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Communiqué n° 307 de 26 juin 2014

Interpellanza congiunta sul Piano socio-sanitario

Seduta del Consiglio regionale del 26 giugno 2014

Nella seduta del 26 giugno 2014, un'interpellanza presentata congiuntamente dai gruppi Alpe, PD-Sinistra VdA e Union Valdôtaine Progressiste ha affrontato la redazione di un nuovo Piano socio-sanitario.

La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, illustrando i contenuti dell'iniziativa, ha evidenziato che l'attuale Piano regionale per la salute e il benessere sociale, riferito al triennio 2011-2013, è in scadenza e, essendo quanto mai necessaria una nuova programmazione, ha voluto sapere «se vi sia l'intenzione di procedere a una verifica della validità dei contenuti e del raggiungimento degli obiettivi del Piano, oltre che alla stesura di un nuovo Piano socio-sanitario, con quali tempi e quali modalità. Considerate le mutate condizioni finanziarie che comportano gravi ripercussioni anche sulla sanità e sulle politiche sociali, riteniamo che sia necessario e non più rinviabile un approfondimento ampio e condiviso proprio per il carattere particolare di questo tipo di programmazione.»

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha concordato sul fatto che «il Piano socio-sanitario sia un punto centrale di una programmazione sanitaria corretta. L'attuale Piano che resterà in vigore fino a che una nuova legge non ne modifichi i contenuti è valido sia nei principi e nei valori sia nei contenuti. La situazione gestionale è completamente cambiata, i tagli al settore sono evidenti, vi è quindi la necessità di cambiare il modello organizzativo. Sottolineo poi che questo è il primo anno in cui dobbiamo gestire una diminuzione delle risorse. Riteniamo necessario quindi fare una riprogrammazione: dobbiamo darci del tempo e sono d'accordo a confrontarci in quinta Commissione per verificare il cronoprogramma e per verificare dove va la sanità in Valle. È auspicabile lavorare tutti assieme. Fare un nuovo Piano socio-sanitario è molto impegnativo, perché necessita di un ampio confronto con tutti gli attori interessati, come facemmo a suo tempo nel 2005 quando, per la prima volta, approvammo il Piano per la salute e il benessere sociale. Tuttavia, questo è un momento di grande confusione e incertezza per la sanità nazionale: molte Regioni stanno optando piuttosto per una programmazione annuale e io credo che dovremo fare una riflessione su questo.»

Nella replica, la Consigliera Morelli ha affermato: «Io credo che una programmazione annuale rischi di essere un po' limitata: sarebbe auspicabile piuttosto andare oltre al contingente e guardare ad un orizzonte più ampio. Tutto quello che viene prodotto in termini di pianificazione e di verifica di quanto viene fatto in sanità è oggi più che necessario e accogliamo con favore la proposta dell'Assessore di fare il punto della situazione in quinta Commissione. Da parte nostra ci sarà tutta la collaborazione ad affrontare questo tema.»

SC