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Communiqué n° 236 de 5 juillet 2013
Dibattito sul programma di governo presentato dal candidato alla Presidenza della Regione
Adunanza del Consiglio regionale del 5 luglio 2013
E' in corso il dibattito sul programma di governo illustrato dal candidato alla Presidenza della Regione, Augusto Rollandin. Nelle prime due ore e mezza di discussione hanno preso la parola i Consiglieri Fabbri, Fontana, Chatrian, Nogara, Borrello, Roscio, Grosjean, Certan, Guichardaz, Rosset e Baccega.
Il Consigliere Nello Fabbri (UVP) ha focalizzato il suo intervento sui temi socio-sanitari. «La sanità regionale deve rispondere a criteri di assoluta qualità per il cittadino, sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo organizzativo. Conosciamo le attuali criticità, come ad esempio i tempi d'attesa per gli utenti: dovremo mettere in atto una politica attenta ad evitare sprechi di denaro o di professionalità e ricollocare risorse là dove maggiore è la mancanza di servizio. Riguardo alle politiche sociali, sarà fondamentale ricercare le risorse per tutte le iniziative a sostegno della famiglia, asse portante della nostra società, in tutte le fasi più critiche: sostegno alla casa, all'infanzia e nella cura agli anziani. Per fare questo è necessaria una sempre maggiore collaborazione tra gli uffici pubblici e il mondo della cooperazione. Infine, un appello: chiediamo al nuovo governo chiarezza, trasparenza ed efficienza, perché è questo che i cittadini richiedono ai propri amministratori.»
La Consigliera Carmela Fontana (PD-Sinistra VdA), dopo aver stigmatizzato l'esigua presenza femminile tra i Consiglieri, ha evidenziato che «continuiamo un lavoro già intrapreso per una regione più equa, rispondente alle esigenze reali della gente, e la prima di queste è il lavoro: pensiamo ad un piano per un'occupazione stabile, soprattutto dei giovani, sviluppando i settori dell'edilizia, del turismo. Teniamo poi in considerazione la lotta alla povertà: bisogna ripensare al sistema regionale delle politiche di assistenza, potenziando il microcredito a famiglie e imprese. Avanzeremo proposte per garantire una vera alternativa di cui la Valle d'Aosta necessita, e anche il nostro comportamento sarà garante della serietà, nel rispetto delle regole e della trasparenza. Ci metteremo subito all'opera per portare avanti i temi annunciati in campagna elettorale; d'altronde la politica deve riacquistare credibilità e il primo passo è la coerenza tra ciò che si promette e poi si fa. Purtroppo la maggioranza non si muove in questo senso. Noi siamo qui nell'intento si avvicinare i cittadini alla politica e alle Istituzioni, perché tutti capiscano che questa maggioranza ha interessi ben diversi da quelli pubblicizzati con slogan accattivanti ma sempre disattesi. Auspico che questo Consiglio, caratterizzato da volti nuovi e giovani, sappia anteporre il bene dei cittadini agli interessi personali.»
Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe): «Credevamo di poter contare su una maggiore apertura al confronto e al dialogo. Invece, il programma presentato dal Presidente Rollandin ci dice che non è finita l'era dell'arroganza: è un documento infarcito di promesse, ma nel quale non si intravede nessun cambiamento e nessuna assunzione di impegno per quanto riguarda i metodi di lavoro, una più prudente e oculata gestione delle risorse, una maggiore trasparenza nelle società partecipate. Non c'è nessun segnale di una nuova saggezza, sembra una fotocopia del cosiddetto governo del fare della precedente Legislatura: governo che si è dimostrato debole e senza progettualità, con un Consiglio regionale che è stato ridotto a mero ente notificatore, con gli operatori economici che sono stati lasciati in balìa della crisi. Se analizziamo il momento che stiamo vivendo, ci rendiamo conto che è in arrivo la tempesta. Il nostro modello di sviluppo è fragile e non potremo tornare ai livelli di benessere e di servizi cui eravamo abituati. Non possiamo permetterci di dilapidare ulteriori risorse naturali. Questo nuovo scenario impone scelte diverse dal passato, dobbiamo puntare sulla sostenibilità del territorio, sulla solidità delle nostre opere.» Il Consigliere ha quindi posto l'attenzione sulle società partecipate dalla Regione. «E' necessaria una nuova chiarezza e trasparenza amministrativa per evitare l'uso improprio di queste società, è necessario verificare l'obiettivo specifico per il quale sono state create. Su questo tema non faremo sconti perché il mondo parapubblico è ormai diventato più importante dell'amministrazione regionale stessa. E' un sistema che non ha garantito efficienza ed efficacia, ma che ha portato a pericolose derive: ne sono buona testimonianza la questione del parcheggio dell'ospedale e le assunzioni (per pochi) senza regole.»
