Info Conseil

Communiqué n° 256 de 15 octobre 2003

DISCUSSA UN’INTERPELLANZA SULLA CASA DA GIOCO DI SAINT-VINCENT

Seduta del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale è ritornato sul tema della Casa da Gioco di Saint-Vincent con un’interpellanza del Consigliere della Stella Alpina Dario Comé che ha voluto conoscere le iniziative che l’Azionista di riferimento della Casinò S.p.A. intende porre in atto per il recupero delle quote di mercato da parte della Casa da Gioco di Saint-Vincent.

Per Coméda anni denunciamo il malessere della Casa da Gioco. Vorremmo sapere quali sono le iniziative che intendete adottare per migliorare la situazione. Dopo lo sciopero dei dipendenti e le risposte date in quest’aula dall’Assessore alle Partecipazioni regionali sul Piano di sviluppo relativamente all’impossibilità di fare delle scelte sull’Hotel Billia, siamo venuti a conoscenza che la prevista Assemblea dei Soci è andata deserta per la mancanza del numero legale. Questo è l’ultimo di una serie di eventi che interessano una Casa da Gioco che continua a perdere quote di mercato con le conseguenti riduzioni di introiti”.

L’Assemblea in questione riguardava le valutazioni del contratto di locazione ed essendo cambiata la proprietà non c’erano più i presupposti per farla, ha replicato l’Assessore Aurelio Marguerettaz. Nello specifico dell’interpellanza, ritengo che decidere in fretta sia dannoso. Occorre ragionare sulle cose da fare. Ribadisco che c’è una crisi generalizzata del mercato del Gioco d’azzardo così come messo in evidenza nelle premesse del Piano di sviluppo. Non possiamo andare ad investire centinaia di miliardi su una situazione che non è certa. Bisogna evitare la speculazione e faremo di tutto per salvaguardare una ricchezza che è di questa regione”.

Nel prendere la parola, Comé ha quindi affermato che “bisogna intervenire subito. Se il Piano di sviluppo darà riscontri solo a lungo termine, occorre avere delle risposte dagli amministratori sulle strategie immediate, senza attendere troppo, altrimenti sarà troppo tardi.”