Info Conseil
Communiqué n° 28 de 16 janvier 2014
Attività ispettiva Alpe: sicurezza sugli sci e protezione civile
Seduta del Consiglio del 16 gennaio 2014
I temi della sicurezza nella pratica dello sci e del funzionamento del sistema di protezione civile in Valle d'Aosta sono stati al centro di due iniziative ispettive del gruppo Alpe nella seduta del Consiglio del 16 gennaio 2014. Il Capogruppo Patrizia Morelli, nel richiamare i numerosi incidenti avvenuti con la ripresa della stagione sciistica e legati, in particolare, all'attività praticata fuoripista, ha posto l'attenzione sulla necessità di intensificare le iniziative di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza degli utenti sui possibili rischi, domandando al contempo se esiste una ricognizione dei tracciati fuoripista raggiungibili attraverso gli impianti di risalita.
L'Assessore al turismo e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha precisato che «non esiste una mappatura dei tracciati fuoripista: sono gli stessi gestori dei comprensori che informano gli sciatori su dove ci sono dei divieti e su dove è, invece, possibile sciare fuoripista. La pratica fuori pista, ad oggi, non è regolamentata ed è difficilmente regolamentabile. La legge regionale 9/1992 disciplina, infatti, le aree da destinare a uso pubblico per lo sci di discesa e di fondo: c'è quindi una catalogazione della pratica dello sci dove questo è considerato sicuro, dove ci sono dei responsabili e dove ci sono delle regole. Riguardo alle iniziative di prevenzione, la Regione interviene nella formazione operando in collaborazione con vari enti, quali la Fondazione Montagna sicura – tra i cui soci vi sono il Soccorso alpino valdostano, le guide alpine, il Comune di Courmayeur e l'USL –, l'Associazione valdostana impianti a fune, e l'Associazione maestri di sci. In particolare, la Fondazione Montagna sicura opera come centro per la realizzazione di attività volte ad informare i vari target di frequentatori della montagna, senza dimenticare le comunicazioni sul bollettino valanghe, gli avvisi quotidiani dei gestori sullo stato della neve nei comprensori, l'utilizzo del web per la loro diffusione. Inoltre, sempre la Fondazione organizza, con una serie di soggetti interessati, degli atelier di educazione alla montagna destinati agli studenti delle scuole valdostane e agli adulti che intendono formarsi alla pratica dello sci fuoripista. Senza dimenticare, poi, l'Associazione maestri di sci che interviene puntualmente nella formazione dei propri maestri proprio in questo settore. In generale, tutti gli attori valdostani operano per intensificare la sicurezza e la prevenzione. Si tratta di sforzi che hanno una continuità nel tempo e che non sono solo legati ad una fase acuta di criticità.»
«Si tratta di un argomento estremamente serio per il quale l'attenzione non è mai sufficiente – ha replicato la Capogruppo Morelli –. Il fatto che i giornali abbiano dato conto di un dibattito tra guide e maestri di sci su questa tematica lascia intravedere la possibilità che margini di miglioramento e di coordinamento siano ancora possibili. Il ruolo della Regione è proprio quello di favorire una coordinazione, attraverso una regia, tra tutti gli attori coinvolti. Riguardo ai tracciati fuoripista, probabilmente si potrebbe aumentare la segnaletica al fine di allertare gli sciatori là dove il fuoripista è più praticato. Tutto questo, essendo sempre coscienti che, in montagna, non si può parlare di sicurezza in termini assoluti, ma si può intensificare l'informazione alla prevenzione.»
Il Consigliere Albert Chatrian, intervenendo sulla protezione civile valdostana, si è soffermato sulla Centrale unica di soccorso, chiedendo conto del sistema di rete di comunicazione attualmente utilizzato (radio Tetra), della realizzazione della nuova sede presso la palazzina della Protezione civile all'aeroporto Corrado Gex, oltre che dei costi e delle modalità di impiego del personale anche non dipendente e del sistema informatico gestionale.
