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Communiqué n° 248 de 3 juin 2014
Approvato il piano straordinario per i cantieri forestali
Sessione straordinaria del Consiglio regionale del 3 giugno 2014
Il Consiglio regionale, nella seduta straordinaria di oggi, martedì 3 giugno 2014, ha approvato all'unanimità il disegno di legge riguardante il finanziamento di un piano straordinario di interventi di natura agricolo-forestale e nel settore delle opere di pubblica utilità.
Il provvedimento si compone di quattro articoli volti a modificare la legge regionale n. 18 del 2013 (Legge finanziaria per gli anni 2014-2016) al fine di favorire l'occupazione di quelle lavoratrici e quei lavoratori, rispettivamente di età superiore a 45 e 55 anni, che, per limitazioni fisiche o per problematiche socio-familiari, sono svantaggiati nell'inserimento nel mercato del lavoro. Nel corso della discussione è stato recepito un emendamento presentato dall'Assessore all'agricoltura e dai Consiglieri Restano (UV) e Borello (SA), volto a consentire, nel caso di mancato utilizzo di tutte le risorse previste per il finanziamento del Piano, di procedere in via prioritaria all'occupazione di soggetti con invalidità certificata anche se non in possesso del requisito anagrafico e, subordinatamente, di età progressivamente inferiore a 55 anni, ma di età superiore a 50.
La Consigliera dell'UV Marilena Péaquin Bertolin, relatrice del disegno di legge ha espresso soddisfazione per la condivisione unanime del disegno di legge, «dimostrando così senso di responsabilità di tutti nei confronti di un tema così delicato. Ritengo sia necessario, però, un ulteriore sforzo di responsabilità da parte di tutte le forze politiche perché vengano risolti in tempi brevi tutte le problematiche ancora in attesa di una risposta. Questo ci è chiesto dal popolo valdostano che ci ha dato l'opportunità di rappresentarlo in questo Consiglio. Oltre alla pratica dei cantieri forestali, sono molti i settori che necessitano di un intervento risolutivo e rapido, come per esempio la sanità, l'agricoltura, il turismo, il sociale, il commercio, l'artigianato e l'industria. Nonostante non possano essere paragonate un'impresa privata e un ente pubblico, posso confermare che se uno stallo come quello che ha colpito il Consiglio Valle negli ultimi mesi si fosse verificato all'interno di un'azienda, questa sarebbe andata, senza dubbio alcuno, verso il fallimento. Per cui chiedo una presa di coscienza da parte di tutti volta a risolvere questo momento delicato, già reso difficile dalla crisi che avanza inesorabile.»
Il Consigliere dell'UVP, Alessandro Nogara, ha dichiarato: «Abbiamo svolto degli incontri sul territorio con gli operai, per capire le loro problematiche. Abbiamo anche presentato diverse iniziative in quest'Aula, e con una mozione si è finalmente stabilito che i cantieri forestali sono importanti. Peccato che per convincervi abbiamo dovuto impiegare dieci mesi. Notiamo poi che nel disegno di legge, i fondi sono stati reperiti in capitoli diversi da quelli che avevamo individuato noi. Abbiamo comunque proposto che con i soldi avanzati dalle mancate assunzioni si possa abbassare drasticamente l'età anagrafica degli operai. Anche con questa opportunità, cerchiamo di assumere tutte le persone che sono tecnicamente importanti, e mi riferisco in particolare ai lavori in selvicoltura e nelle sistemazioni idrauliche. In merito al materiale, vorrei infine capire come sia stata compiuta l'alienazione.»
La Consigliera Carmela Fontana ha annunciato il parere favorevole del PD-Sinistra VdA, evidenziando: «Sono sette anni che ci occupiamo dei cantieri forestali, ma la maggioranza non ci ha mai ascoltato. Ora ci incolpate di essere responsabili della crisi politica, ma è stata la maggioranza a non voler convocare prima questa sessione straordinaria del Consiglio. Voteremo per senso di responsabilità, fermo restando che non siamo noi colpevoli nei confronti dei cittadini.»
Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha osservato: «Il provvedimento fa parte delle risposte puntuali a un modello di Valle d'Aosta che da tanti anni Alpe cerca di modificare. Le criticità vanno discusse, anzi, andavano già discusse quattro anni fa, quando il Governo regionale ha deciso di esternalizzare tutto. Condividiamo le considerazioni della collega Péaquin, ma ci chiediamo dove fosse in questi quattro anni e se si sia informata delle numerose proposte alternative alla cosiddetta "salvaprecari" che Alpe, con le altre forze di minoranza, ha elaborato. Finalmente arriviamo a un provvedimento che recepisce 2.300.000 euro, proprio nel giorno in cui arrivano ulteriori datti dall'Istat sull'aumento della disoccupazione nella nostra Regione, che raggiunge il 9,2%.»
