Info Conseil
Communiqué n° 154 de 12 mars 2014
Respinta una mozione sulla liquidazione dei contributi alle aziende agricole
Seduta del Consiglio regionale del 12 marzo 2014
Nella seduta del 12 marzo 2014, il Consiglio regionale ha respinto, con 17 voti contrari (UV e SA) e 16 favorevoli, una mozione volta a promuovere iniziative nei confronti di Agea (Agenzia nazionale per le erogazioni agricole) per la liquidazione dei contributi alle aziende agricole, proposta dai quattro gruppi di minoranza (Union Valdôtaine Progressiste, Partito Democratico-Sinistra VdA, Alpe e Movimento 5 Stelle).
Nell'illustrazione, il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha spiegato le ragioni di questa iniziativa: «Un'indagine sulla irregolarità dei contratti di locazione dei terreni condotta a livello nazionale dalla Guardia di finanza, su segnalazione dell'Agea, ha interessato anche numerose aziende agricole valdostane, cui sono stati bloccati i contributi dell'indennità compensativa "verde agricolo" e del premio unico aziendale. La stessa Agea ha però autorizzato la Regione Piemonte - per il tramite di Arpea (Agenzia regionale ed ente pagatore) - a liquidare le parti relative alle superfici che non presentano problemi. Intendiamo allora impegnare il Governo regionale a farsi promotore di tutte le iniziative nei riguardi di Agea per far liquidare i contributi inerenti le superfici non interessate dalle indagini e per ottenere il riconoscimento per Area VdA (l'Agenzia valdostana per le erogazioni agricole) ad assumere le funzioni di organismo pagatore regionale.»
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha precisato: «L'indagine è svolta a livello nazionale e non c'è stata alcuna trasmissione dalla nostra Area a Roma di elenchi di aziende agricole. La problematica è stata subito oggetto di interessamento da parte dell'Assessorato e di Area: già da novembre abbiamo interloquito sia con Agea sia con la Guardia di Finanza per capire come poter contribuire ad un più rapido prosieguo delle indagini. Per parte sua, Area si è impegnata tanto con la Guardia di Finanza quanto con Agea. L'Assessorato ha inoltre inviato a febbraio una nota scritta ai vertici di Agea chiedendo le tempistiche e le modalità per il pagamento delle domande del 2013 per i beneficiari non sottoposti al sequestro; gli intendimenti di Agea per le varie situazioni che provocano blocchi; se è ipotizzabile la data della fine delle indagini, le modalità e le tempistiche per lo sblocco; conoscere le modalità e i termini per i pagamenti relativi agli anni precedenti ma ad oggi bloccati. A seguito di tale richiesta, i vertici di Agea si sono resi disponibili ad un incontro, che avverrà prima della fine del mese. Evidenzio che la criticità della situazione ha portato il 12 febbraio anche gli organi pagatori di tutte le Regioni a inviare una lettera ad Agea chiedendo chiarezza sulla gestione delle attività di indagine e maggiore autonomia di interpretazione su ogni situazione, attesa la gravità del blocco per gli agricoltori. Gli organismi pagatori si sono resi disponibili ad attendere fino al 31 marzo 2014: se entro tale data non perverranno da parte dell'autorità giudiziaria specifici provvedimenti di blocco, valuteranno la possibilità di riprendere l'ordinaria attività di erogazione. E' semplicistico affermare che è possibile pagare sulle parti non interessate dalle indagini. E' più facile la situazione per il premio unico, che non è correlato con le superfici, ma per le altre tipologie non sono previste soluzioni a breve termine, come per quella più ricorrente in Valle d'Aosta, gli affitti con danti causa deceduti.» Circa la funzione di organo pagatore, l'Assessore ha detto: «Oggi Area segue le procedure condivise con Agea. Attualmente 13 Regioni si appoggiano ad Agea, mentre 7 hanno costituito un proprio organismo pagatore. Preciso che gli oneri connessi alla costituzione di un organo pagatore aumenterebbero i costi della struttura, richiedendo personale aggiuntivo e sistemi nuovi. L'unico vantaggio dalla sua costituzione consisterebbe una maggiore celerità nei pagamenti, quantificabile in una ventina di giorni. Si potrà sicuramente fare un ragionamento in merito, ma, considerata la situazione economica attuale, al momento non si ritiene fattibile. Per tutti questi motivi, la mozione non è accoglibile, pur ribadendo il nostro impegno per trovare il prima possibile una soluzione per lo sblocco di queste pratiche.»
