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Communiqué n° 481 de 10 octobre 2014

Approvato il disegno di legge sull'Expo 2015

Riunione del Consiglio del 10 ottobre 2014

Nella seduta del 10 ottobre 2014, il Consiglio regionale ha discusso il disegno di legge che reca disposizioni per la partecipazione della Regione autonoma Valle d'Aosta all'iniziativa Expo Milano 2015. Il testo, iscritto in Aula in via d'urgenza, è stato approvato con 20 voti a favore (UV, SA e M5S), 8 contrari (Alpe e PD-SVdA) e 7 astensioni (UVP).

Contestualmente, è stato respinto (con 26 astensioni e 8 voti a favore di Alpe e PD-SVdA) un ordine del giorno, depositato in Aula dal gruppo Alpe, che intendeva impegnare la Giunta regionale a costituire entro 10 giorni un gruppo operativo composto dai responsabili delle strutture facenti capo agli Assessorati del turismo, dell'agricoltura, delle attività produttive e della cultura, in collaborazione con la quarta Commissione consiliare, con il compito di predisporre, entro il 31 ottobre 2014, la proposta del programma esecutivo annuale contenente la pianificazione delle attività relative all'Expo 2015, da sottoporre al Consiglio per l'approvazione e, successivamente, a presentare al Consiglio una relazione semestrale sull'attuazione di tale programma.

Presentato dalla Giunta regionale il 30 settembre scorso, il disegno di legge approvato disciplina in 11 articoli l'intervento della Regione all'esposizione universale che si terrà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, anche promuovendo la costituzione di una società per azioni di durata limitata, denominata Expo VdA, il cui socio unico è la Regione e il cui Consiglio di amministrazione sarà costituito da tre componenti nominati dalla Giunta regionale, di cui due scelti tra i Consiglieri regionali, uno dei quali designato dalla minoranza. Lo stanziamento è di 600 mila per il 2014 e di 1 milione di euro per il 2015.

«L'obiettivo – ha spiegato il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), relatore – è quello di cogliere i massimi risultati dalla partecipazione della nostra regione a questo evento mondiale, al fine di valorizzare e far conoscere il territorio valdostano, le sue produzioni, promuovendo nel contempo la visibilità turistica e culturale della Valle d'Aosta su un piano internazionale, favorendo lo sviluppo di sinergie imprenditoriali e commerciali diffuse in diversi settori di impresa. L'unicità dell'evento impone perciò la costituzione di un comitato di scopo operativo che coinvolga al massimo le forze sociali e imprenditoriali valdostane e che possa agire in tempi brevi, in modo snello e trasparente, dotandosi di personalità giuridica ed operatività immediata, avendo ben chiaro che in un momento di particolare difficoltà economica, i denari pubblici destinati dalla nostra Regione all'Expo dovranno essere investiti con oculatezza.» Il Consigliere La Torre ha poi osservato che vi sono alcuni vincoli imposti al comitato di scopo: «La scadenza è fissata per fine 2017, i Consiglieri regionali designati nel Consiglio di amministrazione non percepiranno nessun emolumento, per la sua operatività saranno utilizzati locali e personale della Regione, con l'impegno di servirsi di competenze e professionalità già presenti nel comparto unico e nelle diverse società controllate e partecipate regionali che saranno coinvolte nell'Expo 2015.»

Il Consigliere di Alpe Alberto Bertin, annunciando il voto contrario, ha affermato che «l'Expo 2015 potrà senza dubbio produrre conseguenze positive, ma la Valle d'Aosta sta per costituire la 50a società pubblica regionale, un record per una piccola regione come la nostra. Questa società supera poi un nuovo confine: i politici direttamente nella gestione. Il coinvolgimento negli indirizzi del Consiglio, minoranza compresa, può anche essere positivo, ma non nella gestione diretta della questione. Da tempo Alpe denuncia la presenza della politica nei Consigli di amministrazione, di persone scelte soltanto per ragioni di equilibri politici. Si potrebbe parlare di consociativismo, di lottizzazione. Siamo l'unica Regione che ha scelto di costituire una società ad hoc per l'Expo 2015; non credo che la burocrazia valdostana sia peggiore delle altre e sono convinto che l'Amministrazione regionale potrebbe gestire, come fanno tutte le altre, le iniziative di Expo 2015 per la Valle d'Aosta. I politici facciano i politici e non i manager di fantomatiche società pubbliche.»