Per il Consigliere Alessandro Nogara (UVP), «è fondamentale affrontare il tema del lavoro; in questo ambito, penso alla situazione degli operai forestali, per i quali il precedente Governo ha dimostrato un'incapacità gestionale e ha fatto registrare un mancato risparmio economico. Nella maggioranza dei cantieri gli interventi sono stati realizzati male, da ditte che non avevano esperienza e competenza. Da non sottovalutare poi la perdita di professionalità, come quella dei bûcherons, e il fatto che le questioni burocratiche abbiano solo amplificato i problemi già esistenti. Per quanto attiene poi le centraline idroelettriche, l'Amministrazione regionale dovrebbe avere un occhio di riguardo per il bene della Valle d'Aosta e dei valdostani, non facendo sfruttare una tale ricchezza solo da pochi soggetti. Nous sommes réunis pour améliorer cette situation, afin de redonner espérance aux Valdôtains, en sauvegardant aussi l'environnement.»
Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha sottolineato che «il suo movimento ha sempre optato per una visione della politica propensa al coinvolgimento e alla partecipazione. Stella Alpina vuole fare squadra con lealtà ed essere incisiva nel Governo, ma vuole avere un dialogo e un rapporto costruttivo non solo con i partner di maggioranza ma con tutto il Consiglio, soprattutto sui temi di interesse generale.» Ha quindi posto l'attenzione su alcuni punti del programma di Legislatura, rimarcando anche la centralità del ruolo di Aosta e invitando a continuare il percorso di valorizzazione della città quale città alpina e turistica. «Il primo valore sul quale dobbiamo basare il nostro impegno politico è il rilancio dell'autonomia, come strumento straordinario per dimostrare che il nostro modello funziona. Al di là dei confini fra maggioranza e opposizione, sono sicuro che con la buona volontà saremo in grado di trovare soluzioni capaci di dare buone risposte. Il campanilismo politico ha troppe volte limitato l'analisi serena e coerente delle esigenze dei cittadini valdostani e, quindi, ha troppo spesso impedito l'attività del fare, privilegiando quella del dire. Qui si tratta di definire una nuova identità della nostra regione che interpreti in maniera forte le linee dettate dallo Statuto speciale, definendo quei principi che vogliamo affermare. Più in generale occorrerà una maggiore attenzione alle famiglie, ai disabili, alle persone in condizioni di disagio, perché il contesto sociale è in piena evoluzione con l'evidenza di molte criticità. Bisogna costruire un sistema dinamico, vicino ai cittadini.»
Il Consigliere Fabrizio Roscio (Alpe) ha incentrato il suo intervento sulla gestione dei rifiuti: «Auspico che si possa realizzare quanto nella passata Legislatura è rimasto sulla carta. Siamo un fanalino di coda, non conosciamo ancora gli intendimenti sulla frazione organica, sulle modalità di trattamento finale, tenuto conto anche del fatto che la discarica è in via di esaurimento, non c'è un sistema di riconoscimento dell'utenza. Non c'è più tempo da perdere, si va verso l'emergenza, bisogna fare subito qualcosa, in particolare per l'aspetto gestionale. Le azioni da intraprendere sono definire al più presto un piano regionale di prevenzione dei rifiuti, sviluppare un piano complessivo di gestione che non viene aggiornato da dieci anni, omogeneizzare le modalità di raccolta e di tariffazione nei sottoambiti regionali, arrivando al progressivo azzeramento del conferimento in discarica. Apprendo con soddisfazione che finalmente si vuole rispettare la volontà popolare espressa col referendum. Nel complesso delle tematiche ambientali, rispetto alla continuità auspicata nel programma di maggioranza, propongo piuttosto una soluzione di continuità.»
Il Consigliere Vincenzo Grosjean (UVP) ha fatto alcune riflessioni sull'agricoltura. «Nel programma di governo non si intravede niente di nuovo in un settore così complesso come è il nostro: il piano di sviluppo rurale è inteso solo come piano di finanziamento, dovrebbe invece essere un vero strumento di sviluppo; si parla di un nuovo piano di riordino fondiario senza avere concluso il primo; nel settore zootecnico, è totalmente fallito il sistema normativo, bisognerà intervenire sull'assistenza tecnica piuttosto che sul controllo delle strutture; ben vengano i prodotti a chilometri zero, ma sarà importante snellire le procedure per gli agricoltori. Io credo che ci voglia una vera programmazione: se non ci poniamo degli obiettivi, certamente non li raggiungeremo.»
