Info Conseil
Communiqué n° 89 de 11 février 2015
Interpellation sur le projet Ecole VdA
Réunion du Conseil du 11 février 2015
Les travaux du Conseil régional du 11 février 2015 ont porté sur le projet "Ecole VdA" par une interpellation du groupe Alpe.
La Conseillère Chantal Certan a demandé «quelle est la situation du projet, duré le temps d'une saison, et quelles sont les intentions de l'Assesseur et du Gouvernement pour l'avenir. Le groupe Alpe a soutenu l'idée d'un projet d'une école réellement plurilingue, spécifiquement francophone et anglophone, et a écouté les requêtes avancées par les parents et les enfants. Purtroppo per il progetto messo in campo dall'Assessorato è successo quanto avevamo previsto: non è andato a buon fine perché non è stato costruito coinvolgendo i collegi docenti, ma è stato calato dall'alto.»
L'Assesseur à l'éducation et à la culture, Emily Rini, a précisé : «Il progetto "Ecole VdA" ha avuto l'innegabile merito di riportare al centro del dibattito culturale e politico il nostro sistema scolastico. La mancanza di adesioni da parte delle scuole non deve essere considerata un arretramento o un ripensamento della politica linguistica dell'Assessorato che, anzi, sarà riproposta con maggiore forza e convinzione. Due sono stati i punti fermi del progetto sperimentale "Ecole VdA": il bi-pluri-linguismo e l'immersione linguistica. Mai abbiamo pensato che i due aspetti potessero coincidere, visto che il primo si basa sulla vigilanza dell'applicazione effettiva del bilinguismo e dell'aumento delle ore di lezione di inglese, mentre il secondo rappresenta un'ulteriore opportunità. Con questo progetto abbiamo pertanto cercato di offrire una chance in più. L'adesione volontaria delle Istituzioni scolastiche non è mai stata messa in discussione. Nel corso dell'incontro pubblico che si è tenuto il 3 febbraio, è stato confermato l'interesse al progetto da parte del mondo scolastico ed è stato evidenziato che le resistenze manifestate dai collegi docenti non sono aprioristiche, ma basate su argomentazioni legate all'approccio con solide basi metodologiche all'insegnamento in lingua e non solo della lingua, ritenuto improcrastinabile.»
«L'azione condotta dall'Assessorato per consolidare il plurilinguismo non si ferma – ha proseguito l'Assessore Rini –: on a demandé aux chefs d’établissement la transmission d'un compte-rendu des initiatives qui seront mises en œuvre pour la promotion du plurilinguisme au cours de l’année scolaire 2015-2016, ainsi que la liste des enseignants intéressés à la formation d’anglais qui devrait se dérouler de mars à août 2015, selon la modalité mixte en présence et en ligne, s'adressant à 75 enseignants maximum. L’Assessorat compte réaliser des activités de formation linguistique et méthodologique pour l’enseignement en français et en anglais, la création d’un centre de ressources pour l’élaboration d’outils pédagogiques spécifiques, le suivi et l’évaluation de ces initiatives, l’affectation d’assistants de langue anglaise. Mi assumo infine l'impegno per affrontare seriamente le criticità esplicitate in quinta Commissione ed esprimo l'auspicio che, all'interno rivisitazione delle adaptations, il progetto "Ecole VdA" possa essere superato nei fatti, ovvero con una giusta applicazione del bilinguismo e l'imprescindibile approfondimento della lingua inglese.»
Nella replica, la Consigliera Chantal Certan ha affermato: «Meriti vanno riconosciuti a questo punto ai genitori che hanno richiesto questo progetto permettendo all'Assessorato di far chiarezza sulla politica plurilingue, ma questo fatto denuncia la mancanza di una programmazione scolastica. Il gruppo Alpe ha sempre sostenuto l'esigenza della presenza di docenti e logopedisti nella "Cellule technique" e riteneva che "Ecole VdA" potesse essere una via nuova da perfezionare e, perché no, da esplorare in tutte le scuole. Non basta preparare il contenitore con un bel fiocco senza occuparsi del contenuto: è questo il nostro più grande rammarico su questo progetto. Una priorità per il plurilinguismo a nostro avviso è anche quella di rinforzare il ruolo dell'Università.»
MM