Anche la Consigliera Carmela Fontana (PD-SVdA) ha motivato il voto contrario, «sia perché in Commissione non ci è stata data la possibilità di approfondire adeguatamente il disegno di legge e di confrontarci, sia perché si vuole istituire un'ennesima società partecipata, che richiede l'esborso di risorse. L'iter di questo testo normativo è stato troppo affrettato, non è stato nemmeno redatto un programma: con la situazione disastrosa dei trasporti valdostani, come faremo a far venire in Valle i turisti? Siamo d'accordo all'Expo, ma non allo strumento scelto.»

È quindi intervenuto il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin per sottolineare che «l'Expo è un'opportunità incredibile non solo per la Valle d'Aosta: la nostra Regione deve quindi sfruttare al meglio questa occasione di valorizzazione del nostro territorio, soprattutto per la vicinanza geografica con l'evento. Crediamo però che fino ad ora sia stato fatto poco: ora bisogna correre ai ripari e in tutta fretta viene creato un comitato di scopo per la gestione delle attività. Noi condividiamo il messaggio che esce da questo disegno di legge: la Giunta regionale si spoglia infatti di una sua prerogativa gestionale per affidarla ad un Comitato dove sono presenti Consiglieri di maggioranza e di minoranza, valorizzando così il ruolo del Consiglio. Abbiamo però dei dubbi perché ci sono alcune zone d'ombra sulle spese sulle quali, data la tempistica di presentazione del provvedimento, non abbiamo avuto risposta. Il nostro voto sarà quindi di astensione, siamo però disponibili a lavorare su di un dossier che riteniamo importante per dare una boccata di ossigeno a chi si occupa di cultura e per rilanciare il settore turistico della nostra Valle.»

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha specificato: «Non siamo contrari alle società partecipate in quanto tali, ma alla loro attuale gestione. Questo è un esperimento perfettibile, elaborato senza dubbio in troppo poco tempo, ma si tratta a nostro avviso di un modello da replicare in tutte le partecipate perché fa riprendere al Consiglio il controllo almeno di una società. Ci mettiamo in gioco votando favorevolmente questo provvedimento, ma continueremo a vigilare con la massima attenzione.»

Hanno quindi preso la parola il Consigliere del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz – che ha sollevato dubbi sulla bontà di una legge che «non mette in grado di agire correttamente chi farà parte del comitato di scopo perché non dice cosa e come fare e come spendere: è pericoloso per un Consigliere trovarsi a gestire un giocattolo del genere» –, la Consigliera Chantal Certan – per la quale «stiamo creando una scatola vuota che si somma alla mission degli Assessorati, che non credo abbiano bisogno delle badanti nella gestione delle loro attività» –, il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri – che si è chiesto perché «bisogna sempre ricorrere a società di scopo quando ci sono Assessorati che sono deputati a svolgere compiti di questo genere –, il Presidente della quinta Commissione, Claudio Restano (UV) – per il quale «la Valle d'Aosta avrà la possibilità di trasmettere le eccellenze del proprio territorio a partire dalla Funivia del Monte Bianco e, visto il tema "Nutrire il Pianeta", le proprie professionalità» –, il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin – per il quale «il disegno di legge non assegna ai Consiglieri atti gestionali e questi non potranno sottoscrivere impegni che coinvolgono l'Amministrazione» pur puntualizzando di «fare tuttavia attenzione affinché l'immagine della politica non dia un segnale negativo: se non siamo convinti, siamo noi i primi a dover risolvere i dubbi anziché polemizzare».

