Info Conseil
Communiqué n° 369 de 8 octobre 2013
Approvata una mozione sulla riforma degli Enti locali
Adunanza del Consiglio regionale dell'8 ottobre 2013
La riforma degli Enti locali valdostani è stata al centro del discussione di una mozione proposta dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Partito Democratico-Sinistra VdA nella seduta consiliare dell'8 ottobre 2013. Il testo è stato approvato, a votazione segreta, con 18 voti a favore e 17 astenuti, e impegna la prima Commissione consiliare ad elaborare, di concerto con il Dipartimento enti locali, il legislativo regionale e le rappresentanze degli Enti locali, un progetto di legge condiviso sulla riforma delle Autonomie locali, che tenga conto delle diverse sensibilità. Non possiamo lasciare soli gli Enti locali.
Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha presentato l'iniziativa all'Aula, evidenziando «l'urgenza di procedere ad una riforma delle Autonomie locali, che tenga conto della necessità di dare indicazioni precise in merito alla sempre più necessaria gestione associata di funzioni e servizi. La nostra competenza primaria in materia ci consente di dare agli Enti locali una legislazione a misura delle esigenze delle nostre piccole realtà territoriali e nell'interesse dei valdostani.» Richiamando la nota del Presidente del Consiglio permanente degli enti locali in cui si comunicava la costituzione di due gruppi di lavoro – uno tecnico e uno politico –, chiedendo alla Regione di designare suoi rappresentanti tecnici e politici, il Consigliere ha auspicato che «una riforma così importante, tanto da essere definita storica, abbia la più ampia condivisione e che vada al di là della logica della contrapposizione politica e delle decisioni unilaterali.»
Nel corso del dibattito, la Consigliera Chantal Certan (Alpe) ha sottolineato che non ci si intende sostituire a chi di dovere, ma «condividere un percorso di legge, perché la gestione associata dei servizi rappresenterà un punto cardine della nostra Amministrazione e della nostra autonomia. Sappiamo bene quanto questa sia importante, ma siamo anche consci del fatto che accorpare o associare non sempre corrisponda ad un risparmio. Vorremmo insomma che gli Enti locali siano riportati al centro del dibattito in quest'Aula, considerato quanto siano stati tenuti in disparte in questi anni. E' necessario che tale riforma tenga conto di parametri o criteri che favoriscano l'associazione dei piccoli Comuni, di quelli di media montagna, di quelli con vocazione turistica, agricola o industriale, e non solo per vicinanza territoriale o "storica".»
Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel ha invece evidenziato: «Qui è in gioco il nostro modo di costruire le proposte su cui si fondano i cambiamenti profondi della Valle d'Aosta. Bisogna capire se le scelte sono quelle di un demiurgo che ha deciso di rimodellare la nostra regione secondo regole sconosciute o se partono dal basso, dalla condivisione con i cittadini. Occorre fare sinergia, anche immaginando soluzioni flessibili, perché la realtà è molto cambiata: da una parte c'è la città di Aosta – che oggi sembra poter recuperare qualche risorsa –, dall'altra ci sono realtà comunali che sono schiacciate da riforme nazionali e dall'impossibilità allo sviluppo, come i paesi della media montagna che rischiano di non avere più risorse per sopravvivere. Il Consiglio regionale, in sede legiferante, deve avere chiara la situazione: per questo chiediamo un confronto con i diretti interessati (Enti locali e i cittadini), effettuando il percorso insieme.»
Nella replica, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha precisato: «Le partage avec les Collectivités locales est déjà en train de se passer: il y a quelques mois, le groupe de travail (politique et technique) a été constitué afin de prédisposer un document sur la réforme, en particulier sur l'exercice en forme associée des services communaux. Quand même, ce partage ne peut pas être obligé, il faut seulement le souhaiter. Siamo disponibili al confronto in Commissione, ma non possiamo impegnarci ad una forzatura: per questo chiediamo di modificare il testo della mozione, andando nel senso di una condivisione non obbligatoria ma semplicemente e giustamente auspicata.»
I rappresentanti dei gruppi UVP, Alpe e PD-Sinistra VdA hanno confermato l'intenzione di non modificare il testo del provvedimento e, pertanto, il Presidente della Regione ha annunciato l'astensione della maggioranza.
MM