Info Conseil
Communiqué n° 502 de 22 octobre 2014
Interrogazione sui tempi di attesa per visite e esami
Riunione del Consiglio del 22 ottobre 2014
Il gruppo Union Valdôtaine Progressiste, nella seduta consiliare del 22 ottobre 2014, ha posto un'interrogazione in merito alle criticità relative ai tempi di attesa per le visite specialistiche ambulatoriali e per gli esami strumentali, in particolare quelli radiologici.
Nello specifico, il Consigliere Nello Fabbri ha voluto sapere quali azioni siano previste per permettere il superamento di queste problematiche e se lo strumento delle libere professioni agevolate (Lpa) trovi impiego e in quale misura nell'affrontare la questione.
L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha risposto che «c'è grande attenzione su questa tematica. Ricordo l'istituzione dell'Osservatorio sui tempi di attesa, che si è riunito il 14 ottobre per la terza volta e dove sono emerse alcune considerazioni interessanti. Innanzitutto, non risulta utile aumentare l'offerta, bisogna piuttosto lavorare su dati corretti perché i problemi sui tempi sono per la prima visita ma non per il controllo che, per ovvie ragioni, non può essere a 30 giorni. Le difficoltà relative allo screening mammario sono rientrate, mentre permangono i problemi dei tempi di attesa per la radiologia. Abbiamo discusso sulla predisposizione di linee guida per la radiologia che dovranno essere validate da tutti gli attori in gioco, in quanto è poi sul singolo medico che ricade la responsabilità di prescrivere o meno dei controlli. Bisognerà sicuramente lavorare sulle priorità dei controlli e sarà inviata una circolare ai medici di famiglia proprio per sensibilizzarli in questo senso. Riguardo alle libere professioni agevolate per abbattere le liste di attesa, queste non vengono più utilizzate se non per il sistema delle urgenze.»
Nella replica, il Consigliere Nello Fabbri ha osservato che «quello dei tempi di attesa è un tema molto complesso e ricorrente: il cittadino deve avere una risposta rapida perché quando si tratta di salute c'è sempre preoccupazione. Forse sarebbe opportuno che al cittadino venisse spiegata l'urgenza o meno di un trattamento, quindi c'è necessità di una maggiore comunicazione tra specialisti, medici di base e pazienti. È questo un anello della catena molto importante e nell'atto di riorganizzazione aziendale si dovrà tenerne conto così come bisognerà come applicare le linee guida per l'appropriatezza delle prescrizioni.»
SC