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Communiqué n° 349 de 17 juillet 2014

Presentazione delle proposte per la crescita e l'occupazione 2014/2020 cofinanziate da FESR e FSE

Riunione del Consiglio del 17 luglio 2014

Nella seduta del 17 luglio 2014, il Presidente della Regione e l'Assessore alle attività produttive hanno illustrato al Consiglio regionale le proposte di programma di investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/2020: una cofinanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), l'altra dal Fondo sociale europeo (FSE), entrambe approvate dalla Giunta regionale il 13 giugno scorso.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nel presentare il documento FESR, ha evidenziato che «vi è una sensibilità diffusa su questa tematica perché rappresenta uno dei punti cardine per la crescita e lo sviluppo della Valle. Quest'anno per la prima volta non sono state concesse proroghe: il 22 luglio è la data imperativa per presentare la proposta di programma e, come abbiamo appreso ieri, molte Regioni sono in difficoltà. I programmi sono stati costruiti sulla base di un metodo condiviso con il partenariato regionale (in rappresentanza del tessuto socio-economico e culturale della Valle) che prevede azioni fattibili, in tempi dati e con risorse certe. Riteniamo che ci siano le premesse per arrivare ad un vero rilancio della nostra regione.»

Il Programma FESR comporta un investimento complessivo di 64 milioni di euro, di cui 32 milioni (pari al 50%) a carico dell'Unione europea, 22 milioni 400 mila (35%) a carico del Fondo di rotazione statale e 9 milioni 600 mila (15%) a carico della Regione. Si articola su tre grandi sfide: rafforzare la competitività, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione dell'economia valdostana; promuovere la sostenibilità ambientale e l'efficienza energetica al fine di ridurre i consumi energetici e incentivare sistemi di trasporto a basso impatto ambientale; valorizzare le risorse naturali e culturali della Valle d'Aosta.

L'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Pierluigi Marquis, si è soffermato sul Programma co-finanziato dal Fondo sociale europeo: «Il piano operativo è multidisciplinare e si prefigge di affrontare le principali sfide regionali: combattere la crisi del mercato lavoro, sostenere i soggetti più deboli come i giovani e i disoccupati di lunga durata, rafforzare la coesione sociale, combattere l'elevato tasso di abbandono scolastico, valorizzare il capitale umano di eccellenza, sostenere l'ampliamento dell'offerta formativa. Il Programma si concentra su 4 degli 11 obiettivi tematici: occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione, capacità istituzionale e amministrativa. In questo contesto è da segnalare il metodo innovativo con cui lo Stato, al fine di procedere in modo armonico, ha dato degli obiettivi a tutte le Regioni, in rispetto all'impegno assunto con l'UE che, attraverso dei protocolli, ha previsto degli indicatori sulla situazione esistenze e sulle finalità da perseguire. Il Programma è integrato con gli altri strumenti di politica regionale: il Piano di politiche del lavoro e il Piano giovani. Occorre, infatti, agire in sinergia per affrontare la situazione di grandi difficoltà.»

Il Programma FSE prevede un investimento complessivo di 55 milioni 200 mila euro, di cui 27 milioni 600 mila (50%) a carico dell'Unione europea, 19 milioni 320 mila (35%) a carico del Fondo di rotazione statale e 8 milioni 280 mila (15%) a carico della Regione. Gli ambiti prioritari della sua azione riguardano in particolare l'inserimento occupazionale dei giovani e il miglioramento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, il sostegno all'occupabilità dei soggetti deboli con una specifica attenzione al reinserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata, il rafforzamento dell'accesso ai servizi sociosanitari ed educativi a favore dei soggetti fragili, il contrasto alla dispersione scolastico-formativa, il consolidamento delle opportunità di istruzione superiore, il potenziamento dell'accesso degli adulti alla formazione lungo l'arco della vita lavorativa, il miglioramento, grazie anche alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, dell'efficienza dei servizi resi a cittadini e imprese.

SC