cosa.»

 



SC