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Communiqué n° 20 de 14 janvier 2015

Interpellanza sul consumo di stupefacenti in Valle d'Aosta

Riunione del Consiglio del 14 gennaio 2015

Nella seduta consiliare del 14 gennaio 2015, il tema del consumo degli stupefacenti nel territorio regionale è stato trattato dal gruppo Alpe con un'interpellanza.

La Consigliera Patrizia Morelli, ha chiesto di tracciare un quadro della situazione, in particolare «quale sia la dimensione del fenomeno in Valle d'Aosta, in particolare tra i giovani, e se si stiano registrando incrementi di consumo di stupefacenti, specialmente per il ritorno dell'assunzione di eroina; quali misure siano eventualmente messe in campo per contrastare la problematica e quali politiche siano messe in atto in modo da prevenire il consumo di sostanze stupefacenti tra la popolazione valdostana

L'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha risposto: «Esistono soltanto segnalazioni di maggiore disponibilità di eroina, mentre si conferma il maggiore uso di droghe leggere nei giovani, che purtroppo rappresenta il primo passo verso il consumo delle pesanti. L'evoluzione in questo ambito è giornaliera: fattori quali le problematiche socio-sanitarie, la povertà e la disoccupazione aumentano il disagio, ed è qui che facilmente si inserisce la tossicodipendenza. Il problema in Valle d'Aosta risulta stabile: il flusso verso il Sert è uguale, su più di 1000 persone contattate, 800 sono prese in carico, e di queste 300 sono tossicodipendenti. Bisogna tuttavia tenere conto del sommerso. Si registra poi l'aumento nei giovani delle patologie psichiatriche legate proprio all'utilizzo di droghe leggere e cocktail. C'è sì preoccupazione, ma ci sono le strutture che si occupano costantemente di prevenzione: sotto questo aspetto vogliamo rivedere la progettualità, soprattutto nelle scuole. Attenzione viene sempre accordata all'abuso di alcool, soprattutto per sensibilizzare i ragazzi dai 13 ai 18 anni. Una grande difficoltà riguarda inoltre il reinserimento lavorativo degli ex tossicodipendenti, per cui si potrebbero ipotizzare percorsi privilegiati di assunzione. »

La Consigliera Morelli si è detta rassicurata dalla risposta, «che ha ridimensionato il problema. La lotta al fenomeno va portata avanti su fronti molteplici, sia quello del controllo e della repressione da parte delle Forze dell'ordine, in collaborazione con gli Enti locali e tutti i soggetti che possono avere consapevolezza del fenomeno, sia, parallelamente, quello della prevenzione, che non va mai sottovalutato, come forse è avvenuto in questi ultimi anni. La guardia non va mai abbassata, non dobbiamo accontentarci della stabilità dei dati. Quanto ci ha riferito rispetto all'aumento di patologie psichiatriche nei giovani per effetto del consumo di droga ci pare molto preoccupante.»

 



MM