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Communiqué n° 264 de 24 juillet 2013

Interpellanza sull'eventuale riapertura dei cantieri forestali

Adunanza del Consiglio regionale del 24 luglio 2013

Il tema della riapertura dei cantieri forestali da parte della Regione è stato affrontato con un'interpellanza presentata dal gruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste.

«Il Presidente Rollandin – ha detto il Consigliere Alessandro Nogara , nella discussione sul programma di Governo della XIV legislatura, ha affermato che l'Amministrazione regionale non poteva più assumere personale da destinare ai cantieri forestali a causa di una non meglio specificata legge nazionale.» Il Consigliere ha, quindi, voluto sapere «quale sia la legge, o la sua interpretazione, che non ha permesso e non permette le assunzioni e come, invece, l'Amministrazione regionale abbia potuto assumere direttamente operai forestali negli anni 2012 (ca. 150 unità) e 2013 (ca. 150). Chiedo inoltre se, per l'anno in corso, si prevedono ulteriori assunzioni e quali siano gli intendimenti in merito all’auspicata riapertura dei cantieri forestali direttamente dalla Regione, con conseguente utilizzo del parco macchine e attrezzature a disposizione (stipati nei diversi magazzini della Regione per un valore stimato di circa 3 milioni di euro), al fine di tutelare e valorizzare un ambiente naturale così delicato come quello della Valle d’Aosta. »

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha precisato che «la norma cui si fa riferimento è il decreto legge 78 del 2010 sulla stabilizzazione finanziaria, che non vietava l'assunzione di personale avente un contratto di lavoro a tempo determinato, tra cui sono ricompresi gli addetti ai cantieri forestali, bensì imponeva delle riduzioni di spesa. La Regione, dopo l'esperienza della Società dei Servizi creata nel 2011 e alla quale è stata affidata l'esecuzione di tre quarti dell'attività complessiva del settore, ha deciso fin dal 2012 di esternalizzare a ditte private la quasi totalità dei lavori, riservandosi la gestione di una parte residuale (nel 2013 è pari al 25%) con l'organizzazione dei piani straordinari rivolti alle maestranze di età superiore ai 55 anni per gli uomini e ai 45 per le donne, maggiormente sfavoriti nell'applicazione della clausola sociale. Nel 2013, è in corso l'attuazione di un ulteriore piano straordinario che coinvolge circa 80 operai con età superiore a 50 anni. L'intendimento dell'Amministrazione è quello di proseguire nell'attuale indirizzo organizzativo e per quanto riguarda l'utilizzo del parco macchine e delle attrezzature, queste saranno oggetto di valutazione per un possibile piano di dismissione.»

Nella replica, il Consigliere Nogara si è dichiarato «basito dalla risposta sulle assunzioni: la Regione ha fatto ricorso il 27 settembre 2010 e la Corte costituzionale ha risposto molto semplicemente che con una proroga si potevano assumere gli operai forestali. La Giunta, e in particolare il Presidente Rollandin, non si può quindi nascondere dietro una legge nazionale per motivare le proprie decisioni: questa è stata una scelta politica. Ci sono delle professionalità che sono state formate e che non sono da abbandonare: auspichiamo che questi cantieri siano riattivati al più presto perché oltre alla questione ambientale, vi è l'importante risvolto occupazionale con il conseguente problema che queste decisioni hanno provocato sui lavoratori e sulle loro famiglie.»

 

SC