Info Conseil
Communiqué n° 235 de 5 juillet 2013
Il Presidente incaricato Rollandin ha illustrato il programma di Governo
Adunanza del Consiglio regionale del 5 luglio 2013
L'Assemblea, dopo aver eletto il Presidente del Consiglio Valle, ha affrontato il punto relativo all'elezione del Presidente della Regione e degli Assessori regionali.
Il Consigliere Alberto Bertin (Alpe), a nome delle forze di minoranza, ha chiesto, prima di affrontare l'elezione del Presidente della Regione e degli Assessori regionali, di poter anticipare la discussione di una mozione nella quale si chiede che il Consiglio regionale «ravvisi l'opportunità che i Consiglieri regionali implicati in indagini riconducibili direttamente o indirettamente alla criminalità organizzata non assumano alcun incarico nella Giunta regionale».
Sulla richiesta si è espresso a favore il Consigliere Stefano Ferrero, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che ha detto che «il sostegno alla mozione è incondizionato. Abbiamo posto un problema che noi abbiamo molto a cuore che è quello della legalità. Poi si può procedere a qualsiasi azione successiva. È indispensabile che da parte del Consiglio regionale si proceda attraverso un'azione irreprensibile da questo punto di vista e i cittadini si aspettano un cambio di direzione. Siamo quindi a favore della richiesta».
Per il Consigliere Ego Perron, capogruppo dell'Union Valdôtaine, «consideriamo irrituale un procedimento di questo genere, ci esprimeremo contro la richiesta e proponiamo di procedere come da ordine del giorno.»
La richiesta di discussione anticipata della mozione d'ordine è stata respinta con 18 voti contrari e 17 favorevoli.
Successivamente, illustrando il programma di governo, il Presidente incaricato, Augusto Rollandin (UV), ha evidenziato che «il mix di sobrietà e di austerità adottato nella passata Legislatura non ci ha portato grandi simpatie, ma si è comunque rivelato efficace. I valdostani sanno qual è l’importanza di potersi autogovernare, sulla base di un diritto costituzionalmente riconosciuto e di risorse finanziarie certe, garantite da un valido sistema federalista. Le nostre risorse, che pur abbiamo salvaguardato nell’ambito del nuovo riparto fiscale concordato con lo Stato, sono state e sono messe costantemente in discussione. La nostra autonomia politica è continuamente oggetto di attacchi e di tentativi di erosione da parte delle leggi dello Stato, che sovente trovano appoggio in una giurisprudenza costituzionale che fa prevalere principi quali 'il coordinamento della finanza pubblica' e l’'ordinamento civile', anziché il rispetto delle puntuali ragioni storiche delle autonomie speciali. Se la Valle d’Aosta non saprà dimostrarsi unita e coesa, il rischio è che la sua identità politico-amministrativa venga cancellata.»
Il Presidente incaricato Rollandin ha poi sottolineato che «nell’azione di governo, ma anche nella loro attività in seno al Consiglio regionale, le forze autonomiste si propongono di operare in piena continuità con quanto fatto nel corso della scorsa Legislatura, tenendo comunque conto delle nuove sfide e delle conseguenze della crisi in atto. L’obiettivo prioritario è quello di rafforzare e rinsaldare le nostre radici – la nostra identità linguistica e culturale e la nostra autonomia costituzionale – per meglio poter assicurare benessere e sviluppo alla Valle d’Aosta e ai Valdostani.»
Per fare ciò, ha proseguito Rollandin, «Union Valdôtaine e Stella Alpina intendono: lavorare, in ogni momento e in ogni ambito, nella convinzione che l’autonomia speciale è sia “valore”, a riconoscimento delle nostre particolarità, sia “strumento”, essenziale per costruire il nostro autogoverno e assumere scelte e responsabilità in favore di tutti i Valdostani; difendere e valorizzare il nostro particolarismo linguistico e culturale, così come la nostra specificità montanara, che sono alla base della nostra specificità politica; rafforzare il dialogo e le relazioni con le altre comunità alpine e di montagna, in Italia e in Europa, così come con le Regioni, i Paesi e le Comunità francofone; valorizzare il sistema valdostano delle autonomie, fondato su due livelli di governo – i Comuni e la Regione – entrambi impegnati, con pari dignità e responsabilità, ad operare per il bene della Valle d’Aosta e dei Valdostani; investire ancor più in un modello di governo del territorio che sia, allo stesso tempo: riconoscimento e valorizzazione del ruolo degli enti locali, consapevolezza dell’importanza dell’ambiente e delle risorse idriche e del delicato equilibrio naturale della montagna, vivibilità (in termini di lavoro, infrastrutture e servizi) delle valli, ma sempre in un’ottica di sostenibilità ambientale, valorizzazione del nostro patrimonio culturale e della Valle d’Aosta nel suo insieme, grazie ad adeguate politiche di marketing territoriale; chiedere, in ogni sede italiana e europea, il pieno riconoscimento delle specificità della montagna, tra le quali gli evidenti sovraccosti relativi ai servizi offerti e quelli che gravano su ogni settore dell’economia e della vita delle famiglie. Deve essere chiaro che la montagna ha necessità di regole specifiche, perché “particolare” è la sua situazione climatica, orografica ed economica. Una situazione che non può essere ignorata, per la dignità e il riconoscimento dell’impegno dei montanari e per non correre il rischio di sviluppare tutte quelle conseguenze negative generate dall’abbandono della montagna, in termini di assetto idrogeologico, di energia, di vie di comunicazione ed economiche in genere. Bisognerà continuare a intervenire, in questa particolare fase, per controbilanciare gli effetti negativi della crisi, attivando le necessarie misure di aiuto sociale in favore delle famiglie e dei più bisognosi, ma anche cercando di porre le basi per un nuovo sviluppo in grado di creare lavoro, benessere, fiducia nel domani soprattutto per le giovani generazioni. Opereremo sempre secondo i principi che sono alla base della nostra identità politica, così come dell’identità valdostana e dei sistemi realmente federalisti, tra cui: l’autonomia, la partecipazione, il confronto, la solidarietà, la sussidiarietà, la coesione, l’onestà, la sobrietà, la responsabilità.»
PL-SC