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Communiqué n° 621 de 12 décembre 2014
Leggi di bilancio della Regione 2015-2017: dichiarazioni di voto
Seduta del Consiglio regionale del 12 dicembre 2014
Nella seduta dell'Assemblea regionale del 12 dicembre 2014, prima di procedere alla votazione della finanziaria e del bilancio della Regione per il triennio 2015-2017, sono intervenuti i Capigruppo, il Presidente del Consiglio, l'Assessore al bilancio e il Presidente della Regione per dichiarazioni di voto.
L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron, ha evidenziato: «Al termine del dibattito, la novità che si è riscontrata consiste nel fatto che, rispetto ad altri tempi, il dibattito è stato arricchito da numerosi ordini del giorno, che comportano precisi impegni politici che la Giunta porterà avanti. Con queste iniziative sono state trattate questioni importanti e sono emerse riflessioni rilevanti: la qualità legislativa della nostra regione, il tema della burocrazia, la revisione dell'organizzazione regionale, ragionando su cosa fare e cosa non fare più. Abbiamo presentato una finanziaria che ha cercato di tenere conto del momento di grave difficoltà, che riafferma la volontà della Valle d'Aosta di pretendere dallo Stato i suoi diritti e gli impegni già sottoscritti. E' un provvedimento che contiene sacrifici, ma anche risposte positive in termine di investimenti sui temi della crescita e del lavoro, ponendo in essere la massima attenzione alla qualità della vita dell'individuo. Nel complesso, esprimo grande soddisfazione per il lavoro svolto, anche perché è stata abbandonata la logica del bilancio quale documento blindato. Abbiamo svolto un lavoro che ha ridato prestigio al ruolo del Consigliere regionale e dell'Aula, che ha affermato il suo impegno per creare le condizioni per offrire futuro migliore alla comunità valdostana, per creare una Valle d'Aosta sicura, che cerca di offrire certezze, prospettive, una terra da amare e nella quale voler vivere.»
Il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, ha definito il bilancio «lontano dalle nostre aspettative, non può ottenere il nostro assenso se non riesce ad arginare l'esplosione delle spese correnti a scapito degli investimenti. Riconosco la serietà del dibattito e l'attenzione posta al lavoro effettuato dai gruppi di opposizione attraverso numerosi emendamenti che hanno cercato di correggere alcune situazioni di emergenza. La classe politica e dirigente della Regione però deve lanciare un messaggio più forte su come rimettere in sesto il sistema regionale. Sono mancati i tagli ai costi della politica e un segnale incisivo di voler uscire dalla dimensione clientelare e burocratica, che penalizza i giovani nell'accesso al lavoro e la voglia di fare impresa. Siamo soddisfatti di aver fatto capire le ragioni della nostra opposizione che non è cieca, a priori, ma che cerca di dar voce alle persone che affrontano le difficoltà quotidiane. Ma la Valle d'Aosta ha bisogno di riforme reali e più performanti, perché è finito un mondo e bisogna dimostrare che non c'è più clientelismo. Ribadisco che il voto del Pd-SVdA sarà contrario perché la strada è ancora lunga da percorre, ma noi offriamo la nostra disponibilità a lavorare con serietà e contribuire a un cambiamento vero.»
Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha sottolineato «come questo secondo bilancio della Legislatura si sia svolto con toni e metodi totalmente diversi rispetto allo scorso anno. Sono passati solo 12 mesi, ma sono stati fatti dei passi in avanti: dopo un muro contro muro e una crisi politica profonda, abbiamo iniziato a dialogare, lavorando su temi importanti come la riforma degli enti locali, le società partecipate, la legge elettorale. Questa fase di dialogo è arrivata al momento giusto perché è arrivata in sede di bilancio: dopo l'ammissione della sua debolezza, la maggioranza ha avuto la capacità di aprire un confronto. Noi abbiamo voluto inserirci in maniera costruttiva, cercando di portare le nostre idee attraverso gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati. Esprimiamo la nostra soddisfazione per l'approvazione di gran parte di essi, per il dibattito e per l'apertura su impegni precisi, che hanno consentito di trovare delle soluzioni che vanno a beneficio della comunità valdostana. Nel prossimo periodo misureremo ulteriormente questa volontà di dialogo: bisognerà trovare una soluzione politica per governare la Valle d'Aosta, perché o la politica governa o si torna alle urne. Malgrado tutte le aperture di credito, noi comunque su questi due disegni di leggi ci asterremo.»
Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha affermato: «La decrescita della disponibilità delle casse regionali ha condotto a scelte politiche necessarie a ridurre gli impatti e ottimizzare l'aspetto amministrativo. Oggi rileviamo come ci sia stata la presa di coscienza della necessità di aprire un confronto fra tutte le forze politiche rappresentate in quest'Aula su temi importanti come questo in discussione, ma con un dibattito politico molto proficuo anche su ordini del giorno di carattere generale, come l'azione di sburocratizzazione dell'apparato amministrativo e i rapporti con lo Stato. La Stella Alpina esprimerà il proprio voto favorevole al bilancio 2015 e alla finanziaria del prossimo triennio.»
Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, ha espresso «soddisfazione per il metodo di lavoro: certe idee da noi proposte trovano contezza per la prima volta in una legge finanziaria. È poi positivo che la maggioranza si sia presentata con 17 emendamenti di peso che vanno nella direzione da noi auspicata, come il riordino fondiario, il piano straordinario dei lavori, il contenimento dell'apparato amministrativo, la prima infanzia, il fondo di inclusione sociale. Con un po' di presunzione crediamo di aver fatto un lavoro serio per migliorare e integrare questo bilancio. Ci siamo sentiti partecipi portando argomenti a noi cari che da diversi anni stavamo elaborando. Questa finanziaria uscirà da quest'Aula migliore di come è entrata martedì pomeriggio. Non abbiamo, però, ancora una macchina performante così come non c'è ancora sufficiente trasparenza. Se questo lavoro fosse stato fatto cinque mesi fa, oggi avremmo avuto una finanziaria più performante per rinnovare il sistema Valle d'Aosta. Bisogna tuttavia fare uno sforzo in più: il modello non è più sostenibile e deve essere al più presto modificato e innovato, avendo il coraggio di essere più incisivi. Partendo dalla trasparenza e dalle pari opportunità. Nonostante le modifiche non possiamo sostenere i due disegni di legge perché non c'è ancora la sufficiente equità per migliorare questo sistema.»
Il Consigliere del Movimento 5 Stelle, Roberto Cognetta, ha specificato come «in questa finanziaria la Regione abbia dato una risposta estremamente parziale alla gente e come la maggioranza continui a non spiegare ai cittadini la gravità della situazione. Non ha dato una risposta di speranza, assistenziale, paternalistica; nulla è proiettato nel futuro. Il compito del Governo è di gestire e curare il benessere dei cittadini, non del proprio partito o degli amici. A maggio 2013 avete detto che andava tutto bene, ora si è arrivati allo sconforto. Dobbiamo metterci in gioco anche nei confronti dell'Europa, perché è lì che si possono trovare risorse. Avrete il nostro appoggio se farete qualcosa di concreto ma con un metodo diverso. Dobbiamo però dire che, rispetto a ciò che accade a Roma, qui non ci possiamo lamentare. Il nostro voto sarà contrario.»
Pour le Chef de groupe de l'UV, Joël Farcoz, «grâce à ce budget ouvert, on a pu retenir toutes les bonnes idées qui ont été proposées pour améliorer le futur de notre communauté. La confrontation a été correcte et concrète : je crois que la politique a donné un bon exemple. Dans les mois à venir, le défi de ce Conseil, indépendamment des couleurs politiques, sera de modifier le système, en pensant à l'occupation des jeunes, en améliorant l'efficience du système dans le but de relancer les secteurs en difficultés.»
Il Presidente dell'Assemblea regionale, Marco Viérin, ha sottolineato: «E' fondamentale tenere conto del momento in cui viviamo e del credere fortemente al proprio territorio, quindi va rafforzata sempre di più l'attenzione di prossimità al nostro territorio. La Valle d'Aosta può essere ancora un esempio, risulta tuttora essere una regione virtuosa. Non va comunque dimenticato che non si finisce mai di imparare, bisogna sempre continuare a guardarsi intorno. Questo è stato un Consiglio molto proficuo, come non ne vedevo da tempo, che ci aiuterà a lavorare meglio. Abbiamo saputo discutere pacatamente, e in alcuni casi anche condividere, emendamenti diversificati, ma in cui si è percepito un sentore comune, come sulla questione della difesa dell'autonomia e dei costi della democrazia e della politica. Credo che se avremo capacità di proseguire sulla strada del vero confronto pratico la gente potrà ancora credere in noi, che siamo fortemente conoscitori e sostenitori del territorio valdostano.»
Ha, infine, preso la parola il Presidente della Regione, Augusto Rollandin: «Il cambiamento non può avvenire in pochi giorni, ma deve essere declinato. Comunque, abbiamo già vinto una sfida, perché tutti hanno trovato una modalità corretta per inserirsi in un dibattito che ha portato risultati. Ma non ci si può fermare, dobbiamo capire come costruire un qualcosa di diverso, nonostante tutti i condizionamenti, come le imposizioni nazionali ed europee. Il raccordo delle nostre forze politiche è rappresentato dallo sviluppo, dal rilancio dell'economia che passa attraverso le piccole e medie imprese. In questi tre giorni ci siamo ascoltati, abbiamo capito le ragioni di ognuno. Le débat sur ce budget a été alors un moment de dialogue important, qui a mis en évidence l'ouverture des forces politiques. Le système permet des accords, il faut donc avoir un programme partagé sur lequel renverser tout notre engagement nécessaire à utiliser au mieux les ressources à notre disposition.»
SC-MM