Info Conseil

Communiqué n° 58 de 27 janvier 2015

Interpellanza sulla Clinica di Saint-Pierre

Riunione del Consiglio del 27gennaio 2015

Il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza discussa durante la riunione del Consiglio del 27 gennaio 2015, si è occupato della Clinica di Saint-Pierre.

Nello specifico, la Consigliera Carmela Fontana ha posto l'attenzione su «un nuovo accordo che dovrebbe essere sottoscritto dall’Azienda USL della Valle d’Aosta con la Clinica privata di Saint-Pierre, in cui si prevede l’erogazione di un ulteriore milione di euro rispetto ai 6 milioni iniziali. Tale somma sarebbe frutto dei risparmi derivanti dalla soppressione di 15 posti letto di assistenza lungo terapica fino a ieri esistenti presso la struttura pubblica di Antey-Saint-André.»

La Consigliera Fontana ha quindi chiesto chiarimenti su questo accordo, volendo inoltre sapere «come si giustifichi il fatto che a proporre questa convenzione sia un ex dirigente della Clinica Eporediese, stessa società che gestiva la Clinica di Saint-Pierre nel 2012 motivo per il quale non avrebbe potuto accedere alla selezione per Direttore generale dell’USL.»

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha riferito che «non diamo alcun soldo in più a Saint-Pierre, c'è addirittura la volontà di risparmiare. Quel milione di cui si parla viene da due situazioni: la prima sono i 500 mila euro che davamo alla riabilitazione di Antey-Saint-André e che sono stati spostati a Saint-Pierre, in quanto non potevamo sostenere due centri di riabilitazione; gli altri 500 mila euro derivano dall'aumento della mobilità attiva, ossia dalla previsione di ospitare più malati che vengono da fuori Valle, la cui cifra viene erogata direttamente alle Regioni. È inoltre previsto che il 10% di questi nuovi 500 mila euro di mobilità attiva venga dato alla Regione: si tratta quindi di 175 mila euro per la nostra sanità che andranno all'USL della Valle d'Aosta. Riguardo al fatto che il Direttore generale dell'USL abbia una compartecipazione non interessa nella gestione di Saint-Pierre, aspettiamo di vedere cosa dirà l'Autorità nazionale anticorruzione per poterci esprimere. Tutto si può migliorare, ma credo che la Clinica di Saint-Pierre offra un grande servizio ai malati valdostani, che non devono più spostarsi al di fuori della nostra regione per curarsi, così come è un'opportunità per richiamare malati da fuori Valle. È per noi anche una grande occasione di creare occupazione. Credo che la Clinica di Saint-Pierre abbia permesso alla struttura sanitaria valdostana di fare un passo in avanti.»

La Consigliera Fontana ha replicato di non aver mai «messo in dubbio l'eccellenza della Clinica di Saint-Pierre, ma non riesco a capire le motivazioni per cui si è dovuti passare dalla sanità pubblica di Antey a quella privata di Saint-Pierre. Mi sembra che non vi sia coordinamento tra USL e Regione. Abbiamo bisogno di un piano di edilizia sanitaria, così come c'è bisogno di attivare un confronto sul futuro della sanità valdostana. Ci sono tante idee, ma mi sembra che vi sia anche molta confusione.»

SC