Info Conseil
Communiqué n° 176 de 8 avril 2013
Interrogazione a risposta immediata sui trattamenti per la maculopatia presso l'ospedale regionale
Adunanza del Consiglio regionale dell'8, 9 e 10 aprile
Il gruppo Alpe ha iscritto un'interrogazione a risposta immediata riguardante gli interventi per evitare l'interruzione della somministrazione dei trattamenti per la maculopatia presso l'ospedale regionale. L'iniziativa intende sapere quali provvedimenti siano stati presi per ovviare a tale problema.
Nella risposta, il Presidente della Regione ha detto che la situazione in cui si trova l'Usl è comune a tutte le altre aziende sanitarie pubbliche e l'utilizzo di questo tipo di medicamenti è regolamentato dall'Agenzia italiana del farmaco-Aifa che impone l'utilizzo delle medicine specifiche molto costose, comparabile ai medicinali salvavita.
Il Presidente ha quindi precisato che al momento per il trattamento della maculopatia il Servizio Sanitario Nazionale autorizza l'utilizzo di un solo medicamento che è molto costoso (1.100 euro a fiala, con una cura minima di tre fiale) e che l'Usl non si può permettere di acquistare a causa delle risorse a disposizione nel bilancio. Sul mercato esiste un farmaco equivalente, ha poi sottolineato il Presidente, con indicazioni terapeutiche non specifiche e che ha un costo di molto inferiore (22,79 euro a trattamento), ma che è stato interdetto l'acquisto da parte dell'Aifa. Il Presidente ha infine affermato che è stato chiesto di controllare attivamente l'evoluzione della situazione relativamente all'autorizzazione a impiegare le medicine per curare la maculopatia e al tempo stesso è stato chiesto all'Usl di verificare se il costo dei farmaci autorizzati può essere ricondotto a margini accettabili.
La replica della Consigliera Patrizia Morelli è stata incentrata sul fatto che le problematiche sono legate alle case farmaceutiche e ha espresso l'auspicio che l'Usl della Valle d'Aosta si faccia promotrice in modo che la situazione si possa sbloccare. Ha quindi aggiunto che la situazione che si è venuta a creare penalizza molto i pazienti e che nella nostra regione non si può usufruire di tali prestazioni neppure nel settore privato.
PL