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Communiqué n° 486 de 2 décembre 2013

Relazione dell’Assessore alle finanze sulle leggi di bilancio della Regione per il 2014-2016

Seduta del Consiglio regionale del 2 dicembre 2013

Nella seduta di lunedì 2 dicembre 2013, dopo l'intervento del Presidente della seconda Commissione e del Presidente della Regione, ha preso la parola l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega (SA), per presentare i due disegni di legge relativi alle leggi di bilancio 2014-2016.

«Questo è il primo bilancio che questa nuova maggioranza si appresta a presentare al Consiglio regionale della Valle d’Aosta – ha detto l'Assessore –. Pertanto, non possiamo affrontare questo dibattito senza avere un quadro del contesto in cui si sviluppano le scelte politiche del Governo regionale, indirizzate ad un deciso sostegno alle fasce più deboli e in difficoltà e alle imprese valdostane, cercando di mantenere gli elevati standard di efficienza e di economicità che ci sono riconosciuti in ogni settore

Baccega, in apertura di intervento, ha ricordato gli incontri interlocutori che hanno preceduto la stesura del Bilancio e che hanno coinvolto organismi e enti economici e sociali: «Una fase di concertazione molto importante, nel corso della quale tutti hanno potuto prendere atto che le risorse disponibili sono notevolmente diminuite, che è necessaria una svolta, un cambio di atteggiamento, là dove la politica assistenzialista aveva segnato il passo e che si va nella direzione di un nuovo modello di sostegni.»

L’Assessore ha quindi contestualizzato la situazione economica e politica nella quale si inserisce la discussione: «Siamo di fronte ad una crisi di sistema che vede l’attività economica in contrazione continua e che in Valle d’Aosta ha raggiunto l’apice della sua devastante azione proprio nel 2013 e che per il 2014 non fa intravedere segnali di ripresa. Il PIL regionale, secondo la stima del rapporto di Banca d’Italia è diminuito ancora del 1,8 per cento; interi comparti come il settore edilizio sono in forte calo e contribuiscono a diminuire le entrate in termini di Irpef. La disoccupazione è attestata in Valle al 8,4 per cento. Sono dati allarmanti. A comporre questo devastante quadro ha contribuito l’atteggiamento del Governo Monti, che in maniera incalzante ha individuato nelle regioni a Statuto Speciale e soprattutto nella Valle d’Aosta, un salvadanaio di risorse per contribuire alla riduzione del debito pubblico, eludendo tutti gli accordi in termini di federalismo fiscale raggiunti nel 2010 e riducendo ulteriormente  la disponibilità finanziaria della nostra regione con i contributi da versare allo Stato che hanno ridotto la capacità di spesa del Bilancio regionale dai 1.629 milioni di euro del 2009 ai 1.077 milioni del preventivo 2014. Non c’è ancora una certezza rispetto ai contributi che la nostra Regione dovrà trasferire allo Stato. Non è stato possibile ancora definire l’accordo sul tanto odiato Patto di Stabilità e quando non c’è certezza diventa difficile programmare.»

«Questo è un bilancio nuovo, che mette in campo altre energie, che modifica lo stile di fare amministrazione, che cambia i metodi e il sistema, che individua le priorità e che vuole cambiare il concetto di contributo a fondo perso – ha evidenziato l'Assessore –. Abbiamo guardato al passato per capire se determinate scelte sono state oculate, dobbiamo confrontarci con il presente difficile e complicato, ma dobbiamo proiettarci nel futuro, sostenendo questa collettività con tutte le sue debolezze e sforzarci di costruire una classe imprenditoriale capace di camminare da sola.»

«E’ opportuno evidenziare una situazione estremamente importante – ha sottolineato l’Assessore Baccega - : il documento programmatico presenta nel triennio, per la prima volta, un pareggio di bilancio ottenuto interamente con risorse disponibili, ossia in assenza di ricorso a futuro indebitamento. In tema di tributi e fiscalità, la volontà è stata quella di mantenere al minimo, legalmente ammesso, le aliquote delle imposte che la Regione avrebbe la possibilità di rimodulare, aumentandole e ottenendo così un maggior gettito stimato pari a circa 34 milioni di euro. Non si è voluta aumentare la pressione fiscale. Verrà introdotto un ticket sulle prestazioni specialistiche sanitarie, ancorché questo non rientri propriamente nell’argomento fiscalità: l’intervento è stato necessario essendo la nostra Regione l’unica in Italia a non applicare il ticket e quindi l’applicazione persegue finalità di equità di trattamento più che non obiettivi di cassa, come richiamato, peraltro, dalla Corte dei Conti.»

Riguardo alla spesa, l'Assessore ha riferito che «per il 2014, il totale della spesa è pari a 1 miliardo 273 milioni 570 mila euro, di cui l’87,08  per cento destinato alla parte corrente (1 miliardo 109 milioni) e il 12,92 cento a quella per gli investimenti (164 milioni 520 mila), con un decremento, rispetto al 2013, del 7 per cento. Oltre la metà del bilancio regionale è destinato alla sanità, al personale e alla finanza locale. I fondi stanziati per la sanità sono pari a 262,3 milioni, mentre per gli interventi di finanza locale sono stanziati complessivamente 237,52 milioni. In riferimento ai trasferimenti senza vincolo per gli Enti locali, l’importo stanziato nel 2014 è pari a 96,42 milioni di euro contro i 95,17 del 2013, ovvero 1 milione 250 mila euro in più.»

«Con il disegno di legge finanziaria si amplia il ruolo delle società partecipate. Gli interventi tramite le società partecipate sono riassumibili in: interventi sui fondi di rotazione; interventi tramite l’utilizzo di fondi in Gestione speciale presso la Finaosta; interventi di investimenti a valere sul mutuo già autorizzato dalla l.r. 40/2010 (mutuo da 371 milioni di euro); trasferimento del patrimonio immobiliare regionale destinato ad attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La grande novità di questo bilancio riguarda il coinvolgimento importante delle società partecipate della Regione a sostegno dell’economia regionale. Se da una parte questo era necessario, perché a questo servono i gioielli, mi sento anche di dire che se facciamo fronte a delle esigenze con i fondi delle partecipate, questi fondi non potranno essere disponibili in una prospettiva di lungo termine.»

Parlando dei contenimenti di spesa, l’Assessore Baccega ha posto l’accento sul fatto che si è voluto «evitare tagli orizzontali indiscriminati, così come si è data priorità agli interventi a favore delle famiglie e delle categorie sociali più deboli, con rimodulazione dei requisiti per l’accesso, e si è voluto mantenere, per il settore agricolo, quella parte di contributi ritenuti indispensabili per il sostegno economico del settore.»

«E’ ovvio – ha concluso l’Assessore – che ci saranno risorse ridotte e un bilancio ridotto non piace a nessuno, tuttavia ci sono risorse importanti e con la collaborazione di tutti, è mio convincimento che sarà possibile affrontare le sfide future e quindi attutire l’impatto dei contenimenti di spesa che sono inseriti nel quadro di bilancio. La situazione generale, non solo economica di tutta l’area euro, ha un contenuto forte di sfida. A partire dal secondo decennio del millennio ci troviamo ad agire in un mondo con connotati assolutamente imprevedibili, anche solo dieci anni fa. Questo bilancio permette alla Valle d’Aosta di affrontare questa sfida

I lavori riprendono domani, martedì 3 dicembre 2013, alle ore 9, con la discussione generale abbinata delle relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti, della finanziaria e del bilancio regionale 2014-2016.

 

SC