Info Conseil

Communiqué n° 111 de 26 février 2014

Dibattito sulle comunicazioni del Presidente della Regione

Seduta del Consiglio del 26 febbraio 2014

Le comunicazioni del Presidente della Regione hanno dato luogo ad un dibattito sulla questione del Patto di stabilità 2013.

Il Consigliere dell'UVP, Elso Gerandin, ha chiesto di avere un copia dell'accordo. «Non per mancanza di fiducia, ma gradiremmo capirne meglio i contenuti: il patto di stabilità è una legge dello Stato dove ci sono passaggi molto chiari sui termini da rispettare, ma tenuto conto che ci sono anche delle sanzioni, vorremmo capire come la Ragioneria dello Stato abbia potuto derogare. Ci riserveremo di fare le nostre valutazioni.»

Per il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, «c'è ancora tanta opacità su questo accordo. Quando ci sarà la firma effettiva con il Governo, speriamo di conoscerne contenuti e numeri. La maggioranza ha scelto di escludere le forze di opposizione da questa trattativa facendo un grave errore perché avremmo potuto portare il nostro contributo. Quanto abbiamo appreso oggi non ci soddisfa perché l'aver evitato le sanzioni, significa che di fatto riconosciamo di aver sforato il Patto di stabilità 2013, con gravi conseguenze per il 2014, su cui deve riaprirsi una ancor più difficile trattativa.»

Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, ha detto: «Prendiamo atto della non comunicazione del Presidente della Regione. Per la terza volta arriva in Aula senza dirci nulla di sostanziale sull'accordo. Prima si fa un ricorso, ora si dice che lo si ritira: noi vorremmo capire l'entità di quanto dobbiamo sborsare.»

Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha commentato: «Non ci capacitiamo di quanto riferito dal Presidente Rollandin: non possiamo confrontarci se non ci viene fornita la documentazione. I Parlamentari hanno dato la fiducia al Governo Renzi proprio su questo e oggi in quest'Aula non si dice niente su di un dossier che potrà avere impatti violentissimi sul nostro bilancio. Renzi, nella sua replica di ieri, non ha citato minimamente la Valle d'Aosta, mentre ha avuto parole per il Trentino-Alto Adige. Siamo molto preoccupati. Ancora una volta questo Consiglio viene esautorato.»

L'Assessore al bilancio e finanze, Mauro Baccega, ha aggiunto che «il livello di spese per il 2013, parametrato alla competenza finanziaria euro-compatibile, non deve tenere conto dell'importo di 155 milioni di euro, in quanto ci sono alcuni fattori determinanti che vanno a favore di questa ipotesi: il mancato accordo sul Patto di stabilità 2013 delle Regioni a Statuto speciale e la sentenza del Tar che sospende gli effetti del decreto-legge che attribuisce alla Valle d'Aosta la quota di compartecipazione. In questo ambito, si è addivenuti all'accordo sottoscritto con la Ragioneria generale dello Stato, che andrà sul tavolo del Ministro nei prossimi giorni.»

Il Consigliere dell'UVP, Laurent Viérin, si è detto perplesso sulla vicenda: «Per la prima volta prendiamo atto dello sforamento del patto di stabilità. Quindi siamo noi che abbiamo fallito dal punto di vista politico. Ora c'è stato un baratto con la Ragioneria dello Stato: abbiamo rinunciato ad un ricorso, in cambio della non applicazione delle sanzioni. Abbiamo quindi rinunciato a difendere la nostra Autonomia: avremmo voluto altro proprio nel giorno in cui festeggiamo il 66° anniversario del nostro Statuto speciale, invece ci rendiamo conto che il patrimonio che i nostri padri fondatori ci hanno lasciato si sta dissipando.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha replicato che «la documentazione sarà messa a disposizione in una riunione con i Capigruppo. Non c'è stato nessun baratto della nostra Autonomia: si tratta di un accordo che altri non hanno ancora raggiunto, nel quale si dice che il bilancio è certificato e che non ci saranno penalizzazioni.»

I Consiglieri Gerandin, Donzel e Chatrian hanno quindi annunciato che i gruppi di opposizione presenteranno una risoluzione su questa tematica.

La seduta è stata sospesa per un incontro con le Organizzazioni sindacali in tema di ferrovia. Alla ripresa dei lavori, sono state iscritte in Aula due risoluzioni della minoranza e una della maggioranza.

SC