La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha illustrato l'ordine del giorno depositato dal suo gruppo: «Per la nostra Regione manca una struttura unica stabile di promozione delle risorse del territorio che coordini le azioni per i vari segmenti di prodotto, facenti capo agli Assessorati del turismo, dell'agricoltura, delle attività produttive e della cultura. La nostra proposta è quindi quella di costituire un gruppo operativo, utilizzando competenze e professionalità interne all'Amministrazione regionale, al fine di non gravare ulteriormente su di un bilancio con risorse sempre più limitate, che lavori in collaborazione con la Commissione consiliare competente. Un gruppo operativo che potrebbe andare al di là dell'Expo proprio in virtù del fatto che manca una struttura che si occupa di coordinare le attività di promozione dell'intero territorio. È quindi una visione diversa da quella che viene proposta dal disegno di legge e che va nel senso di favorire le sinergie, utilizzando risorse interne per il coordinamento del miglior utilizzo delle risorse. Se crediamo che Expo 2015 possa essere realmente una grande opportunità, noi crediamo che debba essere sfruttata nel miglior modo possibile.» Le ha fatto eco il Consigliere di Alpe Albert Chatrian, puntualizzando che «la nostra iniziativa è volta a ridare centralità al Consiglio e ai Consiglieri, il cui ruolo non è quello di far parte di Consigli di amministrazione e di gestire società di scopo, ma di indirizzare politicamente le azioni da realizzare.»

Sull'ordine del giorno sono intervenuti il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, che si è detto contrario – «oggi siamo di fronte ad un'emergenza e quindi gli strumenti di cui dobbiamo dotarci sono conseguenti: abbiamo sette mesi prima dell'inizio dell'Expo e non crediamo che un gruppo operativo, visti i tempi dell'Amministrazione, sia in grado di essere funzionante e soprattutto funzionale all'opportunità che ci viene da questo evento» – e il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, che ha espresso parere positivo –«la proposta di Alpe è condivisibile perché valorizza delle professionalità interne e permette così di risparmiare delle risorse che potrebbero essere destinate ad altri settori (per le quali invece i soldi non ci sono mai), senza inventarsi una società di scopo creata per tacconare i ritardi dell'Assessorato del turismo».

Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), ha quindi annunciato la presentazione di un emendamento al testo legislativo: «Recependo alcuni interventi dei Consiglieri, abbiamo pensato di aggiungere un articolo volto ad autorizzare distacchi di personale dipendente della Regione nel comitato di scopo.»

Sull'emendamento, il Consigliere del PD-SVdA Guichardaz ha sostenuto che «è una pezza che è peggio del buco: si attingerà direttamente all'interno del comparto unico, scegliendo chi si vuole, scavalcando ogni regola di trasparenza sulla quale noi stiamo facendo battaglia da sempre.»

L'Assessore al turismo, Aurelio Marguerettaz, ha replicato ricordando che «Expo 2015 è un'iniziativa italiana, e non della Valle d'Aosta, che sconta i tempi e i ritmi del nostro Paese. I provvedimenti adottati dalla Regione sono fra i primi: già nel 2013 abbiamo istituito un gruppo di lavoro fra tutti i dirigenti interessati e costituito un Comitato di indirizzo. L'Assessorato al turismo ha già fatto una serie di azioni di base, come quella di prenotare una settimana all'interno del Padiglione Italia: oggi dobbiamo andare avanti in una situazione straordinaria che non dipende da noi e crediamo che una società di scopo possa essere condivisibile. Il ragionamento del coordinamento proposto da Alpe può essere affrontato a prescindere da Expo, come stiamo facendo a livello della quarta Commissione sul discorso della governance. Un discorso impegnativo che spero possa essere ripreso al più presto.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha chiuso la discussione: «È utile ricordare che il Comitato di indirizzo ha predisposto un lavoro che ha permesso di approvare la partecipazione della Regione all'Expo 2015. Il gruppo di lavoro proposto dall'ordine del giorno c'è già: non c'è bisogno di crearne un altro. Io credo che questo disegno di legge ponga le basi per fare un lavoro utile e serio, che permetterà un confronto concreto anche all'interno di questo Consiglio e darà il via a quella operatività indispensabile perché l'Expo si trasformi in un successo per la Valle d'Aosta.»

SC-MM