Info Conseil
Communiqué n° 479 de 27 novembre 2013
Respinta una mozione sulla revoca della nomina del Direttore del Soccorso alpino valdostano
Adunanza del Consiglio regionale del 27 novembre 2013
Nella seduta del 26 novembre 2013, il Consiglio regionale ha respinto, con 18 voti contrari e 17 a favore, una mozione sottoscritta dai gruppi consiliari Union Valdôtaine Progressiste, Partito Democratico-Sinistra VdA, Alpe e Movimento 5 Stelle, riguardante la revoca della deliberazione della Giunta regionale con cui è stato nominato il Direttore del Soccorso alpino valdostano.
Nell'illustrare i contenuti dell'iniziativa, il Consigliere Laurent Viérin (UVP), ha spiegato: «La mozione presentata oggi concerne un atto della Giunta che ha suscitato clamore e stupore nell'opinione pubblica. Se la normativa prevede che il Direttore del Soccorso alpino sia nominato con deliberazione della Giunta regionale, nell’ambito di una terna indicata dall’Assemblea delle guide, indiscutibilmente la ratio della norma non dovrebbe prescindere dal tenere nella giusta considerazione gli orientamenti dell'assemblea. Infatti, in passato, si è seguito correntemente questo criterio, rispettando l'indicazione fornita dall'Assemblea. Il più votato veniva nominato. La decisione recentemente assunta dal Governo regionale si è decisamente discostata dalla chiara segnalazione ricevuta, non rispettando la volontà della base dell'organismo. Infatti è stato nominato il candidato che aveva ottenuto minori consensi. Riteniamo irrispettoso questo modo di procedere, emblematico di una mentalità che sta prendendo piede, assecondata dall'intero Governo regionale. Dato che, a nostro parere, si deve tenere conto, oltre che dell'esito della votazione, delle competenze e dei requisiti in possesso di tutti i candidati, chiediamo al Governo regionale di revocare la delibera di nomina del Direttore del Soccorso.»
Sono quindi intervenuti i Consiglieri Morelli, Donzel, Ferrero, La Torre, gli Assessori Baccega e Marguerettaz e il Presidente della Regione.
La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha ribadito «l'inopportunità di questo modo di agire, a prescindere dalle competenze dei tre candidati, tutti preparati. Ma in democrazia è importante tenere conto degli orientamenti ispirati dalla ricerca di condivisione e di armonia espressi da un'Assemblea. C'è mancanza di rispetto nei confronti delle guide. L'esito della votazione era inequivocabile, espresso con differenze pronunciate che non dovevano essere ignorate. L'opinione pubblica ha interpretato l'atteggiamento della Giunta come una prevaricazione, un'indebita ingerenza: il potere politico, sordo alle indicazioni dell'Assemblea del Soccorso alpino, agisce d'imperio, senza confrontarsi. La revoca può sembrare una richiesta esagerata, ma è l'unico modo per aprire una discussione su basi più eque e rispettose.»
Per il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, «a prescindere dai protagonisti della vicenda, la Giunta ha affermato di avere valutato e premiato l'esperienza e le competenze di chi già aveva diretto il Soccorso alpino, ritenendo che il prescelto abbia le doti per guidare l'ente sostenuto dal consenso e dall'apprezzamento delle guide. Ma come si può non nominare chi ha riscosso la piena fiducia dell'Assemblea? Forse che le guide non sono in grado di valutare la competenza e la professionalità dei colleghi? Forse il vero criterio adottato è scegliere persona di fiducia del Governo? Gravissimo che si sia escluso dalla scelta chi aveva fatto sentire la voce della categoria rispetto alla valutazione professionale delle guide. La scelta della Giunta ha provocato una situazione paradossale, accentuatasi quando il nuovo direttore ha sostenuto che il programma da portare avanti fosse quello di un altro candidato. In questo frangente, un passo indietro della Giunta, un gesto di umiltà potrebbero essere la decisione migliore.»
Il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha affermato: «La Giunta non deve fare presa d'atto, ma compiere una scelta, pertanto il Governo regionale ha fatto le sue valutazioni e ha individuato una persona reputata in grado di conciliare le diverse sensibilità presenti nell'associazione, in modo da ricomporre le divergenze. Si era pensato di sentire i tre interessati prima della nomina, ma il prescelto era impegnato in una missione all'estero. Al suo ritorno, i tre candidati sono stati convocati per discutere delle problematiche all'interno dell'associazione e per avviare un percorso condiviso, individuando nuovi criteri per meglio definire lo status delle guide. Gli incontri con i candidati erano finalizzati a superare dissapori e alla condivisione della volontà di impegnarsi a modificare i criteri di valutazione delle guide, riscontrato che potevano essere perfezionati.»
Il Consigliere Laurent Viérin ha replicato al Presidente della Regione: «Le sue affermazioni non sono veritiere. Ho contattato un candidato escluso, che ha affermato di non esser stato interpellato. Si agisce in modo poco rispettoso, delle regole e delle persone.»
IL Consigliere M5S Stefano Ferrero ha dichiarato che «in questa Assemblea, il concetto di democrazia è lontanissimo. Constatiamo che l'intera Giunta ha approvato una delibera che nomina una persona che non aveva il consenso della maggioranza dell'Assemblea del Soccorso alpino. Rilevo un filo conduttore che lega la scelta del Presidente del Corecom e del Direttore del Soccorso alpino: qui si tratta di occupazione sistematica e politicizzata di tutte le cariche. »
Il Consigliere UV Leonardo La Torre ha annunciato il voto contrario alla mozione «perché ho piena fiducia nell'operato del Presidente della Regione.»
L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, ha sostenuto che «le scelte del Governo regionale sono state compiute collegialmente valutando attentamente le competenze, le referenze e l'esperienza dei candidati.»
L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha voluto «tranquillizzare l'intero Consiglio, in Giunta la valutazione è stata serena, le designazioni dell'Assemblea sono state ponderate. Chi sceglie si assume la responsabilità, ed è su una terna che sono fatte le valutazioni, come da norma. Vi chiedo di evitare di mettere un bollo a chi è nominato dalla Giunta. Tra tre candidati, tutti qualificati, è stato scelto chi si riteneva avesse maggiore esperienza. Nessuno in questa sala può rinfacciare al designato di essere stato scelto perché schierato politicamente. L'esperienza di Favre è stata riconosciuta anche da Comune.»
CaSa