Info Conseil
Communiqué n° 48 de 27 janvier 2015
Il Consiglio ha aperto i lavori con la celebrazione del Giorno della Memoria
Adunanza di martedì 27 e mercoledì 28 gennaio 2015
In apertura dei lavori dell'adunanza convocata per oggi, martedì 27, e domani, mercoledì 28 gennaio 2015, il Consiglio Valle ha celebrato, con un minuto di silenzio, il Giorno della Memoria, istituito con legge del 2000 per ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione e la deportazione.
Il Presidente dell'Assemblea, Marco Viérin, ha ricordato che «il Consiglio Valle, in collaborazione con la Presidenza della Regione e l'Assessorato dell'istruzione e cultura, ha definito una serie di iniziative per coinvolgere gli studenti in un percorso chiamato Giornate della Memoria e del Ricordo, in sintonia con la legge regionale del 2012 che contiene disposizioni per la promozione degli ideali di libertà, democrazia e integrazione tra i popoli contro ogni forma di totalitarismo. Si tratta di principi che devono sempre essere richiamati perché vivano in noi e siano sempre pienamente rispettati. Perché è proprio nel germe dell'intolleranza e dell'odio del diverso che nacque la degenerazione del totalitarismo nazista. Ed è nei giovani che dobbiamo coltivare il seme della libertà e del rispetto, è in loro che poniamo la fiducia affinché i diritti fondamentali, conquistati con tanta fatica e tanto dolore, siano sempre rispettati. È un nostro dovere morale, prima ancora che istituzionale.»
Il Presidente Viérin ha poi comunicato all'Aula che «oggi, alle ore 11.00, ci sarà una sospensione dei lavori del Consiglio, per consentire la partecipazione alla cerimonia di consegna delle medaglie d’onore, conferite dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti.»
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha aggiunto che «la Medaglia d’onore sarà consegnata ai famigliari di Emilio Avantey, classe 1926, catturato a Ville-sur-Sarre e deportato in Germania dall’ottobre del 1944 al maggio del 1945. Il Giorno della Memoria è anche dedicato al ricordo di coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati: è di grande importanza, pertanto, la recente notizia che Don Cirillo Perron, parroco di Courmayeur fino al 1986 e morto nel 1996, è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato la vita ad un bambino ebreo negli anni della guerra e il suo nome sarà inciso nel Muro d’Onore presso il museo dello Yad Vashem a Gerusalemme.»
Riferendosi alle iniziative promosse congiuntamente da Consiglio e Regione, il Presidente Rollandin ha osservato: «Credo che sia importante sottolineare l’attenzione particolare rivolta alle giovani generazioni, grazie soprattutto alle numerose Istituzioni Scolastiche che hanno direttamente organizzato importanti attività di approfondimento e di riflessione.»
Il Consigliere dell'UVP, Laurent Viérin, si è associato al ricordo, evidenziando che «le iniziative come il Treno della Memoria che coinvolgono gli studenti sono un modo per far crescere la nostra comunità in modo migliore: le preparazioni in classe sono state sicuramente utili e vanno inserite in un discorso organico per commemorare tutte le vittime delle degenerazioni ideologiche. Viviamo ancora fanatismi e i fatti di Parigi sono qui a ricordarcelo. Il nostro invito è che l'attenzione continui a rimanere alta su questi temi affinché i giovani siano preparati ad affrontare la società di domani.»
La Conseillère de Alpe Patrizia Morelli a souhaité que «les nombreuses initiatives organisées pour ce soixante-dixième anniversaire ne se terminent pas et se poursuivent dans le temps. Malheureusement l'histoire des hommes se répète, mais nous avons le devoir de faire en sorte que l'horreur de la Shoa ne se produise plus et d'y prêter la plus grande attention. Il faut un engagement personnel de la part de nous tous: rappeler ce qui s'est passé bien sûr, mais également être vigilant sur tout ce qui se passe au jour le jour dans le monde.»
Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, ha osservato che «c'è una comunità che cresce nella cultura, nella conoscenza e nella consapevolezza, e ne è testimonianza la toccante mostra fotografica realizzata dagli studenti del Liceo classico alla Biblioteca regionale. Non dobbiamo arrenderci all'ignoranza, al tentativo di dimenticare: ciò che è successo ad Auschwitz è una colpa che si porta dietro non solo un popolo, ma l'umanità nel suo insieme. È il germe del male che riaffiora, dove una folle ragione di Stato prende il sopravvento sui valori universali dell'umanità. Un male che ha portato al genocidio degli Armeni, al genocidio si Srebrenica e di tante piccole etnie in ogni parte del mondo. Dobbiamo continuare ad essere attenti affinché si costruisca una cultura del rispetto, della tolleranza e che non si dimentichino gli errori e il male fatto, per costruire un mondo migliore.»
SC