Info Conseil
Communiqué n° 57 de 27 janvier 2015
Interpellanza sui canoni di locazione dei fabbricati regionali a fini produttivi
Riunione del Consiglio del 27 gennaio 2015
Con un interpellanza presentata nella seduta del 27 gennaio 2015, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha posto l'attenzione sui canoni di locazione dei fabbricati di proprietà regionale a fini produttivi.
«Per l'utilizzo di queste strutture si intende richiedere un canone di locazione annuo agli agricoltori, ai consorzi e alle cooperative che ne usufruiscono – ha spiegato il Consigliere Alessandro Nogara –, ma così facendo, data la crisi, si rischia di assistere ad una probabile ulteriore chiusura di numerose aziende agricole.» Ha quindi voluto conoscere « il numero delle strutture di proprietà regionale che saranno soggette al pagamento di un canone annuo di locazione, a quanto ammonta al metro quadro il canone d'affitto annuo e da quando queste cifre dovranno essere corrisposte all'Ente che le gestisce; se sia stato valutato l'impatto negativo che tale iniziativa provocherebbe al settore agricolo valdostano; se siano state prese o se si intendano prendere in considerazione soluzioni alternative per evitare l'ennesima "stangata" al settore. Se continueremo su questa strada, non avremo più agricoltori in Valle d'Aosta.»
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha risposto: «Le strutture regionali interessate sono 23, di cui per sette nel corso del 2013 sono stati firmati contratti per la locazione. Le cooperative che gestiscono tali strutture devono corrispondere un'indennità di occupazione alla Regione, nelle more del conferimento degli stessi immobili a VdA Structure. Questa indennità, per la maggior parte dei casi, è dovuta a partire dall'estate del 2013, mentre per cinque casi dal gennaio 2014. In una prospettiva di confronto, si sono svolti due incontri con le cooperative e, sempre tenendo proprio conto delle ben note difficoltà del settore, si è stabilito di assumere come indennità di occupazione per il 2014 il canone che sarà stabilito contestualmente al passaggio a VdA Structure, confidando in un allineamento dei valori stabiliti da perizia come valori di mercato, più sostenibili da pagare in funzione dell'attività svolta. Nel corso dell'anno si valuterà la possibilità di implementare il contributo a sostegno delle cooperative per l'annualità 2014. I dati richiesti nell'interpellanza sono difficilmente riassumibili, in quanto l'ammontare del canone varia in funzione alle tipologie di immobile, oltre che ad altri numerosi parametri, ma preciso che l'ottica che abbiamo seguito è quella di tarare un canone che sia sostenibile per le cooperative, tenendo conto anche delle problematiche vissute quotidianamente dal settore. Intendiamo trovare soluzioni serie e puntuali, c'è la massima attenzione per mantenere fattivamente un settore tanto importante per la nostra regione.»
Il Consigliere Nogara, nella replica, si è detto insoddisfatto della risposta: «Nelle condizioni attuali, anche un affitto minimo rischia di mettere in difficoltà gli agricoltori. Basta fare un semplice esempio: produrre un litro di latte costa da 0.60 a 0.80 euro. Senza canoni di affitto, all'allevatore vengono riconosciuti 0.40 euro al litro. Penso che ogni commento sia superfluo. Continuiamo a chiederci il motivo per cui non si possa limitare il canone in base ai metri quadri utilizzati, anziché far pagare per le intere strutture, che risultano sovradimensionate e non sfruttate del tutto. Non capisco poi i benefici per il mondo agricolo derivanti dal passaggio a VdA Structure.»
MM