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Communiqué n° 184 de 8 avril 2013

Approvate le modifiche alla disciplina del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale

Adunanza del Consiglio regionale


L'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge che modifica la disciplina del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale.

L'Assemblea ha inoltre approvato all'unanimità un ordine del giorno proposto dai componenti la quinta Commissione "Servizi sociali" che impegna la Giunta regionale ad adottare, entro e non oltre dieci giorni dalla data di pubblicazione della legge, una deliberazione che modifichi le disposizioni relative agli interventi regionali per l'accesso al credito sociale, con la variazione del valore minimo dell'indicatore regionale della situazione economica (Irse) da 5 mila euro a zero euro, quale requisito per poter accedere al prestito sociale d'onore con restituzione in ore di attività a ricaduta sociale o ambientale.

L'iniziativa legislativa, presentata dalla Giunta regionale il 5 marzo scorso, si compone di 13 articoli che intervengono sulla legge regionale di settore del 2005 abrogando al contempo le precedenti normative del 1993 e 1996. In particolare, il testo introduce precisazioni utili a rendere più puntuale la disciplina relativa all'iscrizione al registro regionale delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale. Tramite un emendamento, è stato inoltre differito il periodo di sperimentazione della legge del 2009  in materia di accesso al credito sociale - scaduta il 31 dicembre scorso - al fine di evitare il blocco degli ultimi 280 mila euro stanziati e che non potrebbero quindi essere erogati. Il triennio di sperimentazione (2010-2012) ha visto l'approvazione di 364 pratiche tra microcredito e prestito sociale d'onore per un totale di 1 milione 210 mila 446 euro erogati ai cittadini.

Dopo l'illustrazione del provvedimento da parte del relatore, il Vicepresidente, André Lanièce (SA), sono intervenuti i Consiglieri Gianni Rigo (Pd-Sinistra VdA), Patrizia Morelli (Alpe) e il Presidente della Regione, Augusto Rollandin.


SC