Info Conseil
Communiqué n° 102 de 21 février 2014
Dibattito sulle partecipate: respinta una risoluzione per la revoca dell'Amministratore della Casinò de la Vallée
Sessione straordinaria del Consiglio del 21 febbraio 2014
Nell'ambito della seduta straordinaria di oggi, venerdì 21 febbraio 2014, dedicata alle modalità di gestione delle società partecipate dalla Regione e dei rapporti che intercorrono con il Consiglio Valle, l'Assemblea ha respinto, in sede di votazione segreta (16 a favore, 16 contrari), una risoluzione depositata dai gruppi UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S che intendeva impegnare la Giunta a rimuovere Luca Frigerio, entro il 28 febbraio 2014, dall'incarico di Amministratore unico della Saint-Vincent Resort & Casinò.
Il Consigliere dell'UVP, Elso Gerandin, ha illustrato la risoluzione. «Con questa iniziativa si intende dare una risposta immediata ad un problema serio. La gestione attuale mortifica e mette in discussione il futuro di oltre 800 dipendenti della Casinò de la Vallée, che rischia di far portare i libri in tribunale. È vergognoso che un amministratore si presenti in Commissione, come ha fatto martedì scorso, con un foglio dove si inseriscono percentuali ridicole su obiettivi da aggiungere, senza nessun senso di autocritica e, addirittura, con il sorriso sulle labbra quando si parla di tagli al personale. In Commissione abbiamo appreso che l'Amministratore unico ha scaricato la vostra politica: ha detto che l'eccesso di organico è responsabilità della politica, prendendo così le distanze dalla politica che lo aveva scelto per dare un futuro alla Casinò spa. Viste le evidenti criticità e i grossolani errori, considerate le responsabilità di Frigerio nella gestione e conduzione della ristrutturazione della Saint-Vincent Resort, rilevata la perdita di importanti quote di mercato, noi chiediamo che l'Amministratore unico sia rimosso dall'incarico entro il 28 febbraio 2014.»
La Consigliera Chantal Certan (Alpe) ha evidenziato che «l'Amministratore unico è costato 349 mila euro all'anno e se neppure era cosciente delle scelte sbagliate che si stavano compiendo, dopo sei anni viene da dire che il disastro è quasi disonesto. Un tracollo – avvenuto malgrado la modifica al disciplinare a favore della Casinò de la Vallée – la cui responsabilità è da attribuire al vertice, con un trend costantemente in negativo e con perdite pesantissime di quote di mercato: altro che ripresa! La nave sta affondando, bisogna rimuovere lo scoglio in cui ci si è imbattuti: noi riteniamo che questa gestione irresponsabile non possa più avere futuro e che non si possa addossare il taglio di 11 milioni unicamente sulla contrazione del personale. C'è bisogno di un cambio di marcia. Questo cambio può avvenire con la rimozione dell'Amministratore unico.»
Per il Consigliere del PD-SinistraVdA, Jean-Pierre Guichardaz, «questa è una situazione se non prossima alla bancarotta quantomeno drammatica, con un debito di oltre 12 milioni di euro. Noi riteniamo che il Piano di rilancio dovrebbe tenere conto non solo del costo del personale ma anche del risparmio sui servizi: un piano a 360 gradi che proceda in parallelo con un piano di marketing in un'ottica di rilancio della società. Il piano di marketing, invece, è assente o per lo meno a noi sconosciuto, c'è solo un piano di riduzione interamente calato sulle spalle dei lavoratori. Questo management non è in grado di assicurare una ripresa, mentre noi abbiamo bisogno di un vertice che lo sia e che non sia legato a doppio filo con imperatori o con vassalli, seppur muniti di delega.»
Il Consigliere del M5S, Roberto Cognetta, ha dichiarato che «l'Amministratore unico si contraddice di continuo: in Commissione sostiene delle cose, nelle interviste ne dice delle altre. È una persona inadeguata rispetto al ruolo e alla situazione. È un uomo del Presidente, ma la responsabilità è anche dei Consiglieri di maggioranza: sarebbe il caso di appoggiare la nostra risoluzione affinché il signor Frigerio torni da dove è venuto.»
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nella replica, ha confermato «la fiducia all'Amministratore unico perché ci sono tutte le condizioni per mantenerla: Frigerio ha lavorato con impegno, in un periodo di grandi difficoltà per la società. Da una parte, i lavori di ristrutturazione hanno forzatamente limitato l'offerta del casinò e la ricettività alberghiera; dall'altra, la crisi economica e i limiti imposti ai casinò hanno messo a dura prova il settore del gioco. L'aver mantenuto i tempi nella realizzazione dei lavori è stato un fatto sicuramente positivo e oggi ci consente di iniziare un nuovo percorso di rilancio con un'inversione di tendenza che abbiamo verificato sin dalla fine degli interventi strutturali. Oggi, dobbiamo pensare a soluzioni che vadano nella logica di ridurre i costi, ma, sul piano del personale, cercheremo di vedere quali sono le istanze e le ipotesi attraverso un confronto con i lavoratori e le forze sindacali al fine di ridurre le fratture.»
SC