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Communiqué n° 279 de 26 juillet 2013

Approvata all'unanimità una mozione sul trasporto ferroviario

Adunanza del Consiglio regionale del 26 luglio 2013

Venerdì 26 luglio 2013, in apertura della terza giornata di lavori, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una mozione presentata dai gruppi consiliari di opposizione, Alpe, UVP, M5S, PD-SinistraVdA, riguardante il trasporto ferroviario in Valle d'Aosta.

 

Il testo impegna l'Assessore ai trasporti «a relazionare alla Commissione competente gli intendimenti riguardo alla risoluzione dei problemi del trasporto ferroviario e a produrre il cronoprogramma delle azioni previste per il trasporto ferroviario, il Business plan e le valutazioni politiche, tecnico-economiche, che hanno consentito all'Assessore di considerare la soluzione dei treni bimodali, come "soluzione conveniente".»

 

«La situazione dei trasporti in Valle è critica così come è preoccupante lo stato di degrado della ferrovia – ha spiegato la Consigliera dell'Alpe, Chantal Certan –. Sul tema, il punto citato sul programma di Legislatura della maggioranza ci appare troppo generale e, per un certo verso, sibillino. Sappiamo che il Governo Letta ha destinato delle risorse pari a 27 milioni di euro per il per il potenziamento della tratta Torino-Aosta, ciò che ci preoccupa, però, è che queste riguardino l'acquisto di treni e non la sistemazione delle infrastrutture. Con questa iniziativa intendiamo impegnare l'Assessore ai trasporti a portare il dossier in Commissione affinché venga affrontato concretamente il futuro di un'infrastruttura che ha cambiato la storia della Valle d'Aosta e che deve diventare anche volano per lo sviluppo economico della regione

 

Il dibattito ha visto gli interventi dei Consiglieri Bertschy, Donzel, Rosset, Ferrero e dell'Assessore ai trasporti.

 

Il Capogruppo di UVP, Luigi Bertschy, ha sottolineato che «l'obiettivo è quello di riprendere delle tematiche che sono molto sentite dai cittadini. La situazione del sistema dei trasporti ci vede sempre più confinati nella nostra regione: crediamo sia importante fare chiarezza sulle prospettive e sulle strategie che si intendono mettere in atto nel medio e lungo termine e aprire un tavolo politico di discussione con la Regione Piemonte. Il trasporto su gomma diventa sempre più oneroso, quindi dobbiamo pensare ad un progetto che sia sostenibile e che dia risposte alle tante attese degli utenti della ferrovia. La beffa per le famiglie di studenti universitari a Torino che abitano da Châtillon in giù è di non poter detrarre i canoni di locazione degli alloggi perché distano meno di 100 km.»

 

L'Assessore ai trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha formulato una proposta emendativa alla mozione, chiedendo di togliere la seconda parte dell'impegnativa, ossia il riferimento al cronoprogramma. «E' opportuno che un nuovo Consiglio regionale metta nella sua agenda politica la discussione sul trasporto pubblico e in particolare sulla ferrovia. Negli ultimi dieci anni, il tema è stato ampiamente dibattuto: nel tempo, sono state destinate ingenti risorse per tutta una serie di progetti, penso per esempio alla "lunetta" di Chivasso per la quale vi erano 40 milioni di euro a disposizione, ma che non si è concretizzata per l'indisponibilità della comunità piemontese a realizzarla. Nella scorsa Legislatura, l'Assemblea regionale si è espressa politicamente sul tema dopo un ampio e articolato approfondimento sul tema dei trasporti in Valle: sulla base dei documenti approvati, noi abbiamo fatto delle proposte nel nostro programma di governo. La mozione per noi va benissimo, ma le valutazioni politiche sono già note e contenute nelle risoluzioni già approvate dal Consiglio regionale nella precedente Legislatura.»

 

Per il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, «l'Assessore vuole togliere la parola "tempo" (kronos) dalla nostra mozione: nella Commissione competente noi non vogliamo sentirci snocciolare nuovamente i progetti che ascoltiamo da anni; noi vogliamo che l'Assessore ci presenti i suoi intendimenti e un dettagliato cronoprogramma riguardo a questo tema. Che l'Assessore riferisca in Commissione è un atto dovuto. Il riferimento al cronoprogramma per noi non va tolto, perché consente ai valdostani di avere chiarezza su tempi, costi e qualità degli interventi sulla linea ferroviaria che il Governo regionale intende adottare in questa Legislatura. Vogliamo atti concreti, non promesse o chiacchiere.»

 

Il Vicepresidente del Consiglio, Andrea Rosset (UVP), ha sostenuto che «il dato certo sono i danni per gli utenti, per i lavoratori, per gli studenti e per il nostro turismo. E' vero che abbiamo discusso molto nella scorsa Legislatura, senza però andare da nessuna parte: il treno è rimasto fermo in stazione. Le novità oggi sono due: quella buona è che ci sono delle risorse nel decreto del "fare" del Governo Letta senza però delle indicazioni precise e, in questo senso, il lavoro in Commissione consiliare potrebbe dare delle indicazioni; quella cattiva è che rimane sulla carta la norma di attuazione sul trasporto ferroviario del 2010: senza la sua attuazione non avremo la garanzia del passaggio di competenze e di risorse per la gestione della tratta ferroviaria sul territorio valdostano. Noi auspichiamo che si possano attivare delle risposte chiare, condivise e rapide.»

 

Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, ha detto che «la maggioranza regionale si è presa la responsabilità di intraprendere una direzione che non è ben chiara riguardo alla ferrovia. E' necessario parlare con precisione di un piano strategico per l'immagine della Valle d'Aosta, sia dal punto di vista ambientale, sia sotto il profilo turistico. Come al solito si naviga a vista: quando si tratta di dare risposte alla comunità valdostana ci si tira indietro.»

 

L'Assessore Marguerettaz ha quindi ripreso la parola. «Avevo cercato di spiegare le ragioni e le valutazioni politiche. Ma se l'intenzione dei proponenti è quella di mantenere la mozione così come è stata presentata, non ci tiriamo certo indietro.»

 

La mozione è stata approvata all'unanimità.


SC