In sede di replica, il Consigliere Nogara ha riconosciuto «l'impegno che avete dimostrato, tanto che si potrebbe emendare l'impegno sullo sblocco delle pratiche. Per la questione dell'ente pagatore siamo consapevoli che rappresenterebbe un onere aggiuntivo, ma per il personale si potrebbe utilizzare dipendenti dell'Assessorato. I problemi maggiori con Agea sono il contenzioso per le foto aeree e il fatto che non sono ammesse le domande delle aziende che superano i mille numeri di catasto. Data l'importanza, chiediamo che vi assumiate l'impegno di valutare attentamente la trasformazione di Area in organo pagatore. Su questioni così gravi non dovrebbero esserci sigle partitiche, ma un dialogo sereno e costruttivo. Delle nostre parole gli agricoltori non se ne fanno nulla.»
Il Consigliere di Alpe Albert Chatrian ha fatto un excursus del riconoscimento di Area quale organo pagatore, specificando: «In base alla legge regionale, Area VdA è nata per svolgere le funzioni di organismo pagatore. Sette anni fa, in quest'Aula, è stata approvata questa legge proprio con le stesse motivazioni addotte dall'Assessore per spiegarci che la nostra proposta di trasformazione in organo pagatore non è realizzabile. Noi abbiamo continuato a proporre iniziative per trattare l'argomento. Ora ci piacerebbe sapere cosa intenda fare la Giunta, dato che disponiamo di una struttura che svolge una minima parte del suo lavoro: non possiamo continuare così, proviamo a cambiare, dimostriamo la nostra dignità in quanto Amministratori. Siamo politici e dobbiamo scegliere e decidere per affrontare i problemi ad oggi non risolti da questa risicata e inadeguata maggioranza.»
Per il Capogruppo del PD-SinistraVdA Raimondo Donzel, «il nuovo Assessore si sta comportando peggio del precedente. E' un dato oggettivo che gli agricoltori stanno chiedendo di rinunciare a parte dei premi dovuti perché sono sfiniti, esasperati dalle complicazioni burocratiche. Le aziende in crisi di liquidità, pur di ridurre i tempi di erogazione dei premi, perdono anche quote significative di contributo, rinunciando ai contenziosi su foto aeree e contratti. Non vogliamo sminuire il lavoro di Area, ma c'è bisogno di maggior supporto. C'è qualcosa che non va: non è possibile che non si distacchino dieci dipendenti dell'Assessorato, la cui attività è stata decisamente ridimensionata. Smettiamo di trinceraci dietro la burocrazia e diamo risposte agli agricoltori. Il nostro gruppo sostiene convintamente la mozione.»
Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, ha affermato: «Bisogna rispettare i dettami, ma occorre anche tenere conto del fatto che l'agricoltore non può trasformarsi in un commercialista. La Regione deve offrire aiuto, perché la presentazione delle pratiche avvenga in modo più agevole. Sarebbe il caso che gli uffici si diano davvero da fare.»
L'Assessore Renzo Testolin ha puntualizzato: «Siamo convinti della necessità di un lavoro unitario, ma non si può prescindere dalle regole. Purtroppo le casistiche sono veramente tante. Gli spostamenti di personale non sono così automatici e, per quanto diminuita, l'attività dell'Assessorato è sempre notevole. Mi rendo sin d'ora disponibile a continuare la discussione in Commissione.»
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha specificato: «Condivido l'amarezza degli agricoltori, ma sulle norme stabilite a livello nazionale non c'è possibilità di deroga. Non è vero che se ci fosse l'organo pagatore questi problemi non si presenterebbero. Ribadisco la disponibilità al confronto per valutare come poter risolvere i problemi sollevati, ma che non dipendono dall'ente pagatore.»
MM