Info Conseil
Communiqué n° 95 de 21 février 2014
Iniziati i lavori dell'Assemblea sul tema delle società partecipate dalla Regione
Sessione straordinaria del Consiglio del 21 febbraio 2014
Il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha aperto i lavori dell'Assemblea, convocata oggi, venerdì 21 febbraio 2014, in sessione straordinaria per discutere delle modalità di gestione delle società direttamente e indirettamente partecipate dalla Regione e dei rapporti che intercorrono con il Consiglio Valle.
Il Vicepresidente del Consiglio Valle, Andrea Rosset (UVP), ha illustrato all'Aula i motivi che hanno portato a richiedere un Consiglio straordinario sulla tematica: «Il nostro intento è di fare chiarezza sulle opacità dei rapporti con le Società partecipate e controllate, nonché ribadire la centralità degli organi del Consiglio, il ruolo dei Consiglieri e delle Commissioni, per garantire la trasparenza e la democrazia di questa Assemblea.»
Ha quindi preso la parola il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, per chiarire alcuni aspetti del Regolamento interno, «al fine di porre tutti i Consiglieri nelle migliori condizioni per svolgere al meglio il loro mandato, ribadendo le prerogative in capo ad essi, riaffermando, con chiarezza, la ferma volontà di questa Presidenza di tutelare sempre ed in ogni sede il ruolo dei Consiglieri regionali e degli organi incardinati presso lo stesso.»
«È di tutta evidenza che il percorso di approfondimento che la seconda Commissione sta conducendo non può qualificarsi né come indagine conoscitiva né come attività demandata ad una Commissione speciale o di inchiesta – ha precisato la Presidente –. L'attività è, pertanto, inquadrabile come insieme di consultazioni e audizioni finalizzate a fornire alla Commissione elementi di conoscenza in materia di società partecipate, che la Commissione conduce in veste di strumento istituzionale di conoscenza in virtù del mandato conferitole dall'Aula. È evidente che la verifica della stessa è di natura prettamente politica. Come più volte sottolineato la Presidenza del Consiglio è un organo super partes cui spetta la vigilanza sull'osservanza del Regolamento interno e sul regolare funzionamento degli organi interni del Consiglio rispettandone, al contempo, l'autonomia organizzativa e decisionale a garanzia delle prerogative di tutti i Consiglieri. Esula pertanto da una disamina di ordine istituzionale richiesta al Presidente del Consiglio l'entrare nel merito della specificità dei quesiti sottoposti dalla Commissione a CVA e delle risposte ricevute, che devono, invece, essere valutate alla luce della normativa e della giurisprudenza intervenuta negli anni sugli argomenti oggetto del contendere. Permettetemi, però, colleghi, in questa sede e alla luce del fatto che sono stati richiesti puntuali chiarimenti in merito anche al caso singolo sopracitato, di fare una dovuta osservazione. Dalla puntuale disamina della nota inviata da Cva mi si consenta di affermare che, proprio nel rispetto delle prerogative e del diritto di accesso che fanno capo ai Consiglieri regionali, di cui io e l'intero Ufficio di Presidenza siamo garanti, le risposte avrebbero potuto essere fornite senza, per questo, arrecare alcun danno all'immagine e all'attività della società. Il fatto che il diritto societario preveda specifiche responsabilità solo in capo ai vertici societari non esclude peraltro una distinta responsabilità in capo ai Consiglieri i quali, ai sensi dell'articolo 116 del Regolamento interno, sono "tenuti a rispettare il segreto d'ufficio e il diritto alla riservatezza dei terzi nei casi specificati dalla legge e dalle disposizioni in materia di privacy". Auspichiamo, per il futuro, che, con la condivisione della Giunta regionale, le società partecipate siano più attente nell'evadere le richieste di approfondimento legittimamente avanzate dai Consiglieri e a motivare altrettanto legittimi dinieghi in modo circostanziato. Su questo mi impegno oggi a rafforzare, insieme a tutto l'Ufficio di Presidenza, ancor più la nostra attenzione, mettendo sempre al centro la tutela delle esigenze conoscitive dei Consiglieri regionali.»
«Per il futuro auspico – ha concluso Emily Rini – che si trovino metodologie concordate e programmate di intesa tra i diversi soggetti coinvolti, al fine, da una parte, di evitare eccessivo aggravio per gli uffici investiti dalla necessità di reperire le informazioni richieste, e, dall'altra, di soddisfare le legittime e fondate richieste dei Consiglieri, rafforzando così la giusta e leale collaborazione tra le società partecipate e gli organi politici. L'occasione del dibattito odierno è proficua, per ribadire, qualora ciò fosse necessario, l'assoluta fermezza con la quale questa Presidenza cercherà sempre di tutelare diritti e prerogative dei Consiglieri regionali tutti e degli organi consiliari, nel caso specifico le Commissioni consiliari. Auspico che tra il Consiglio regionale, la Giunta regionale e le società partecipate, individuata anche un'auspicata condivisa metodologia di lavoro, intercorrano rapporti non solo di leale ma anche di fattiva collaborazione. Questa Presidenza si augura, infatti, che il percorso di approfondimento della seconda Commissione possa essere condotto in un clima collaborativo e costruttivo utile a fornire un quadro conoscitivo dell'operato delle società partecipate che consenta, stante le funzioni di indirizzo e controllo in capo al Consiglio nei confronti della Giunta regionale, cui spetta indicare le linee programmatiche da seguire alle società, di delineare linee di indirizzo politico condivise, particolarmente opportune in un periodo di crisi economica e congiunturale così delicato.»
SC