Info Conseil

Communiqué n° 57 de 28 janvier 2014

Respinta una mozione sull'andamento della gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent

Adunanza del Consiglio regionale del 28 gennaio 2014

Il Consiglio regionale, nella seduta del 28 gennaio 2014, ha respinto, con 18 voti contrari (UV e SA) e 17 a favore, una mozione sulla gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent, proposta dai gruppi Partito Democratico-Sinistra VdA, Alpe, Union Valdôtaine Progressiste e Movimento 5 Stelle.

Il Consigliere del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz ha esposto l'iniziativa. «Il buon funzionamento del "Saint-Vincent Resort & Casino" è una priorità per il Consiglio regionale, dati gli effetti sull'economia valdostana. La qualità dell'offerta è condizione necessaria affinché la struttura rimanga sul mercato, con prospettive di crescita e in un'ottica competitiva. La sua natura pubblica, poi, presuppone che ogni scelta di politica aziendale, di marketing e promozionale sia effettuata secondo criteri che tengano conto degli effetti sulle finanze pubbliche e quindi sull'intera collettività. Con la nostra iniziativa riproviamo a sensibilizzare la maggioranza su questo tema: ad oggi, la quarta Commissione non ha mai affrontato seriamente e compiutamente la questione Casinò. La nostra speranza è quella di fare chiarezza su come il management spende i nostri soldi, su come amministra un bene totalmente pubblico, che è costato come un ospedale nuovo. Dopo aver visitato il Resort, la nostra esigenza di trasparenza si è acutizzata ancor di più, a fronte di un'utenza quasi nulla e di lavori mal realizzati.»

La mozione chiedeva che fossero forniti alla Commissione entro 30 giorni i dati relativi agli afflussi verso la Casa da gioco, agli incassi, suddivisi per periodo, all'occupazione delle stanze, agli introiti dei servizi alberghieri, di ristorazione, bar e dei servizi supplementari; che fossero predisposte, entro 15 giorni, una serie di audizioni della dirigenza, del management e delle rappresentanze sindacali interne; che fosse introdotta dal 1° marzo 2014 una procedura mensile di controllo sull'andamento aziendale che comunichi incassi del gioco, mance, incassi alberghieri, variazioni mensili degli organici del personale (albergo e casinò), evidenziando il risparmio ottenuto su base annuale e gli eventuali costi integrativi delle risoluzioni contrattuali; che fosse presentato in Consiglio regionale il bilancio 2013 entro fine aprile 2014.

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha illustrato gli esiti del sopralluogo al Casinò effettuato dai Consiglieri di minoranza. «Abbiamo trovato una situazione drammatica: il privé desolatamente vuoto, sale chiuse, lavori alle strutture che presentano segni di cedimento malgrado siano appena stati ultimati, problemi di fognature con sgradevoli odori che si ripercuotono nelle sale, infiltrazioni nelle cucine. Si tratta di problemi riscontrati che vorremmo discutere e cercare di risolvere con la dirigenza della Casa da gioco. Con uno sforzo di buona volontà, invito la maggioranza ad approvare la nostra mozione. Non vogliamo essere dei giustizialisti, vorremmo cercare di porre rimedio a questa situazione.»

La Consigliera di Alpe, Chantal Certan, ha ribadito l'intenzione della minoranza di voler affrontare con la dirigenza la situazione del Casinò, organizzando al più presto ulteriori sopralluoghi anche con tutti i Consiglieri. «Non vogliamo uno scontro sterile: in quanto eletti in Consiglio e portavoce dei valdostani, abbiamo, non solo il diritto, ma soprattutto il dovere di riferire ai cittadini sull'andamento dell'azienda e vogliamo essere coinvolti nelle strategie aziendali. È un'azienda sulla quale sono state investite ingenti risorse pubbliche, frutto di scelte costosissime fatte sulla pelle di tutti i valdostani, con souplesse e poca responsabilità. Il sopralluogo effettuato ha confermato come, a fronte del rispetto dei tempi di consegna dei lavori, questi siano stati realizzati con grande superficialità e, aggiungerei, con poca opportunità. Una cittadina come Saint-Vincent, in crisi di turismo, aveva bisogno di altro.»

