Info Conseil
Communiqué n° 26 de 16 janvier 2014
Attività ispettiva Alpe: risanamento della qualità dell'aria
Seduta del Consiglio del 16 gennaio 2014
Le strategie per il risanamento della qualità dell'aria sono state al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo consiliare Alpe, nella seduta del 16 gennaio 2014.
Il Consigliere segretario Fabrizio Roscio ha richiamato i dati dall'Arpa Valle d'Aosta che «riportano, per il mese di dicembre, concentrazioni di polveri sottili oltre i limiti di legge nell'area urbana di Aosta, dove risiede o svolge la propria attività lavorativa una parte rilevante della popolazione regionale.» Ha quindi chiesto quali sono le strategie previste per il miglioramento della qualità dell'aria e se vi è l'intenzione di condividere all'interno delle Commissioni consiliari competenti la definizione degli obiettivi e delle azioni conseguenti.
L'Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi, ha evidenziato: «Il piano aria in vigore sta intervenendo per migliorare la qualità dell'aria con diverse azioni, tra cui il rinnovo del parco circolante, la sostituzione di mezzi pubblici con nuovi alimentati a metano, il finanziamento degli interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, l'uso di fonti rinnovabili, le piste ciclabili, la riduzione dell'inquinamento industriale. Si tratta di azioni svolte su molteplici fronti che, sommate tra loro, stanno contribuendo ad una tendenza al miglioramento complessivo della qualità dell'aria della Plaine, così come confermato dai controlli delle concentrazioni di polveri sottili. Per i PM 2,5 l'analisi annuale denota che i limiti previsti sono rispettati ed evidenziano una stabilità delle concentrazioni dal 2009 al 2013; per le concentrazioni medie annue, sempre dal 2009 al 2013, per i PM10 i valori si sono posizionati al di sotto dei limiti imposti, con un trend di diminuzione del 20% per le stazioni urbane e del 30% della stazione di Via I maggio. Per quanto attiene ai giorni di superamento dei valori limite, nel 2013 in tutte le stazioni di monitoraggio ad Aosta si è registrata una notevole diminuzione: si tratta di un quadro incoraggiante. Nei mesi freddi i valori medi di concentrazione dei PM10 sono maggiori rispetto ai mesi estivi, dovuti all'aumento di sorgenti emissive quali il traffico e il riscaldamento; tali anomalie si sono parzialmente compensate tanto che la media relativa al numero dei giorni di giorni di superamento, riferita all’intero anno solare, rimane sotto il valore limite normativo. I valori degli ultimi tre anni dei parametri relativi al PM10 (giornate di superamento e medie annue) nell’area di Aosta mostrano infatti una progressiva e evidente diminuzione. Riguardo al Piano aria, che scadrà nel 2015, si procederà ad una revisione, partendo proprio dall'analisi delle azioni sinora intraprese. Si può ipotizzare di mantenere e rafforzare le misure di maggiore efficacia, rimodulare le azioni che hanno rivelato un margine di miglioramento, nonché introdurre nuovi interventi. Non si vuole abbassare la guardia, ma tendere a condizioni sempre migliori. Diamo inoltre piena disponibilità per discutere in Commissione.»
Nella replica, il Consigliere Roscio ha commentato: «La gran parte degli interventi citati non sono stati completati. Il problema persiste nei mesi invernali, influenzati da fattori meteo-climatici, ma non bisogna dimenticare che si parla tuttavia pur sempre di 'veleni': infatti le polveri sottili sono state classificate cancerogeni certi dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. I giorni in cui le polveri si sono disperse maggiormente sono quelli in cui c'erano vento, pioggia o neve: non possiamo sperare nelle condizioni meteorologiche, ma mettere in campo azioni mirate per risolvere questa criticità.»
MM