Per il Consigliere Elso Gerandin (UVP), «la lezione di vita da parte della maggioranza arriva in ritardo di dieci mesi. Dovreste spiegarci perché dell'avanzo di amministrazione pari a 60 milioni di euro 27 milioni derivino da fondi statali e comunitari del 2013. Perché non li avete spesi? Perché continuate a alimentare il fondo di Finaosta e non vi occupate dell'aspetto occupazionale? Per la nostra comunità ci dovrebbe essere una prospettiva comune, invece ora esistono due visioni differenti. E questo, per noi, è inaccettabile. Noi non facciamo ostruzionismo, crediamo piuttosto in una Valle d'Aosta differente. Fate proposte concrete per uscire da questa disgrazia. Confrontiamoci sui contenuti, sulle reali esigenze dei cittadini, ma noi non saremo disponibili se la vostra intenzione è solo distribuire chiacchiere e sperperare denaro.»
Il Consigliere dell'UVP, Nello Fabbri, ha espresso soddisfazione per la legge «ma al contempo non posso nascondere l'amarezza per come la legge è stata finanziata. I 2 milioni 300 mila euro sono stati sottratti al capitolo destinato al BIM che andava a coprire le emergenze sociali e sanitarie della nostra regione: vanno a discapito dei Comuni che sono già in grande sofferenza, e a cui questi fondi erano stati rimossi negli anni precedenti. Avevamo proposto di attingere ad altri capitoli (vedi aeroporto) senza nulla togliere al sociale.»
Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha ricordato che «questo Piano darà la possibilità ai lavoratori idraulico-forestali iscritti nella graduatoria regionale di avere quelle 67 giornate di lavoro in un anno che sono indispensabili per maturare almeno un'annualità dal punto di vista contributivo nel settore agricolo e di avvicinarsi ad una pensione. Si tratta di un'elemosina, ma la situazione occupazione in Valle d'Aosta è così grave che le persone aspettano questa misura con ansia. Ecco il senso di responsabilità che ci porta ad essere qui oggi. C'è però da rilevare che, rispetto ai fondi che chiedevamo noi, distogliendoli dall'aeroporto per esempio, si è andati a spiluccare qua e là nelle pieghe del bilancio andando ad intaccare anche il settore degli investimenti.» Il Consigliere si è quindi detto soddisfatto che la maggioranza abbia accolto con favore, attraverso un emendamento, «la nostra proposta volta a consentire, all'interno delle risorse disponibili e nel caso in cui non vengano coperti tutti i 220 posti previsti, l'assunzione di operai disabili o di età progressivamente al di sotto dei 55 anni e speriamo venga accolto un nostro emendamento che consenta di far lavorare anche gli uomini over 50 anni.»
Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-Sinistra VdA) ha evidenziato: «La maggioranza ha votato una legge finanziaria che ha ridotto la Valle d'Aosta in una condizione pietosa, con drastiche riduzioni su settori chiave, quali le politiche sociali e la sanità. Non siete stati in grado di governare stabilmente, non avete mai condiviso nulla e ora non potete venirci a fare la paternale.»
Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha rilevato che «anche oggi, per non tradire le vecchie abitudini, la maggioranza è silente, forse presa dalle trattative politiche.» Venendo poi alla crisi politica, il Consigliere ha evidenziato che «la situazione è quella al 26 marzo, ossia alla richiesta di dimissioni del Presidente della Regione e della Giunta. Nulla si è mosso, ma non per responsabilità nostra. Siamo stufi di sentirci dire che la Valle d'Aosta è paralizzata: è ferma l'attività amministrativa mentre non è ferma l'attività politica. Noi continuiamo a lavorare e la prova è che oggi siamo qui su nostra richiesta. Ci tengo a sottolineare che Assessori e segretari sono tutt'ora in carica e percepiscono uno stipendio, devono pertanto continuare a fare il loro lavoro. Peccato che malgrado la Presidente del Consiglio avesse promesso una convocazione in tempi brevissimi, l'Assemblea sia stata riunita solo oggi a fronte di una nostra richiesta del 14 maggio. Il problema dei cantieri forestali è davvero urgente e le persone che aspettano di lavorare potranno cominciare a farlo solo tra un mese. E questo è davvero grave.»