Per il Vicepresidente del Consiglio, Andrea Rosset (UVP), «durante la campagna elettorale, in tema di Casinò sono state fatte promesse e rassicurazioni, ma oggi il clima è mutato e gli illusi di allora rimangono tali. Lo scopo principale della nostra iniziativa è quello di avere una lettura reale del suo andamento e non una  rappresentazione furbesca dei dati. Sui lavori realizzati si sono fatti roboanti annunci, sull'ordinarietà cade, invece, una sorta di nebbiolina: non c'è trasparenza di comportamenti, in particolar modo in questo momento di crisi conclamata, con licenziamenti in atto. È una storia incredibile che si può smontare solo con la chiarezza dei dati e la certezza dell'andamento dell'azienda. E questa trasparenza deve essere messa in atto, perché il camuffamento non porta bene né alla politica, né all'economia, né all'occupazione. Un po' di umiltà non guasterebbe in chi ha un ruolo di responsabilità. Accogliere la nostra proposta potrebbe essere salutare non solo per la Giunta ma anche per i Consiglieri di maggioranza, che prima o poi dovranno rendere conto del loro operato ai dipendenti della Casa da gioco, sempre più preoccupati dal suo trend gestionale.»

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, nell'annunciare un emendamento alla mozione, ha evidenziato che «è giusto proseguire il dibattito sul Casinò e sulle strutture alberghiere al fine di gestire al meglio questo "bene comune". I dati dello scorso anno erano sconfortanti: la crisi economica, la concorrenza significativa delle slot e delle sale bingo, ma soprattutto una competitività sul mercato fortemente limitata dalle ristrutturazioni del Casinò e del Billia hanno di fatto vivere il periodo di maggior debolezza e difficoltà alla struttura. Con l'ultimazione dei lavori a novembre 2013 e con la ripresa delle normali attività, i numeri sono decisamente migliorati: la quota di mercato della Casa da gioco è stata pari al 24,2 per cento, con un aumento del 13 per cento rispetto all'andamento annuale fino ad allora registrato; il fatturato dei giochi è stato di 18 milioni 102 mila euro contro i 17 milioni 667 mila dello stesso periodo dell'anno precedente, passando da una perdita di quasi il 15 per cento ad un aumento del 2,5 per cento. Le presenze nello stesso periodo sono aumentate dello 0.3 per cento. Anche la parte alberghiera ha riscontrato risultati positivi: dal 1° dicembre 2013 al 26 gennaio 2014, le camere occupate sono state pari a 3531 rispetto alle 2381 dello stesso periodo dell'anno precedente. È stato fatto un discreto lavoro, seguendo l'obiettivo del Piano industriale, consegnando alla cittadina di Saint-Vincent un'opera importante. Siamo solo agli inizi e pertanto non si può abbassare la guardia. Riguardo alle anomalie riscontrate dai Consiglieri, mi prendo l'impegno di verificare quanto evidenziato dalla minoranza.» Ha quindi presentato l'emendamento volto a impegnare il Governo regionale a fornire trimestralmente, come previsto dal disciplinare di gestione, alla Commissione competente, i dati relativi alle presenze e agli incassi della Casa da gioco e, previa modifica del disciplinare di gestione, quelli relativi all'occupazione degli hotels, agli introiti dei servizi alberghieri, di ristorazione, bar e dei servizi supplementari, degli organici del personale, al fine di una piena conoscenza dell'andamento aziendale oltre che a prevedere, dopo un periodo di adeguato avvio delle attività un'audizione del management della "Saint-Vincent Resort & Casinò", delle rappresentanze sindacali, presso la Commissione competente.

Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz ha quindi ribattuto: «L'invito che abbiamo fatto non aveva l'obiettivo di mettere sotto accusa l'Assessore Baccega, era quello di fare luce su una gestione che ha delle pecche. Non possiamo aspettare sei mesi per sentire il management del Casinò e le rappresentanze sindacali: si tratta di situazioni che gridano vendetta. È necessario anticipare i tempi perché non bisogna lasciare il tempo a questa gente di ridurre così il bene pubblico. L'Assessore è pieno di ottimismo, ma noi vogliamo confrontarci con un amministratore che è pagato 300 mila euro all'anno. Vogliamo che venga subito, non fra sei mesi.»

Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, ha aggiunto che «la calma dell'Assessore è quella di un irresponsabile che si trova sull'orlo di un precipizio: e su quest'orlo ci sono il Casinò e il personale che vi lavora. Abbiamo teso una mano, volendo fare un discorso politico: la maggioranza non ha capito e dora innanzi ci saranno la Corte dei conti e la Magistratura. La maggioranza ha chiuso una porta: l'emendamento presentato fa ridere. È l'ulteriore tentativo di prorogare una storia già scritta.»

Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha ribadito «la drammaticità della situazione. In questo momento, per altro, si stanno discutendo con le rappresentanze sindacali i futuri occupazionali del Casinò. Nel 2013, la nostra Casa da gioco è stata la maglia nera fra i quattro Casinò e ha perso più quote di mercato rispetto agli altri e l'Assessore non ha smentito. Anche a inizio 2014, è in calo rispetto al già disastroso inizio 2013. Il Presidente Rollandin deve considerarlo un bene pubblico sempre, non solo quando ha necessità di finanziamenti. È un crollo totale, non si vuole intervenire e non c'è la voglia di confrontarsi in maniera seria. La casa brucia ma questa maggioranza risicata continua a cantarsela e a suonarsela.»

Dopo una sospensione per una riunione della maggioranza e a seguire della Conferenza dei Capigruppo, l'Assessore Baccega ha riferito «la disponibilità ad avviare un percorso immediato, prevedendo un'audizione tempestiva del management e delle organizzazioni sindacali in quarta Commissione. Riguardo alla proposta formulata, i sei mesi erano indicativi per avere dei dati reali, ma alla luce di quanto avvenuto oggi con le rappresentanze sindacali, esprimendo preoccupazione, crediamo importante avere un incontro al più presto.»

Ha poi preso la parola il Consigliere dell'UVP, Laurent Viérin, per confermare la validità della mozione presentata dalle opposizioni. «Ci sentiamo presi in giro quando l'Assessore ci dice che c'è un accordo sindacale in corso e fa strano sapere che non fosse a conoscenza che oggi c'era una riunione con i Sindacati. Noi chiediamo un atto di buon senso da parte della maggioranza che, per una volta, può votare tranquillamente la nostra mozione, ma che offre, invece, un'apertura fittizia che non ci convince. Non capiamo la strategia messa in atto dal Casinò per sanare la situazione e non crediamo nemmeno che la via di uscita sia quella dei tagli al personale, ma non alla dirigenza. Noi vorremmo semplicemente che ci fosse una reale assunzione di responsabilità da parte di chi gestisce la Casa da gioco e che il Consiglio, in quanto azionista, potesse condividere e incidere sulle scelte future.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha, infine, dichiarato: «Se non avessimo fatto questi lavori, il Casinò avrebbe chiuso, invece il Billia è oggi classificato tra i migliori hotel, è una struttura di gran lusso che non fa concorrenza alle strutture di Saint-Vincent. Il collaudo non è stato ancora fatto, quindi si possono apportare i correttivi per le eventuali mancanze. La scelta di compiere i lavori mentre il Casinò era aperto era una scommessa: in questi due anni si è registrata una perdita che abbiamo riconosciuto, ma che è da addebitare anche alla crisi in atto. Siamo comunque in attesa di nuova clientela. Per quanto riguarda il personale, abbiamo una situazione che negli altri Casinò è stata affrontata effettuando tagli. Oggi si tratta di pensare a come valorizzare l'investimento fatto. Non è nelle nostre intenzioni nascondere i dati, siamo disponibili a confrontarci, così come espresso nell'emendamento, perché è nell'interesse di tutti. Preciso poi che non ci siamo mai opposti ad una visita alla Casa da gioco, ma rispetto a quella effettuata dall'opposizione ritengo che si sarebbe potuto avvisare, anche solo con un anticipo minimo. La situazione è difficile, ma sta cambiando. Compiremo gli approfondimenti per avere tutte le informazioni e poi prendere le decisioni più opportune per trovare una via d'uscita per risalire la china.»

In chiusura di lavori della seduta la mozione è stata respinta. I lavori riprendono domani, mercoledì 29 gennaio, alle ore 9.

SC