Info Conseil
Communiqué n° 522 de 18 décembre 2013
Approvata una risoluzione sull'applicazione della Tares
Adunanza del Consiglio del 17 e 18 dicembre 2013
L'impegno del Governo regionale a promuovere un incontro in Commissione consiliare con il Consiglio permanente degli enti locali per rivedere il regolamento di applicazione della Tares è stato assunto dall'Assemblea regionale nella seduta del 18 dicembre 2013.
Il testo della risoluzione, depositato in Aula dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste, Alpe, PD-SinistraVdA e Movimento 5 Stelle, ed emendato a seguito della discussione, è stato approvato all'unanimità.
Con questa iniziativa si impegna il Governo regionale a rendersi promotore di un incontro nella Commissione consiliare competente con il Consiglio permanente degli Enti locali, al fine di valutare la possibilità di rivedere il regolamento di applicazione della tassa per renderlo, qualora fattibile, meno impattante nei confronti delle famiglie e delle imprese valdostane, in una logica di equità.
«I regolamenti comunali di applicazione della Tares, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, sul territorio valdostano suscitano numerose perplessità e proteste in ordine all'oneroso impatto sulle fasce più deboli – ha spiegato la Consigliera Carmela Fontana (PD-SinistraVdA) –. In molti Comuni sono state previste riduzioni che riguardano sia le utenze private sia le attività commerciali, ma non esiste una regolamentazione uniforme per tutti gli Enti locali. Inoltre, nei prossimi mesi, i Comuni saranno chiamati ad applicare una nuova tassa, l'imposta unica comunale, andando così ad aggravare il carico fiscale della comunità. È per questo che intendiamo impegnare il Governo a promuovere un incontro con il Consiglio permanente degli Enti locali, al fine di rivedere, nel rispetto della normativa di riferimento, il regolamento di applicazione della Tares.»
Il Consigliere Elso Gerandin (UVP) ha ricostruito l'iter dell'elaborazione della Tares, evidenziando che «in Valle d'Aosta solo alcuni Comuni hanno colto l'opportunità di riferirsi per il solo 2013 alla vecchia Tarsu. Così facendo, avrebbero inciso di meno sulle categorie più deboli. Una tassa non deve diventare una vessazione. Con questa iniziativa vogliamo affermare che in futuro sarà necessario rivedere il regolamento di applicazione della Tares, dando indicazioni ai Comuni per cercare di creare il minor disagio possibile nel pieno rispetto dell'autonomia comunale. Per raggiungere questo obiettivo, bisognerà far scendere anche i costi relativi al personale regionale che grava per 381.309,07 euro sui costi totali della tariffa. Ribadiamo infine come la Legge di stabilità sia stata un'occasione persa per ottenere una fiscalità locale diversa, come accade nelle Province di Trento e Bolzano.»
Il Vicepresidente della Regione, Aurelio Marguerettaz, ha chiesto una sospensione dei lavori per poter concordare con tutte le forze politiche un nuovo testo della risoluzione, riferito che «alcuni aspetti sono condivisibili, ma né il Consiglio regionale né la Giunta vogliono sostituirsi all'autonomia degli Enti locali. Ritengo che i provvedimenti dei Comuni siano stati certamente assunti in base alle esigenze delle varie realtà.»
Data lettura del testo emendato, il Consigliere Segretario Fabrizio Roscio (Alpe) ha preso la parola per esprimere parziale soddisfazione «perché con questo nuovo testo si cerca un dialogo e si introduce finalmente il concetto di equità. Lo Stato ha certamente fatto pasticci, accorpando la tassa sui rifiuti con altri servizi forniti dai Comuni, ma noi non siamo stati in grado di fornire un servizio efficiente ed economico.»
MM