La Consigliera di Alpe, Chantal Certan, ha evidenziato: «I cittadini ci chiedono di ritrovare fiducia nella politica e di smettere di sentire unicamente liturgie: esigono i fatti. Ognuno di noi Consiglieri dovrebbe allora assumersi le proprie responsabilità, ricordandosi ciò che abbiamo detto o non detto in quest'Aula. La maggioranza può tranquillamente avanzare proposte e organizzare confronti. Oggi inizia un nuovo corso per i forestali, ma non dimentichiamoci che per i lavoratori questo rappresenta solo uno spiraglio. Questa, purtroppo, è una vittoria di Pirro.»
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha spiegato: «In una situazione finanziaria deteriorata, abbiamo reperito le risorse per un Piano che permetterà di dare 67 giornate lavorative, garantendo così a livello pensionistico un'annualità che potrà avvicinare le ultra 45 anni e gli ultra 55 anni all'età pensionabile con un po' più di serenità. L'impegno assunto con l'approvazione della mozione del 26 marzo è stato portato avanti con solerzia, tanto che il 28 marzo questo disegno di legge è stato proposto in Giunta. Sottolineo che in Commissione tutti hanno recepito la bontà del provvedimento legislativo nel suo complesso, così come gli emendamenti proposti. In questo modo in tempi brevi si riuscirà a dare una risposta alle famiglie dei lavoratori.»
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha sottolineato che «con lettera del 16 maggio, si era chiesto di attivare le Commissioni per trattare anche altri temi indifferibili e urgenti, sia in sede referente sia in sede consultiva. Mi era stato riferito che non c'era stata la disponibilità: oggi, invece, apprendo con piacere che, invece, tutti sono d'accordo a riprendere il lavoro nelle Commissioni. Siamo in un momento di difficoltà e c'è una serie di tematiche che devono essere affrontate. Oggi, con questo disegno di legge diamo una risposta importante per andare nella giusta direzione che va a integrare la parte già deliberata in precedenza.»
Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ribadito che questo provvedimento serve a dare risposte, seppur non risolutive, al mondo del lavoro, ha precisato che, in sede di Conferenza dei Capigruppo a proposito dei dossier urgenti, «a nostro avviso era opportuno votare singolarmente ogni punto e iscrivere all'ordine del giorno del Consiglio quelle questioni votate all'unanimità dalla Conferenza dei Capigruppo, in favore dei cittadini valdostani.»
Il Consigliere di Alpe Alberto Bertin ha sottolineato: «Da parte del nostro gruppo non c'è stata indisponibilità ad affrontare le urgenze. In merito a questo disegno di legge, sin dall'inizio abbiamo manifestato le nostre perplessità, in particolare sull'esternalizzazione. A questo proposito avevamo presentato un'alternativa. Oggi però il sistema è stato stravolto senza alcun beneficio per nessuno; per di più questo provvedimento consiste semplicemente in un intervento minimo.»
Il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin ha ricordato che «questa Legislatura è nata con 18 a 17: noi 17, sin dall'inizio, abbiamo avanzato una proposta che garantisse istituzionalmente il Consiglio presentando una nostra candidatura alla Presidenza dell'Assemblea. Nel corso di questi mesi, pur rimanendo fermi nei contenuti del nostro programma, abbiamo condiviso alcuni provvedimenti e ne abbiamo avanzati altri: su alcune tematiche, come il Patto di stabilità o i costi della politica, abbiamo ricevuto dei netti rifiuti, mentre su altre, come quella dei cantieri forestali, c'è stata la disponibilità ad accettarle. Riguardo alla riattivazione delle Commissioni per esaminare altri atti, quali ad esempio il rendiconto e l'assestamento, se l'ex maggioranza ritiene di poterli vedere approvati, noi diamo la nostra disponibilità. Se la maggioranza ha i numeri per votare gli assestati potrà votare anche il nuovo Governo.»
Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha precisato: «Noi non possiamo dare un consenso generalizzato, vogliamo entrare nel merito dei provvedimenti, non arrivare in Commissione e votare immediatamente in maggioranza. A questo gioco non vogliamo starci. Se voi siete la maggioranza, governate senza problemi. Se volete, potete ricominciare tutto come prima. Invece volete solo perdere tempo per arrivare alle elezioni, ma noi non ci stiamo.»
Il Consigliere Claudio Restano (UV) ha auspicato: «Lasciamo perdere le polemiche e provvediamo a convocare le Commissioni, se siamo tutti d'accordo.»
SC-MM