Info Conseil
Communiqué n° 509 de 22 octobre 2014
Interpellanza sull'accertamento della lingua francese
Riunione del Consiglio del 22 ottobre 2014
Nella seduta consiliare del 22 ottobre 2014, il gruppo PD-SinistraVdA, con un'interpellanza, si è soffermato su un provvedimento di riconoscimento del titolo di piena conoscenza della lingua francese ritenuto illegittimo.
In particolare, il Capogruppo Raimondo Donzel, ha spiegato: «Il 23 gennaio 2014 con una disposizione ad personam, la Sovraintendente agli studi ha introdotto la possibilità di convalidare, a sanatoria, l'esame di francese di un insegnante, il cui titolo di piena conoscenza della lingua francese era scaduto, in quanto è la stessa normativa a sancire che tale provvedimento non ha durata illimitata. Eppure giustamente non è stata consentita alcuna sanatoria per quanto attiene ai titoli necessari per accedere alla graduatoria del personale docente, nonostante la buona fede di alcuni insegnanti che avevano dichiarato il possesso di titoli validi, ma resi incompleti da norme legislative nazionali non coordinate con i titoli rilasciati dalle Università. Preciso che queste persone sono state immediatamente licenziate in tronco e depennate da ogni graduatoria regionale. Chiedo allora se si abbia l'intenzione di bloccare e far cambiare immediatamente questo provvedimento illegittimo.»
Nella risposta, l'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha comunicato: «Alla luce dell'interpellanza, stiamo conducendo puntuali approfondimenti su questo atto. Chiedo pertanto di poter fornire una riposta più articolata non appena avrò ottenuto le dovute informazioni.»
Nella replica, il Consigliere Donzel, ha affermato: «Ringrazio l'Assessore per questa disponibilità, che rappresenta un atto di responsabilità della politica. Non possiamo farci complici di un errore simile, che grida vendetta e va a macchiare la storia della scuola valdostana e la sua efficiente burocrazia. Non chiedo la testa di nessuno, ma che quest'atto sia corretto, nel rispetto di quegli insegnanti che, anche solo per una erronea compilazione di domande, non hanno più potuto lavorare.»
MM