Info Conseil
Communiqué n° 137 de 11 mars 2015
Interpellanza sul Direttore generale dell'Azienda USL
Riunione del Consiglio dell'11 marzo 2015
Il gruppo Union Valdôtaine Progressiste, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare dell'11 marzo 2015, è tornato sulla questione della nomina del Direttore generale dell'azienda USL della Valle d'Aosta.
Il Consigliere Laurent Viérin, ripercorrendo la vicenda, ha ricordato che «l'Autorità nazionale anticorruzione il 4 novembre 2014 ha sancito l'inconferibilità relativa al conferimento dell'incarico in questione a colui che è stato Direttore generale della clinica Eporediese di Ivrea»; ha quindi voluto conoscere le azioni intraprese dalla Giunta regionale a tutela dell'Amministrazione per verificare l'effettiva conferibilità dell'incarico e le relative risultanze. «Vogliamo poi sapere se si ritengano legittimi tutti i provvedimenti, anche recenti, adottati dal Direttore generale dell'USL, nonché i trasferimenti di fondi dal Governo regionale all'Azienda e il loro relativo utilizzo; se siano stati valutati gli eventuali danni e responsabilità amministrative e politiche della mancata revoca o sospensione del Direttore a seguito delle iniziative che hanno evidenziato l'inconferibilità.»
Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha riferito: «Il Segretario generale della Regione, in qualità di responsabile della prevenzione della corruzione, si è immediatamente attivato presso l'Autorità nazionale anticorruzione trasmettendo copia di tutta la documentazione dell'istruttoria, condotta in modo rigoroso ed esaustivo, in modo da escludere la sussistenza della causa d’inconferibilità, e confermandone gli esiti; è stato anche chiesto all’Autorità di riesaminare la fattispecie e di valutare la possibilità di modificare coerentemente il proprio orientamento. Al momento l’Autorità non si è ancora pronunciata, ma informalmente sappiamo che il dossier è stato istruito e sarà sottoposto all’esame del Consiglio dell’Autorità in una delle prossime sedute.»
Il Presidente Rollandin ha quindi spiegato che, in base ad una nota del Dipartimento della funzione pubblica, l’Autorità anticorruzione «può limitarsi a formulare pareri o orientamenti di portata interpretativa generale e non di carattere precettivo, oppure può attivare anche la funzione di vigilanza, volta ad accertare il rispetto delle disposizioni normative in singoli casi e che può concludersi, in caso di riscontrata violazione, con l’adozione di provvedimenti precettivi, quali la sospensione della procedura di conferimento degli incarichi, o con segnalazioni all’autorità giudiziaria. Nel caso di cui stiamo discutendo, l’Autorità si è espressa in sede consultiva, pronunciando un orientamento, peraltro neppure comunicato all’Amministrazione, che, in quanto tale, è privo di effetti vincolanti nei confronti della Regione; pertanto, si ritiene non ci siano elementi da cui poter desumere la necessità e/o l’opportunità di mettere in discussione il conferimento dell’incarico di Direttore generale dell’Azienda USL valdostana, né possano sorgere dubbi in merito alla legittimità dei provvedimenti adottati dallo stesso Direttore nell’esercizio delle proprie competenze istituzionali.»
«Confermo che sinora non è stato considerato alcuno scenario alternativo rispetto a quello della piena legittimità dell’incarico di cui trattasi, non essendo emerso alcun elemento contrario» ha concluso il Presidente Rollandin.
Il Consigliere Laurent Viérin ha replicato: «Prendiamo atto che anche i tempi dell'acquisizione del parere dell'Autorità sono in fase di stallo. Il nostro inoltre è un discorso di opportunità politica, senza voler mettere in dubbio il lavoro dei funzionari. La maggioranza evidentemente si pone al di sopra delle norme e delle regole vigenti, addirittura da volerle cambiare. A nostro avviso, in questo caso, sarebbe stata opportuna una sospensione per autotutela in attesa del parere, peraltro già chiaro nell'orientamento. Non si tratta di certo di un esempio di trasparenza amministrativa.»
MM