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Communiqué n° 311 de 26 juin 2014
Respinta una risoluzione sulla prevenzione della violenza di genere
Seduta del Consiglio regionale del 26 giugno 2014
Nella seduta del 26 giugno 2014, il Consiglio regionale ha respinto con 15 voti favorevoli e 17 astensioni (UV e SA), una risoluzione per l'aumento dei finanziamenti per gli interventi di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere iscritta in Aula su proposta dei gruppi di minoranza, UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S.
La Consigliera del PD-Sinistra VdA Carmela Fontana, nell'illustrare l'iniziativa, ha ricordato: «In Italia il femminicidio è la causa principale della morte tra i 14 e i 45 anni e molto spesso si tratta di delitti annunciati, preceduti da maltrattamenti sessuali, psicologici, fisici, economici e spesso frutto di silenzi da parte di coloro che sono vicini sia alle donne che subiscono violenza, sia agli uomini che ne sono gli autori. La violenza coinvolge tutti gli strati della società e interessa anche la Valle d'Aosta. Il nostro Consiglio, dimostrandosi sensibile alla problematica, con la legge regionale in materia di contrasto alla violenza di genere, approvata a febbraio 2013, ha fissato le priorità e le azioni da adottare e ha stabilito uno stanziamento complessivo annuo di 304 mila 500 euro. Noi crediamo che tale fondo vada incrementato per dare maggiore garanzia al Piano triennale 2014-2016 per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere. È per questo che intendiamo impegnare il Governo regionale ad aumentare le risorse finanziarie destinate agli interventi previsti dalla legge regionale n. 4 del 2013 al fine di dare maggiore garanzia al Piano triennale 2014-2016 per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.»
La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha aggiunto: «Sosteniamo convintamente i contenuti della risoluzione e ringraziamo la Consigliera Fontana per continuare a ricordare una questione tanto seria ma spesso banalizzata. Purtroppo sappiamo bene che è un problema che coinvolge anche la nostra regione e che al Pronto soccorso di Aosta gli accessi di donne vittime di gravi casi di violenza domestica sono sempre più frequenti.»
Il Presidente della quinta Commissione "Servizi sociali", Claudio Restano (UV) ha precisato: «La legge presentata dal gruppo PD-SVdA testimonia l'attenzione al fenomeno del femminicidio. Questo Consiglio non si è sottratto alle proprie responsabilità, anzi, ha approvato una legge all'avanguardia. Ma non basta: bisogna sensibilizzare le donne, infondere fiducia nelle associazioni di volontariato e nelle cooperative sociali. La Regione deve promuovere attività in questo senso. Pr ora lo stanziamento al fondo è sufficiente, verificheremo le nuove esigenze e valuteremo ulteriori impegni finanziari. Per questo annuncio che l'Union Valdôtaine e la Stella Alpina su questa risoluzione si asterranno.»
Il Consigliere Nello Fabbri (UVP) ha anticipato il voto favorevole del proprio gruppo «perché la legge fa onore alla Valle d'Aosta, è ben articolata e coinvolge tutte le espressioni della società civile valdostana. Questi soldi sono ben impegnati, ne dovrebbero essere stanziati di più ed è in questo senso che va il nostro provvedimento.»
Per il Capogruppo del M5S Stefano Ferrero, «alcune iniziative organizzate dal Consiglio cercano di valorizzare il ruolo della donna, ma noi riteniamo maggiormente opportuno stanziare denaro su questa normativa volta ad educare il genere maschile. Approvare questa risoluzione sarebbe un segnale per indicare che anche le donne della maggioranza alzano la testa.»
Ha ripreso la parola la Consigliera Fontana, per esprimere la propria delusione: «Si sarebbe potuto cambiare l'impegno della risoluzione, eliminando per ora lo stanziamento del denaro. Il provvedimento intendeva lanciare un segnale e manifestare l'unità del Consiglio: mi rammarico per la decisione dalla maggioranza. »
MM