Info Conseil
Communiqué n° 442 de 13 novembre 2013
Rinviata la nomina del Comitato regionale per le comunicazioni
Adunanza del Consiglio regionale del 13 novembre 2013
La nomina del Comitato regionale per le comunicazioni della Valle d'Aosta, che doveva avvenire nella seduta del Consiglio regionale di oggi, mercoledì 13 novembre 2013, è stata rinviata ad una prossima riunione dell'Assemblea.
Sul punto si è innescato un vivace dibattito al quale hanno preso parte i Consiglieri Ferrero, Donzel, Morelli, Bertschy, Laurent Viérin, Perron e Bertin.
Per il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, «in questo organismo, che è di controllo, bisognerebbe nominare delle persone super partes che non siano riconducibili a forze politiche. Abbiamo sempre criticato la spartizione delle poltrone e anche oggi non abbiamo l'intenzione di aderire a questo tipo di logica. Riguardo all'attività, ci chiediamo cosa abbia fatto il Corecom in questo periodo: sono ormai cinque anni che la più importante testata giornalistica radiotelevisiva non viene monitorata. Lancio un appello alla maggioranza affinché riveda le proprie scelte.»
Il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, ha evidenziato che «in questi anni non ci siamo sentiti minimamente tutelati da questo Corecom, né durante la campagna referendaria né durante le elezioni. Giudichiamo le dimissioni del Comitato un'indecenza perché sono il frutto di un atto politico: il PdL non è più in maggioranza e quindi bisogna far fuori la Presidente Ghillino. In questi mesi di contenzioso legale e di grande confusione, avremmo auspicato una revisione del testo di legge volta a favorire la competenza tecnica piuttosto che la rappresentanza politica. L'organismo di controllo è di tutti, deve fare l'interesse del cittadino, non quello del partito. Siamo totalmente imbarazzati, così come lo eravamo un anno e mezzo fa quando eravamo stati chiamati a rinnovare il Comitato. Andremmo ad eleggere cinque persone che coordinano due dipendenti: non succede da nessun'altra parte in Italia. Non vogliamo concorrere a questo.»
La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha dichiarato: «Nutriamo molte perplessità sulla gestione di tutta la questione Corecom, su cui gradiremmo che la Presidente Rini si assumesse le responsabilità del caso e fornisse gli opportuni chiarimenti al Consiglio. Abbiamo ricevuto una lettera di diffida e vorremmo sapere se sono stati acquisiti dei pareri che avvallano la legittimità del rinnovo che il Consiglio si appresta a fare oggi.»
Il Presidente del Consiglio, Emily Rini, ha riferito che «le motivazioni a sostegno del rinnovo integrale del Corecom sono state prese a seguito degli approfondimenti fatti dall'Ufficio legale e dall'avvocato Gallo che ci assiste in fase di giudizio dinnanzi al TAR.»
Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha accolto «con favore la disponibilità a garantire una maggiore rappresentanza dei gruppi di opposizione in seno al Comitato perché si tratta di un organismo che deve lavorare in funzione della garanzia di tutti i cittadini valdostani. Mai come ora bisogna cercare di lavorare per trovare una maggiore condivisione tra le forze politiche. Sulla nomina del Corecom riteniamo però che bisognerebbe iniziare un percorso di modifica della la legge istitutiva che porti a garantire maggiore pluralità nel controllo dell'informazione. Verifichiamo insieme quale possa essere il percorso futuro. Non crediamo che sia così necessaria tutta questa fretta nel nominare il nuovo Corecom, che oggi sarebbe eletto senza la necessaria serenità per lavorare.»
Il Consigliere dell'UVP, Laurent Viérin, ha parlato di «imbarazzo nelle Istituzioni: la questione della diffida ci preoccupa in quanto da un punto di vista tecnico-giuridico vorremmo avere la garanzia della tutela. Inoltre, per noi il Presidente del Corecom dovrebbe avere una larga e maggiore condivisione di sensibilità e avremmo voluto ci fosse il garbo istituzionale di fare un passaggio in Conferenza Capigruppo nei giorni precedenti alla nomina e non come avvenuto oggi dieci minuti prima della discussione del punto. Noi non parteciperemo a questa votazione, per dare un messaggio chiaro: o c'è condivisione sui grandi dossier o altrimenti noi non saremo complici di questa partita.»
Il Capogruppo dell'UV, Ego Perron, ha quindi preso la parola per annunciare che «avremmo voluto un clima di serenità, nel rispetto della garanzia che dovrebbe offrire quest'organismo che, come ricordato da tutte le forze politiche, deve essere al servizio dei cittadini. Non esprimo giudizi sull'operato del Corecom: un organismo che si è trovato a non poter funzionare a causa di difficoltà tra i suoi componenti. Sono preoccupato del clima con il quale ci approcciamo a questa nomina. Dal nostro punto di vista, sono a chiedere alla Presidente la possibilità di rinviare questo argomento ad una prossima adunanza del Consiglio regionale per cercare di trovare in quest'Aula percorsi diversi e contenuti più condivisi su questo tema.»
Dopo una sospensione, il punto all'ordine del giorno è stato rinviato.
Il Consigliere Alberto Bertin ha espresso «l'auspicio che questo organismo funzioni. Non dipende da noi il clima che si è generato all'interno del Comitato e di questo Consiglio. Il rinvio, causa dei problemi interni alla maggioranza, speriamo sia almeno occasione per ripartire su basi diverse e magari ripensare anche alla legge istitutiva del Corecom.»
SC