Info Conseil
Communiqué n° 155 de 12 mars 2014
Respinta una mozione sulla revisione delle misure di sostegno agli studenti universitari
Seduta del Consiglio del 12 marzo 2014
Nella seduta del 12 marzo 2014, il Consiglio ha respinto, con 17 astensioni (UV e SA) e 16 a favore, una mozione presentata dai quattro gruppi di minoranza (Partito Democratico-Sinistra VdA, Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Movimento 5 Stelle) riguardante la revisione delle misure di sostegno agli studenti universitari e i tagli alle attività didattiche nella scuola secondaria.
Nell'illustrazione, il Capogruppo del PD-SVdA Raimondo Donzel ha richiamato «l'incontro del 20 febbraio 2014 tra l'Assessore all'istruzione e cultura e una rappresentanza di studenti, che però hanno dichiarato di non aver ricevuto né risposte né rassicurazioni. Tenuto conto dell'importanza della formazione dei nostri giovani, in un momento in cui la disoccupazione è ai massimi livelli, riteniamo necessario un confronto con gli studenti all'interno della Commissione consiliare competente per capire meglio l'entità dei tagli e chiediamo nel contempo che la Giunta regionale trovi, con misure di variazione di bilancio, risorse aggiuntive sui capitoli inerenti all'assegno di studio universitario, sostegno per l'affitto, rimborso trasporti e fondi d'Istituto. Solo il 60 per cento di questi riceverà il contributo, perché sono stati introdotti criteri di merito troppo restrittivi per gli studenti già iscritti negli ultimi anni: manca gradualità nell'introduzione del provvedimento. Sono state inoltre previste due fasce di reddito mentre servirebbe maggiore gradualità e maggiore conoscenza della società valdostana: oggi la crisi economica impone un sostegno alle famiglie per garantire ai nostri giovani di crearsi un futuro attraverso l'istruzione. Abbiamo tutto il tempo per modificare la delibera di Giunta e per apportare gli aggiustamenti necessari.»
La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha osservato che «il passaggio in Commissione consiliare con gli Assessori competenti sui criteri di erogazione dei contributi è avvenuto a babbo morto, perché le delibere erano ormai state approvate. Abbiamo scoperto che, negli scorsi anni, 1400 famiglie beneficiavano dei contributi per il trasporto: oggi si vuole privilegiare chi ha effettivamente necessità, ma per la programmazione della riduzione non è stata fatta una profilazione delle famiglie, perché prima il contributo veniva dato in modo indifferenziato. Noi crediamo che vi siano strumenti statistici in grado di farci avere contezza delle reali necessità delle famiglie e ci permettano di definire fasce reddituali che corrispondano alla nostra realtà e che siano opportunamente scaglionate. Qui ci si è limitati al minimo sforzo, mentre in una regione piccola come la nostra si può fare meglio. Non si tratta di generosità, ma della volontà politica di favorire la frequentazione delle Università al di fuori della Valle da parte dei valdostani. Non dimentichiamo che, come numero di laureati, siamo il fanalino di coda tra i Paesi europei.»
L'Assessore all'istruzione e cultura, Joël Farcoz, ha ricordato gli incontri con gli studenti universitari e delle scuole superiori. «Unitamente all'Assessorato ai lavori pubblici, stiamo predisponendo un progetto di edilizia scolastica importante per le linee guida. Riguardo al sostegno agli studenti universitari, abbiamo aumentato il merito dal 30 al 60 per cento: un criterio che non ha intaccato il diritto allo studio, ma che vuole premiare chi effettivamente vuole andare avanti. Le stime sul bilancio di previsione 2014 sono state fatte sulla base di ragionamenti precisi, inserendo poi nel bilancio le necessità che oggi ci danno la tranquillità di poter soddisfare tutte le domande. Sulla richiesta di audire gli studenti in Commissione, non entro nel merito perché nel rispetto della propria autonomia organizzativa, credo che la Commissione non abbia bisogno di un impegno del Consiglio per decidere se audire o no gli studenti.»
Il Consigliere Donzel, nella replica, si è detto deluso dall'atteggiamento dell'Assessore Farcoz che «a parole aveva sostenuto che non sarebbero stati fatti tagli alla scuola mentre oggi, nei fatti, assistiamo ad una scelta scellerata che metterà in ginocchio intere famiglie: bisognava creare un percorso progressivo sia nell'introduzione dei criteri basati sul merito sia nella definizione delle fasce di reddito. La Giunta è autoritaria nei tagli, non consulta nessuna associazione, non si confronta in Commissione. L'Assessore si è intestardito e siamo basiti che non si possano recuperare 200-300 mila euro dal bilancio per sostenere gli studenti. Noi procederemo comunque in Commissione a chiedere l'audizione degli studenti e a prospettare modifiche al provvedimento.»
Il Presidente della quinta Commissione, Claudio Restano (UV), nell'evidenziare «la piena autonomia della Commissione nel decidere le audizioni» ha ribadito «la disponibilità a portare la tematica all'attenzione dei Commissari al fine di procedere ad un confronto con gli studenti.»
L'Assessore Marguerettaz ha detto che «nella predisposizione del bilancio di previsione si fanno delle stime che poi in corso d'anno possono essere modificate. È quanto ho riferito alla Commissione riguardo alla possibilità di incrementare il fondo dei contributi per i trasporti.»
Le Conseiller de l'UVP, Laurent Viérin, a rappelé que «dans notre histoire, il y a des domaines qui sont le pilier de notre identité: l'agriculture, la culture, l'éducation. Des domaines que nous avons toujours soutenu et où nous avons investi des ressources, car ils ont eu et ont un rôle fondamental pour l'essor de notre peuple et pour la valorisation de notre patrimoine et de notre territoire.» Il Consigliere ha poi aggiunto: «Oggi, nell'ambito della razionalizzazione, si stanno facendo tagli indiscriminati alla scuola, all'edilizia scolastica, al sostegno allo studio, al binomio sport-scuola. Ma noi riteniamo che l'approccio economico alla scuola sia sbagliato: quando si parla di diritto allo studio non si può pensare all'economia e l'Isee è un parametro iniquo oltre che spietato per una realtà come la Valle d'Aosta. Questa scelta fa parte di una volontà politica che rinuncia pian piano a settori cruciali, come la scuola, per la Valle d'Aosta. L'introduzione dei nuovi parametri chiedeva una condivisione prima che questi fossero decisi, come si è sempre fatto: oggi, vi proponiamo questa mozione nell'ottica di risolvere i problemi.»
L'Assessore Farcoz ha osservato che «dal 2004, l'indice di dispersione scolastica è del 22,3 per cento: forse l'investimento economico realizzato non è andato di pari passo con l'efficienza del sistema. Oggi, dobbiamo cercare di fare delle riforme per evitare questa emorragia scolastica, anche tenendo conto che l'Unione europea ci chiede il 10 per cento entro il 2020.»
Le Président de la Région, Augusto Rollandin, a conclu: «Nous avons abordé ces changements en pensant surtout au mérite des étudiants. On avait imaginé de voir une façon de ne pas pénaliser les familles: j'espère que nous aurons la possibilité de confirmer que notre estime est correcte.»
SC