Info Conseil
Communiqué n° 173 de 26 mars 2014
Interpellanza congiunta sul nuovo Programma di sviluppo rurale
Seduta del Consiglio regionale del 26 marzo 2014
La definizione del nuovo Programma di sviluppo rurale è stata l'oggetto di un'interpellanza iscritta all'ordine del giorno congiuntamente dai gruppi Alpe, Movimento 5 Stelle, Union Valdôtaine Progressiste e PD-Sinistra VdA.
Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha spiegato che, contrariamente alla Valle d'Aosta, in altre Regioni italiane sono in corso incontri pubblici divulgativi del contenuto dei rispettivi Programmi di sviluppo rurale. Ha quindi voluto sapere quali sono gli obiettivi prioritari su cui si intende concentrare la strategia regionale di sviluppo rurale; quali iniziative sono state messe in campo per coinvolgere le associazioni di produttori, le imprese agroalimentari, i Consorzi di miglioramento fondiario, gli operatori agrituristici e gli altri enti interessati; se e come si intende procedere affinché ci sia una tangibile semplificazione delle procedure di gestione delle domande.
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha risposto che le priorità a livello regionale da valorizzare garantiranno una continuità rispetto al precedente Programma, attenendosi alle indicazioni a livello europeo e ha evidenziato che anche in Valle d'Aosta si sono tenuti incontri pubblici, in cui sono state fornite indicazioni sullo sviluppo di tutti i fondi europei e parzialmente sul partenariato. Ha quindi illustrato le nuove misure, riguardanti la formazione nel settore agricolo-forestale, gli investimenti per le immobilizzazioni, la valorizzazione delle foreste e dei loro prodotti, la cooperazione tra soggetti che operano nelle filiere agricole, forestali ed alimentari. Altre misure saranno invece contestualizzate in un sistema nazionale e sono relative al rischio e al piano irriguo nazionale: in questo ambito ci si è già mossi per capire come attingere a questi fondi. Ha quindi elencato le misure che saranno riproposte, tra cui l'indennità compensativa per gli agricoltori nelle zone montane. Per avviare il progetto di consultazione delle varie categorie, ha spiegato che occorre seguire le indicazioni europee, che prevedono tre fasi programmatorie: l'attuale consiste nell'elaborazione dell'analisi di contesto e dei relativi fabbisogni; la seconda nella definizione della strategia con obiettivi e risorse appropriati; la terza nella finalizzazione del programma e la successiva presentazione alla Commissione europea per approvazione. Ha altresì affermato che dalle consultazioni del partenariato, ampio ed eterogeneo, emergono osservazioni e proposte che le Autorità gestione dei vari programmi potranno assumere. Nel 2013 in Valle d'Aosta sono stati effettuati diversi incontri di informazione, proprio in un'ottica di coinvolgimento di un tessuto sociale molto diversificato. E' stata anche inoltrata una scheda progettuale tipo, che ha permesso di raccogliere 293 proposte. In merito allo snellimento delle procedure, sono stati attivati con Agea contatti per mettere in campo 50 progetti e si opererà congiuntamente per attivare già dal 2015 progetti pilota in questo senso.
Il Consigliere Chatrian ha replicato che si voleva conoscere l'attività svolta negli otto mesi di gestione dell'Assessorato, ma pochissime sono state le iniziative messe in campo per coinvolgere il comparto: si è evidenziata una politica del taccone, con poche idee e tanta confusione. Ha quindi suggerito di prendere spunto da quanto è stato fatto, ad esempio, nella provincia di Trento, ampliando il tavolo Verde alla partecipazione di altri soggetti, confermando un'indennità compensativa forte e differenziata e privilegiando gli investimenti migliori e più significativi anche sotto il profilo dell'innovazione. In merito alla semplificazione, ha infine proposto la creazione di un unico referente per il fascicolo aziendale.
MM