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Communiqué n° 179 de 26 mars 2014

Interpellanza sulle dichiarazioni del Sindaco di Torgnon

Seduta del Consiglio regionale del 26 marzo 2014

Le dichiarazioni del Sindaco di Torgnon in merito all'inchiesta sul presunto voto di scambio che ha coinvolto un Assessore del suo Comune sono state oggetto di un'interpellanza presentata congiuntamente dai gruppi Alpe, Union Valdôtaine Progressiste, Movimento 5 Stelle e PD-Sinistra VdA, nella seduta del 26 marzo 2014.

La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, illustrando i contenuti dell'iniziativa, ha riferito che il Sindaco di Torgnon, nonché Consigliera di parità, ha diffuso un comunicato stampa con cui, senza mettere in dubbio l'atteggiamento morale dell'indagato, denuncia la pressione e lo sciacallaggio creati dalla pubblicazione delle intercettazioni, oltre al clima di degrado morale che ha investito la vicenda, attribuendone la causa non al grave comportamento contestato, ma al capogruppo di minoranza del Consiglio comunale. La Capogruppo Morelli, definendo gravi e inopportune tali affermazioni, tenuto conto della funzione svolta in qualità di Consigliera parità, ha chiesto di conoscere le valutazioni di tipo politico riguardo a queste posizioni pubbliche oltre che le intenzioni del Governo regionale in merito anche all'opportunità o meno di revocare l'incarico di Consigliera di parità.

Nella risposta, il Presidente della Regione Augusto Rollandin, ha ricordato che, nelle sue dichiarazioni, il Sindaco di Torgnon aveva anche condannato e preso le distanze dal reato per cui l'Assessore di Torgnon è indagato, così come è stato fatto in questa stessa Aula dai Capigruppo di maggioranza nella scorsa riunione di Consiglio. Il Presidente ha poi sottolineato che la carica e le funzioni di Consigliera di parità nulla hanno a che vedere con il caso in questione e che non vi è nulla da eccepire sul fatto che Cristina Machet continui a svolgere l'incarico di Consigliera di parità.

Nella replica, la Capogruppo si è detta insoddisfatta e preoccupata per la risposta del Presidente che ha banalizzato la questione: per la minoranza, da cui l'interpellanza è sottoscritta in modo unitario, il ruolo della Consigliera di parità presuppone una capacità di discernimento e un senso della giustizia e della legalità che non traspaiono dal tenore delle dichiarazioni del Sindaco di Torgnon. Ha quindi invocato almeno una censura da parte del Presidente della Regione al fine di richiamare la Consigliera ad una presa di distanza chiara e inequivocabile.

SC