Info Conseil

Communiqué n° 159 de 12 mars 2014

Respinta una risoluzione sul finanziamento dei piani di riordino fondiario

Adunanza del Consiglio dell'11 e 12 marzo 2014: conclusi i lavori

Nella seduta del 12 marzo 2014, in conclusione dei lavori dell'adunanza, il Consiglio regionale ha respinto, con 16 voti a favore e 17 astensioni (UV e SA), una risoluzione iscritta in Aula dai gruppi consiliari Union Valdôtaine Progressiste, Alpe, Partito Democratico-Sinistra VdA e Movimento 5 Stelle, riguardante il finanziamento dei piani di riordino fondiario già autorizzati.

Il Consigliere di Alpe, Albert Chatrian, ha illustrato l'iniziativa: «A seguito della legge regionale n. 20 del 2012, i Consorzi titolari di un piano di riordino fondiario avviato ai sensi della precedente normativa del 1987 hanno dovuto dare corso, per riattivare il procedimento di riordino, ad una serie di pesanti adempimenti, fra cui il verbale dell'assemblea dei consorziati, la predisposizione di ulteriore documentazione tecnica, la stima dei costi e la previsione di spesa riguardo agli oneri fiscali necessari per la registrazione e il trasferimento dei diritti reali di proprietà. Ad oggi, sono quaranta i Consorzi che hanno chiesto la riattivazione del piano di riordino contando di vedere ammesso il proprio nella graduatoria dei riordini da finanziare. Tenuto conto delle scarse disponibilità finanziarie assegnate ai capitoli dedicati agli interventi di investimento nell'ambito del riordino, della sistemazione dei terreni, delle opere irrigue e della viabilità rurale, intendiamo impegnare la Giunta a reperire entro 90 giorni i fondi necessari al finanziamento dei quaranta piani di riordino e a sollecitare la struttura dell'Assessorato competente affinché la graduatoria dei riordini da finanziare sia definita entro questo termine di 90 giorni. Sono state illuse delle persone e oggi è dovere nostro dare una risposta puntuale e seria in merito.»

Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha osservato che «i tempi di attesa stanno mettendo in forte difficoltà i proprietari di terreni. Bisogna avere il coraggio di mettere la parola fine a questa vicenda: chiediamo all'Assessore di valutare la mozione con il massimo impegno al fine di dare una risposta concreta a problemi che si vivono con una certa quotidianità, coinvolgendo anche il settore dei lavori pubblici. Non è serio da parte dell'Amministrazione non chiudere procedimenti come questi.»

Per il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, «uno degli strumenti che ha aiutato e sostenuto l'agricoltura valdostana in questi anni sono stati proprio i Consorzi di miglioramento fondiario uniti all'importante sforzo finanziario realizzato dall'Amministrazione. Non aver concluso il percorso, ha creato un effetto boomerang con dei problemi di insostenibilità di gestione. Oggi c'è la necessità di un nuovo sforzo economico e umano importante per portare a termine opere e trasferimento di proprietà.»

L'Assessore all'agricoltura, Renzo Testolin, ha dichiarato che «ad oggi è difficile stilare una graduatoria definitiva per procedere ai pagamenti. Questi riordini si stanno trascinando da oltre 25 anni: gli uffici sono impegnati in una valutazione che è estremamente complessa, ma al momento non conosciamo esattamente le necessità finanziarie e non siamo quindi in grado di sapere quali siano le coperture da reperire. Non possiamo quindi accettare questa risoluzione, ma rimane alta l'attenzione verso il problema e cercheremo di trovare una risposta nel momento in cui avremo la certezza delle risorse.»

Il Consigliere  Chatrian ha quindi ribattuto: «Di fronte alle affermazioni dell'Assessore non ci sono parole. Sono state raccontate frottole durante la campagna elettorale, illudendo i valdostani. Se questa è la politica, se questo è il modo di governare, significa che siete veramente alla frutta. Quello che chiedevamo era un impegno politico, che non c'è stato. Ne prendiamo atto con grande amarezza e profonda delusione.»

SC