Info Conseil
Communiqué n° 237 de 5 juillet 2013
Il Consiglio è riconvocato per l'8 luglio
Adunanza del Consiglio regionale: conclusi i lavori
Il Consiglio regionale ha chiuso l'adunanza del 5 luglio 2013 con gli interventi dei Consiglieri Morelli, Gérandin, Ferrero e Donzel sul programma di governo illustrato dal candidato alla Presidenza della Regione, Augusto Rollandin. L'Assemblea è stata riconvocata per lunedì 8 luglio prossimo per l'elezione del Presidente della Regione e della Giunta e per la costituzione delle Commissioni consiliari.
Per la Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, «il contenuto general generico, senza indicazioni su ciò che si intende fare, del programma di maggioranza non ci ha convinti. E' inquietante il termine 'razionalizzazione' riferito a musei, biblioteche e archivi allo scopo di migliorarne la gestione: temo sia decretare la fine delle piccole biblioteche comunali. Sono favorevole alla creazione di una cabina di regia per gli eventi sul territorio e alla celebrazione di momenti storici per la nostra Regione. J'approuve la valorisation des aspects francophones, mais il faut changer de stratégie afin de rendre le français un véritable patrimoine des Valdôtains. Pas un mot sur les problèmes multiples vis-à-vis de la santé, qui est toutefois un secteur fondamental. Quanto ai trasporti, è ferma l'adozione dei treni bimodali, si rimane sull'ambiguo per l'aeroporto, che secondo noi deve essere restituito agli sport dell'aria. Per il turismo non troviamo un progetto articolato che valorizzi la nostra regione nella sua interezza, siamo ancora all'anno zero. Alpe non si sottrae al confronto, siamo disponibili a lavorare alacremente, con l'auspicio che le nostre proposte non cadano nel vuoto.»
Il Consigliere dell'UVP, Elso Gérandin, ha richiamato la necessità di reagire e far sentire la voce della Valle d'Aosta in un momento di grande difficoltà per la regione, insistendo in particolare sul sistema delle autonomie in Valle d'Aosta. «Il faut avoir plus de courage afin de faire valoir nos compétences particulières. J'avais lancé l'idée de créer une table ronde de l'autonomie, dont l'objectif était celui de définir avec clarté les éléments sur lesquels l'autonomie se fonde. Mais parler de "table ronde" signifie sous-entendre le dialogue, la confrontation, le partage, à savoir le contraire de la pensée unique qui a caractérisé la dernière Législature régionale. Il faudra aussi reconsidérer l'articulation du système public dans sa globalité, avec la répartition des compétences entre les différents niveaux de gouvernement et leur interaction avec la société civile et le monde de l'économie. C'est un point crucial dans le processus de réforme. Ci sarebbe piaciuto sentirci dire che la Valle d'Aosta deve continuare ad essere quel laboratorio politico che abbiamo costruito nel tempo e che è costituito dalla ricchezza e dalla diversità degli enti locali che tutti insieme costituiscono una risorsa per garantire la rappresentatività del popolo valdostano. Bisognerebbe poi dire chiaramente che l'articolo 19 della spending review non si applica alla Valle d'Aosta. Infine, la Centrale unica d'acquisto, così come prevista, è una scelta che penalizzerà imprese, fornitori e commercianti della Valle d'Aosta, l'ambito deve essere 5.000 abitanti così come previsto dalla normativa statale di riferimento.»
Per il Consigliere Stefano Ferrero (M5S): «questo programma ci pare la ristrutturazione di una casa su sabbie mobili. Secondo noi i Consiglieri regionali sono dipendenti a favore della comunità, ed è quindi importante conoscere i loro curricula, come anche quelli dei dirigenti che con loro collaborano. L'unica nota positiva nel programma è l'aver riconosciuto che si deve andare nella nuova direzione voluta dai valdostani a seguito dell'esito del referendum del novembre 2012. Per opportunità politica, ci sono dei momenti in cui ci si deve fare da parte, anche tenuto conto che dall'opinione pubblica arriva la richiesta di legalità e pulizia. Non ci deve essere nessun sospetto, non dobbiamo dare adito che questa Legislatura inizi male. Il nostro messaggio è di cambiamento, e per questo non daremo parere favorevole alla candidatura del Consigliere Rollandin.»
Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha sottolineato che «dopo le tante lezioni di pragmatismo e di concretezza che abbiamo ricevuto negli ultimi cinque anni, ci aspettavamo dati e proposte di legge e non impegni vaghi e generici come quelli presentati nel programma di governo. La priorità del nostro gruppo è il lavoro: in questo programma è sparita questa parola, si parla molto vagamente di politiche del lavoro unite ad attività produttive e innovazione. Bisogna poi rendersi conto che è finito il tempo di raccontarci l'autonomia e la specificità senza collegarle alla crisi economica e al lavoro. Il Governo regionale a parole si prende l'impegno a combattere la precarietà: senza nessuna proposta normativa saremo estremamente attenti nel monitorare la situazione, perché si tratta di un tema delicatissimo e vi incalzeremo ad ogni seduta di Consiglio. Così come saremo categorici nel difendere la legge votata dal referendum popolare, che non deve subire modifiche. Apprezziamo che vi sia ampio spazio al 70° anniversario dello Statuto di Autonomia e della lotta di Liberazione, ma questa non sia intesa come l'ennesima occasione per finanziare iniziative di parte. In materia di ferrovia, la maggioranza è irremovibile sulla questione dei bi-modali: 70 milioni di euro per acquistare treni più 5 milioni per la manutenzione chiesti all'Unione europea e altri finanziamenti al Governo centrale, senza rendersi conto che si sta lavorando in assoluta solitudine, senza tener conto che altre realtà vicine a noi contrastano i treni diesel. La priorità della nostra comunità che usa i treni è quella dell'elettrificazione: cerchiamo di ascoltare le sue esigenze. I due grandi assenti del programma sono l'ospedale, l'opera più importante per la nostra comunità, e il casinò di Saint-Vincent, la più grande struttura pubblica della regione: due assenze gravemente ingiustificate. Ma manca anche la parola uguaglianza: nessuna idea di una comunità valdostana che si ritrova intorno al bene comune e che si mette insieme contro il clientelismo per risolvere i problemi della Valle d'Aosta.»
SC-MM