Pour la Conseillère d'Alpe, Chantal Certan «le dit 'tout va bien madame la marquise' ne peut pas être utilisé dans cette assise. Cette nouvelle majorité pense à la continuité avec la treizième Législature, dans le sens qu'elle pense de continuer de faire comme toujours. Mais, maintenant, s'ouvrent de portes nouvelles, d'autres se ferment définitivement: il faut changer le style de vie des citoyens, mais il faut changer avant tout le style d'administrer. Essere concreti a mio parere significa fare quello che si dice e dire quello che si fa. Ci sono segnali inequivocabili che non passano attraverso le parole, ma attraverso le azioni, piccole, semplici, istintive, che danno o non confermano la credibilità di ciò che diciamo. La nostra Autonomia ha un senso in virtù di aspetti storici, geografici, culturali, ma non ci è garantita per sempre, a prescindere, se non la sappiamo valorizzare. Riguardo alla nuova Università, mi chiedo come sia possibile creare un ateneo all'avanguardia se facciamo una struttura senza sapere cosa mettiamo dentro. Auspico che siano istituiti corsi di studio incentrati sui temi della montagna, solo così può avere senso un'Università in Valle d'Aosta. Infine, pongo l'accento sul fatto che le risorse, tanto economiche quanto umane, per la formazione degli insegnanti si sono assottigliate e che dal programma di maggioranza è sparita l'espressione 'grandi opere': mi auguro che quest'ultimo sia un passo per allontanarsi dalla grandeur e per operare secondo principi di legalità e coerenza.»
Il Consigliere del PD-Sinistra VdA, Jean-Pierre Guichardaz, ha detto che «nel programma di Legislatura non c'è nessuna volontà di affrontare i temi cruciali per il futuro nella nostra regione. Alcuni punti mi hanno colpito: si parla di semplificazione dei procedimenti, un tema che è nelle corde di tutti, ma che non deve essere inteso come omissione di procedure o iter semplificati o accelerati. In tema di sanità, la delusione è totale: non una parola sul futuro del nostro sistema sanitario regionale, non si dice nulla sulla riorganizzazione e sulla riduzione dei primariati, non si fa accenno al problema del precariato in sanità. Non si può poi ridurre il tema della legalità ad un semplice monitoraggio del sistema mafioso: ci sembrava importante oggi, preliminarmente all'elezione del Presidente della Regione, discutere un ordine del giorno sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta, perché la politica rappresenta i cittadini e quindi i politici devono porsi ad un livello etico e comportamentale molto alto. I valdostani non meritano di essere governati da soggetti che hanno avuto o che hanno problemi con la Magistratura, soprattutto se questi sono sfociati in condanne definitive e in risarcimenti per centinaia di migliaia di euro a favore della Regione.»
Il Vicepresidente del Consiglio Andrea Rosset (UVP) ha sottolineato che «non si può far finta di nulla sulla situazione che si è venuta a creare per l'ordinamento finanziario a seguito dei pesanti tagli imposti dal Governo e stupiscono certi silenzi. Siamo in un momento che ci ridicolizza e rende incerti i nostri bilanci, è un quadro grave e sconsolante, che impone di trovare un modello efficace e valido, affrontando un cambiamento di sistema che riposizioni strutturalmente la finanza regionale, orientando politiche e azioni. Ma si tratta anche di un cambiamento culturale che coinvolge tutti, con una partecipazione responsabile agli sforzi che la Valle d'Aosta dovrà sostenere per tornare a crescere. Dobbiamo portare avanti una rigorosa e decisa difesa dell'assetto statuario, dobbiamo ripartire con una politica alternativa e seria, frutto di un confronto continuo con la comunità. Occorre modernizzare il sistema pubblico regionale, rendendolo più efficiente, meno costoso, per ridurre le spese, salvaguardando investimenti e servizi. Istruzione, economia e politiche sociali devono essere parte di un unico disegno. Il faut récupérer les valeurs à la base de notre civilisation: l'équité, l'effort, le travail, le dialogue, le respect des engagements pris, afin d'un nouvel élan de notre Région.»
Il Consigliere Mauro Baccega (SA) ha detto che «malgrado i numeri risicati, i valdostani hanno scelto e oggi ci assumiamo la responsabilità di governare. La Legislatura nasce sotto il peso di una crisi di sistema e di una profonda recessione, con un'attività economica in contrazione continua, con un forte calo del settore edilizio, con manovre finanziarie nazionali che hanno messo a dura prova i bilanci degli enti locali e delle regioni. Cercheremo, con il massimo impegno, di dare risposte alle nuove povertà che avanzano, assicurando un'assistenza sociale alle fasce deboli, di garantire il diritto al lavoro, di sostenere ancora di più le famiglie, dando ancora più risorse alle politiche della casa. Qualità, economicità ed efficienza sono i nostri motivi guida. Il nostro compito è migliorare individuando metodi e risorse per garantire un percorso di serenità e di benessere diffuso, equamente distribuito, per la nostra comunità. L'obiettivo è ambizioso, ma sicuramente alla portata.»
I lavori proseguono con altri interventi.
SC-MM