Il Presidente della Regione, Auguto Rollandin, ha riferito che «le domande poste sono riferite ad un sistema che è stato organizzato e deciso nel tempo. In particolare, sul sistema Tetra – sigla che identifica un sistema di radiocomunicazione digitale –, lo studio di fattibilità per la sua realizzazione sul territorio regionale è stato commissionato nel 2005: al momento è in sperimentazione, in affiancamento al sistema ordinario analogico, considerato che le comunicazioni sono ovviamente fondamentali per il funzionamento del sistema di Protezione civile. I vantaggi rispetto alle altre tecnologie di comunicazione analogiche riguardano i termini di velocità e sicurezza delle comunicazioni nonché la quantità delle connessioni possibili contemporaneamente; tra gli svantaggi va evidenziato il costo molto elevato e il segnale Tetra che non copre ancora tutto il territorio regionale.»
Rispondendo sulla Centrale unica di soccorso, il Presidente ha precisato che «il sistema prevede due centrali operative separate, una primaria attiva e una secondaria di backup: nel progetto iniziale la centrale primaria era prevista presso la caserma dei Vigili del fuoco, con un back-up presso la sede della Protezione civile. Nel 2006, a seguito di approfondite analisi da parte delle strutture tecniche competenti e anche delle indicazioni del Dipartimento nazionale della Protezione civile, la collocazione definitiva della Centrale unica di soccorso è stata stabilita nell’attuale sede della Protezione civile. Per la realizzazione dei locali della Centrale primaria presso la sede della Protezione civile i costi sono stati di circa 700 mila euro più Iva, mentre presso la sede dei Vigili del fuoco, è stata realizzata la centrale secondaria ristrutturando locali già esistenti, con un costo finale di circa 40 mila euro più Iva. Il costo complessivo dal 2007 al 2013 per la realizzazione del sistema informatico e di comunicazioni e per i successivi interventi di aggiornamento e implemento è stato di circa 3 milioni 750 mila euro. Per quanto riguarda il personale, i turni comportano la presenza di 4 operatori più 1 medico del 118, 1 operatore della Protezione civile, 1 operatore del Corpo forestale regionale, 1 operatore del Soccorso alpino valdostano, tranne tra il 15 ottobre e il 28 febbraio, periodo in cui le effemeridi sono inferiori a 12 ore. Presso la caserma dei Vigili del fuoco sono presenti 2 operatori. Il sistema informatico gestionale adottato rappresenta una soluzione fortemente innovativa, basata su tecnologia web, realizzata e fatta evolvere sulle esigenze specifiche della Regione Valle d’Aosta e non si è trattato quindi di una semplice personalizzazione di un prodotto esistente. Il costo annuo del contratto ammonta a circa 1 milione di euro annui più Iva.»
Il Consigliere Chatrian ha commentato: «Sul dossier della Protezione civile ci sono inefficienze impattanti e l'esempio di Tetra è eloquente: rete approvata con delibera nel 2008 che è ancora in via sperimentale e che non offre i livelli di affidabilità di quello precedente. Sembra, però, non esserci la voglia di entrare nel cuore del problema: ci si limita a riscontrare le criticità, ma non intravediamo la volontà di affrontarle per porvi rimedio e raccordare i diversi attori interessati. Chiediamo di intervenire in merito e questo vale per tutti gli ambiti in cui opera la Regione: bisogna stanare le inefficienze, gli sprechi e le responsabilità e assumersi le responsabilità al fine di dare risposte serie e puntuali, soprattutto in un settore come la Protezione civile che è fondamentale per la Valle d'Aosta. Dalla scorsa primavera, la rete è utilizzata a titolo sperimentale solo da alcune stazioni forestali. Tutto però rimane fermo a questo livello. Il sistema informatico gestionale costa più di un milione all'anno e permangono ancora problemi.»
SC