Info Conseil
Communiqué n° 343 de 27 septembre 2013
Precisazioni della Presidente Rini sulle spille d'oro in dotazione ai Consiglieri regionali
«Polemiche sterili su falsi problemi.» Così la Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, risponde alla nota dei Consiglieri del gruppo Movimento 5 Stelle sull'assegnazione di una spilla d'oro ai neo eletti in Assemblea regionale. «L'assegnazione di segni distintivi ai Consiglieri regionali avviene sulla base di una legge regionale, n. 6 del 2006. Nella passata Legislatura, l'Ufficio di Presidenza aveva definito, con una delibera, le forme e le modalità di utilizzo di tale segno distintivo e provveduto all'acquisto delle spille d'oro da utilizzare nell'espletamento del mandato di Consigliere in occasione di cerimonie ufficiali e di eventi di particolare rilievo. I neo Consiglieri hanno ricevuto la comunicazione riguardante la possibilità di avere in dotazione il distintivo, che per altro non costituisce un onere ritirare e indossare. Nessun nuovo acquisto, quindi, per questo tipo di distintivo è stato fatto sotto la mia Presidenza.»
«Questa polemica, innescata direttamente sui media anziché essere motivo di confronto – che ben avrei accolto se mi fosse stato proposto – all'interno degli organi consiliari, sa tanto di iniziativa demagogica e conferma, ancora una volta, come abbiamo un differente concetto del rispetto delle persone e delle Istituzioni. Non vorrei che per l'ennesima volta si distogliesse l'attenzione dai problemi e dalle criticità che le nostre concittadine e i nostri concittadini stanno vivendo. Sotto la mia Presidenza, il Consiglio ha operato dei tagli mai fatti prima – sia nelle spese discrezionali sia in quelle per gli organismi istituzionali (Consiglieri, gruppi consiliari, vitalizio) –, facendo della sobrietà il modus operandi dell'Assemblea. E, proprio in linea con questo contenimento delle spese, consentitemi una battuta: questa volta il dahu dorato (e non d'oro, costerebbe troppo!) lo hanno meritato i Consiglieri del Movimento 5 Stelle per le gaffes a cui, purtroppo, abbiamo dovuto assistere nell'ultima seduta del Consiglio. Una su tutte: le allusioni altamente offensive verso i lavoratori dell'Amministrazione regionale, e in particolare verso la componente femminile che, purtroppo, per un certo retaggio culturale, è spesso oggetto di facili battute che alimentano atteggiamenti e comportamenti denigratori nei confronti dell'universo femminile.»
SC