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Communiqué n° 64 de 27 janvier 2015

Respinta una risoluzione sulla revoca del Direttore generale dell'USL Valle d'Aosta

Riunione del Consiglio del 27 gennaio 2015

Il Consiglio regionale il 27 gennaio 2015 è tornato a discutere, con una risoluzione presentata congiuntamente dai gruppi di opposizione (UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S), della revoca a Lorenzo Ardissone dell'incarico di Direttore generale dell'Azienda USL della Valle d'Aosta. La stessa iniziativa era già stata iscritta all'ordine del giorno dell'ultima adunanza consiliare del 15 gennaio 2015, ma si era stabilito di rinviarne la discussione.

Il testo è stato respinto in sede di votazione segreta con 18 voti contrari e 16 a favore. Il Consigliere Bertin (Alpe) non ha partecipato al voto.

L'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha chiesto di rinviare il voto sulla risoluzione: «È giunta comunicazione del Segretario generale, responsabile regionale dell'Anticorruzione, che l'Autorità nazionale esaminerà entro il mese di febbraio la questione. Quindi vi chiederei di aspettare l'esito delle verifiche

Il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin ha replicato che «la sanità valdostana vive oggi una situazione di imbarazzo, perché chi è stato nominato al vertice dell'USL ha una situazione di conflittualità di interessi. Dopo un confronto tra forze di opposizione, abbiamo concordato che oggi il Consiglio deve decidere dal punto di vista politico al di là delle norme. Il parere dell'Anticorruzione nazionale è scritto e il caso della Valle d'Aosta è citato ad esempio di ciò che non bisogna fare. Quindi noi prendiamo atto che la Giunta sta ancora approfondendo, ma crediamo che sia importante risolvere questa vicenda che getta discredito sulla nostra regione

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha aggiunto che «quando è stata presa la decisione, tutti gli organi competenti hanno dato parere favorevole, poi è arrivato un orientamento dell'Anticorruzione nazionale, alla quale abbiamo chiesto di fare chiarezza. Comprendiamo la delicatezza della questione, ma vi chiediamo davvero di aspettare dieci giorni per avere la risposta. Questo per correttezza

Per il Consigliere del M5S Roberto Cognetta, «l'incarico non andava dato perché la nomina era in contrasto con i dettami di legge. Secondo noi c'è stato un errore da parte degli uffici e noi crediamo che la risoluzione debba essere votata.» Ha poi chiesto il voto segreto.

Il Consigliere di Alpe, Alberto Bertin, ha annunciato di non partecipare al voto perché «il voto segreto è una questione seria e va utilizzato con criterio e non può essere lasciato ai malpancisti di turno che creano soltanto confusione

I Capigruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, e di Alpe, Albert Chatrian, hanno annunciato il voto favorevole sulla risoluzione.

SC