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Communiqué n° 60 de 29 janvier 2014

Approvata una risoluzione sulla gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent

Seduta del Consiglio regionale del 29 gennaio 2014

Nella seduta del 29 gennaio 2014, con un'inversione dell'ordine del giorno, il Consiglio regionale ha discusso due risoluzioni in merito alla gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent, focalizzandosi in particolare sui tagli previsti alle retribuzioni del personale.

L'iniziativa iscritta in Aula dall'Assessore Mauro Baccega e dai Capigruppo Ego Perron (UV) e Stefano Borrello (SA) è stata approvata con 18 voti favorevoli (UV e SA) e 17 contrari, e chiede «che nel contesto della trattativa finalizzata alla riduzione dei costi del personale siano considerate tutte le categorie dei lavoratori, ivi inclusi dirigenti e quadri» e di convocare in tempi brevi in quarta Commissione consiliare l'Amministratore unico della Casa da gioco «per illustrare la situazione economica attuale della società e aprire un confronto sulle soluzioni e sulle azioni da mettere in campo per invertire l'attuale andamento dell'azienda

L'Assemblea regionale ha invece respinto, in sede di votazione segreta, con 15 voti contrari, 3 astensioni e 17 voti favorevoli, una risoluzione presentata dai quattro gruppi di minoranza (Union Valdôtaine Progressiste, Alpe, Partito Democratico-Sinistra VdA e Movimento 5 Stelle).

La trattazione di questa iniziativa ha preso avvio al termine dei lavori della mattinata, con l'illustrazione del Consigliere Roberto Cognetta (M5S), che ha spiegato: «Il management dell'azienda ha annunciato nella giornata di ieri tagli che dovrebbero consentire un risparmio di circa 12 milioni di euro. Con questa risoluzione chiediamo due punti fondamentali: dare mandato all'Amministratore unico della Casa da gioco l'azzeramento totale dei premi incentivanti e dei benefits dei dirigenti della Saint-Vincent Resort&Casinò, nonché una convocazione urgente della quarta Commissione consiliare, in cui confrontarci con lo stesso Amministratore. Siamo venuti inoltre a conoscenza del fatto che questo pomeriggio la maggioranza incontrerà i vertici del Casinò: noi Consiglieri di opposizione vogliamo partecipare, d'altronde siamo anche noi azionisti

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, ha precisato: «Questo pomeriggio incontreremo l'Amministratore unico perché abbiamo la necessità di un confronto, senza per questo disconoscere di volerne poi discutere in Commissione. Concordiamo sui contenuti della risoluzione, ma abbiamo perplessità sulla questione dei premi e dei benefits, perché ci sono dei contratti in essere da rispettare

Il Consiglio regionale ha poi respinto, con 17 voti contrari e 17 favorevoli, una mozione d'ordine con cui si chiedeva di non sospendere i lavori per la pausa pranzo, ma di proseguire la discussione della risoluzione, in modo da giungere alla votazione prima dello svolgimento dell'incontro con i dirigenti della Casinò spa.

Alla ripresa dei lavori, l'Assessore Baccega ha riferito la disponibilità dei vertici della Casa da gioco ad incontrare immediatamente il Consiglio regionale. Questa proposta è stata accolta dai gruppi di opposizione, che hanno chiesto di organizzare un'audizione pubblica in Aula con una mozione d'ordine, che è stata respinta con 18 voti contrari e 17 favorevoli.

Dopo una sospensione che ha consentito lo svolgimento dell'audizione, la discussione sulla risoluzione è proseguita.

Per il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, «la Casinò spa non è della maggioranza, ma di tutta la collettività, di cui noi siamo i rappresentanti. Bisogna cambiare registro, mandando a casa i dirigenti che non si sono dimostrati all'altezza del loro compito. L'ipotesi di accordo presentata ieri è vergognosa, un colpo basso ai lavoratori: le fasce più deboli perderanno circa 200 euro al mese su poco più di mille euro di stipendio. L'Amministratore unico però non lascia nemmeno un centesimo della sua retribuzione. Siamo noi dell'opposizione ad essere dalla parte dei dipendenti, a difenderli. Visto che l'unico alfabeto che conoscete è quello dell'intimidazione, vi diffidiamo ad utilizzare sistemi meschini per far tacere le persone, così come è accaduto all'interno di diverse Società partecipate

Il Capogruppo del PD-SinistraVda Raimondo Donzel ha ribadito: «La risoluzione non perde di valore, viene anzi rafforzata per la gravità di quanto abbiamo sentito. Dividendo le cifre dei tagli sulle retribuzioni dei dipendenti, si arriva alla cifra di 800 euro lordi mensili tolti ai lavoratori. Non è accettabile il comportamento non lineare della maggioranza, che ha tentato fino all'ultimo di nascondere la drammaticità della situazione. Qui si difendono solo i potenti, non potete più giocare questa partita in cui volete tagliare lo stipendio solo ai dipendenti e non ai dirigenti, per i quali si parla solo di un invito a una parziale riduzione

Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha dichiarato: «La mala gestione della Casa da gioco è sotto gli occhi di tutti, occorre assolutamente intervenire. Per questo, chiediamo alla maggioranza di poter avere il quadro completo delle criticità e degli eventuali residui punti di forza dell'azienda. La nostra volontà è di metterci intorno ad un tavolo per intraprendere azioni concrete e una pianificazione a breve termine per aggredire il mercato, essendo tuttavia ben consci di non avere la bacchetta magica. Anziché perdere tempo, sarebbe opportuno che la maggioranza ci ascoltasse di più

Per il Consigliere Laurent Viérin (UVP), «la situazione sta precipitando, i tempi della politica devono essere veloci. Non abbiamo capito con quale azionista di riferimento siano stati discussi i termini dell'accordo, ma ci siamo resi conto che il Casinò è fuori controllo ed è nelle mani di chi non ha idea di come uscire dalla crisi. Abbiamo denotato infatti una grande confusione, il rischio è che si vada verso il fallimento. Questa audizione purtroppo non ha dato esiti favorevoli, occorre approvare questa risoluzione per iniziare ad intervenire con una prima condivisione. Questa gestione è comunque arrivata al capolinea.»

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, ha quindi replicato: «Il confronto di questi giorni ha raccolto elementi positivi che vanno nella direzione auspicata da noi tutti, ovvero salvaguardare tutti i dipendenti. Lo dico con grande prudenza, ma al di là di alcuni problemi strutturali si può essere lieti che l'azienda abbia riaperto i battenti con tutte le sue strutture operative.» L'Assessore ha quindi anticipato la presentazione da parte della maggioranza di una risoluzione «che ha riformulato il testo dei gruppi di opposizione

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha ribadito le motivazioni dell'audizione a Luca Frigerio effettuata a porte chiuse: «Le richieste di chiarimento potevano essere oggetto di malintesi e di una turbativa rispetto alle trattative in corso con le forze sindacali. Con la proposta sindacale fatta dalla Casinò de la Vallée non si vanno a toccare gli stipendi, ma si intendono rivedere, tenendo conto del periodo, voci aggiuntive che sono state integrate agli emolumenti e che sono state cumulate nel tempo. Così come non si intende licenziare nessuno, si tratta di pensionamenti. Credo che sotto questo aspetto ci sia chiarezza e la Commissione competente avrà la possibilità di fare ulteriori approfondimenti nell'ambito di un confronto che auspichiamo il più sereno possibile.» Il Presidente ha quindi invitato il Consigliere Ferrero «a indirizzarsi nelle sedi opportune se è a conoscenza di reati, ma di non fare generalizzazioni sulle persone, al fine di non ledere la sensibilità e la dignità di quanti agiscono con correttezza

Il Capogruppo Raimondo Donzel (Pd-SinistraVdA) ha annunciato: «Rigetto la risoluzione della maggioranza che camuffa dietro ad una formulazione ambigua la condivisione del taglio degli stipendi dei lavoratori. Così diventate complici. Non si parla mai di una vera razionalizzazione, ma di una morte lenta del Casinò. Noi invece vogliamo discutere di altri tipi di tagli, ben prima di quelli che toccano il personale che viene saccheggiato da una dirigenza che guadagna cifre esorbitanti. Il nostro è un atteggiamento di grande responsabilità, contrariamente a quello della maggioranza

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha sottolineato: «Il nostro gruppo rigetta la risoluzione con cui la maggioranza vuole attrarci nella palude che ha creato. Anche in questo caso, emerge la scarsa preparazione nel gestire certe situazioni.»

Per il Capogruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste Luigi Bertschy, «non si può essere complici di un percorso che non è stato compiuto congiuntamente. La gestione della Casa da gioco negli anni ha avuto i suoi problemi. Il disciplinare che ci permette di regolare i rapporti con la Casa da gioco deve essere integrato con la possibilità di poter disporre anche piani industriali e dei loro adeguamenti. Non vogliamo avvallare scelte che hanno portato ad una gestione sbagliata, che ha ridotto le capacità dell'azienda. L'elemento di soddisfazione oggi sarebbe stato sentire idee concrete e chiari propositi di sviluppo, ma così non è stato. Il primo segnale da lanciare è quello per cui saremo sempre attenti  per provare a dare risposte, poi vogliamo sottolineare che la partenza della trattativa non deve vedere cadere tutti nella voragine, ma differenziare il livello delle responsabilità che hanno portato all'attuale situazione

Il Consigliere Albert Chatrian ha affermato: «Alpe sostiene convintamente la risoluzione della minoranza. Il testo della maggioranza ha invece insito il peccato originale di non aver condiviso da subito il percorso e di non aver considerato il fatto che il principale azionista dell'azienda è il Consiglio regionale nella sua interezza. Vogliamo intraprendere azioni in favore di tutta la collettività valdostana. »

Infine, i Consiglieri dell'Union Valdôtaine Leonardo La Torre, Ego Perron e Claudio Restano hanno annunciato la loro astensione per la votazione della risoluzione proposta dai gruppi di opposizione.

 

MM