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Communiqué n° 340 de 16 juillet 2014

Interpellanza su realizzazione collegamento funiviario Cogne-Pila

Seduta del Consiglio regionale del 16 luglio 2014

Nella seduta del 16 luglio 2014, il gruppo Alpe ha posto un'interpellanza riguardante la realizzazione di un eventuale collegamento funiviario tra Cogne e Pila. «Un progetto che – ha spiegato la Consigliera Chantal Certancomporterebbe alla comunità valdostana una spesa di 50 milioni di euro, oltre ai costi di gestione, che sono stimati in un milione di euro all'anno. Si sta a stento tentando di mantenere il patrimonio funiviario regionale esistente e come gruppo Alpe chiediamo che, nonostante la Giunta regionale abbia commissionato uno studio di fattibilità, in un momento di crisi come quello attuale, si valuti attentamente le prospettive: vorremmo quindi conoscere le intenzioni del Governo regionale al riguardo.»

L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha spiegato: «Nel 2011 uno studio di fattibilità valutava dal punto di vista tecnico varie possibilità, tra cui la partenza dell'impianto funiviario da Cogne e non da Epinel. Questo progetto è fortemente voluto dall'Amministrazione di Cogne, tenuto conto dei benefici che la comunità potrebbe ricavarne dalla realizzazione. Ad oggi, l'Amministrazione regionale, nella logica delle priorità, intende mantenere il patrimonio funiviario in funzione, in modo da garantire l'offerta turistica. Al momento per la funivia Cogne-Pila non ci sono risorse in bilancio, ma ciò non toglie che si possano fare valutazioni e pianificazioni, come ad esempio il progetto di collegamento tra i comprensori di Cervinia e del Monte Rosa. Il dossier della funivia Cogne-Pila resta comunque aperto»

Nella replica, il Consigliere Albert Chatrian ha evidenziato: «L'Assessore non ha risposto al nostro quesito. D'altronde, si avvicinano le elezioni comunali, questa maggioranza UV/Stella alpina non vuole prendere posizioni. Pensiamo che non si dovrebbe prendere in giro la nostra comunità; avremmo preferito una risposta più franca e puntuale, senza millantare ma spiegando apertamente ai cittadini di Cogne che oggi non sussistono più le condizioni per realizzare un progetto del genere, non più sostenibile non soltanto economicamente.»

 

MM