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Communiqué n° 169 de 3 avril 2013

Dibattito sul rendiconto 2012 e l'assestamento 2013-2015 della Regione

Adunanza del Consiglio regionale del 3 aprile 2013

Nell'ambito dell'esame del rendiconto generale 2012 e dell'assestamento del bilancio di previsione 2013-2015 della Regione sono intervenuti i Consiglieri Chatrian, Fontana, Rosset, Prola, Salzone, Lattanzi, Morelli, Rigo e il Presidente della Regione.

Il Vicepresidente Albert Chatrian (Alpe) ha evidenziato che i risultati sono molto al di sotto delle aspettative, anche a causa di una gestione particolarmente accentrata del potere, senza mai fornire un'adeguata informazione alla minoranza: un esempio ne è la marcata attenzione alle Società partecipate, per cui, a causa di mancanza di trasparenza, non è possibile definire con chiarezza i costi che incidono sulle voci di bilancio né i ricavi. Analizzando il rendiconto, il Vicepresidente Chatrian, precisato che  la realtà valdostana è ingessata, dato che ben l'80% delle risorse sono state destinate alle spese correnti, ha posto l'accento sull'esigenza di mettere in campo investimenti meno costosi ma più redditizi, analogamente a altre Regioni, che hanno saputo meglio fronteggiare i tagli statali. Chatrian si è quindi soffermato sull'andamento non favorevole della Casa da gioco di Saint-Vincent, sulle difficoltà del settore dell'agricoltura e degli Enti locali, concludendo che la Regione non deve essere un attore diretto, ma deve ricoprire un ruolo di coordinamento, di indirizzo, di monitoraggio: c'è bisogno di una macchina moderna, più rapida e efficiente, anziché un uomo solo al comando.

Il Capogruppo del Pd-Sinistra VdA, Carmela Fontana, si è soffermata sulla gestione del servizio sanitario valdostano, richiamando la relazione prodotta dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. Pur riconoscendo che il servizio offre un'alta copertura alle esigenze dei cittadini, la Consigliera Fontana ha evidenziato una serie di aspetti gestionali da migliorare, quali la necessità di una contabilità separata per l'attività intramoenia al fine di individuarne i costi e garantire la verifica dei risultati oltre che l'esigenza di lavorare meglio sugli appalti di fornitura al fine di evitare contenziosi onerosi. Ha quindi segnalato il mancato rispetto nel 2011 dell'obiettivo fissato di ridurre la spesa per il personale, spesa che per 13 milioni è costituita da assunzioni atipiche e per 12 milioni da consulenze. Riguardo alla riduzione della spesa per beni e servizi, la Consigliera Fontana ha detto che questa va a danno dei pazienti e del personale: i tagli devono mirare agli sprechi e non colpire senza criterio. Ha quindi espresso preoccupazione, chiedendo di dedicare un'attenzione maggiore ai servizi.

Il Capogruppo dell'Uvp, Andrea Rosset, ha detto che anche la Valle d'Aosta subisce la situazione di crisi complessiva e le azioni assunte per contrastare i problemi da sole non posso essere risolutive. Occorre creare sviluppo e occupazione perché la nostra economia ha iniziato a manifestare preoccupanti segni di deterioramento. Non bisogna drammatizzare ma neppure minimizzare la situazione, ma oggi siamo più poveri e con un calo di fiducia verso l'azione del Governo Rollandin. Gli anni a venire, ha proseguito, serviranno per un cambio profondo di metodi e contenuti. Oggi è in atto un mutamento che impone anche per la Valle d'Aosta un modello nuovo, efficace e valido. Il Consigliere ha fatto riferimento alla necessità di una decisa difesa dell'assetto statutario, di una politica ancorata ai valori e alle idee con una ridistribuzione delle risorse più seria ed equa e un confronto continuo con la comunità. Rosset ha concluso sostenendo che occorre un sistema pubblico regionale  più moderno, efficiente e meno costoso e che il contenimento della spesa pubblica regionale è processo che non si può eludere nell'interesse della comunità valdostana.

Il Consigliere Piero Prola (Uv) ha sottolineato che anche la Valle d'Aosta patisce del contesto di generale recessione, per quanto nella nostra regione le difficoltà siano inferiori a altre parti in Italia. Non bisogna però dimenticare che l'aumento della disoccupazione - arrivato per la prima volta al 6.4% - e il peggioramento della crisi industriale sono segnali di forte disagio. Tuttavia, ha aggiunto il Consigliere, la Valle mantiene ancora buoni livelli di benessere, pur dovendo compiere uno sforzo di razionalizzazione importante in vari comparti. In questo senso, si è ottenuto un contenimento della spesa pubblica, volendo mantenere e se possibile ampliare il pacchetto di misure anticrisi, confermare gli impegni per la sanità e le politiche sociali, oltre a integrare gli interventi  nel settore del lavoro. Prola ha quindi affermato che si è cercato di limitare i danni e le derive pericolose per la nostra coesione sociale, e ha sottolineato l'importanza di compartecipare agli sforzi di risanamento e di riorganizzazione con voglia di costruire, senza speculazioni politiche.

Il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, citando alcuni passaggi della relazione della sezione di controllo della Corte dei conti, ha evidenziato come il sistema Valle d'Aosta abbia provveduto a garantire delle risorse volte a mantenere un benessere diffuso. Il rendiconto, ha aggiunto, è la fotografia di quanto la maggioranza ha realizzato in cinque anni: i grandi progetti programmati a inizio Legislatura sono stati messi da parte per dare priorità e attenzione a risolvere i problemi causati dalla crisi economica, con particolare riguardo al lavoro e alle famiglie. Il mondo è cambiato, ha concluso Salzone, e anche l'approccio tra forze di maggioranza e di minoranza dovrà essere diverso, in un'ottica di ragionamento comune, pur nel giusto confronto, di fronte alla necessità di rivedere la formula del bilancio regionale e del sistema Valle d'Aosta.

Il Capogruppo del PdL, Massimo Lattanzi, ha sottolineato che il gigantesco welfare esistente in Valle d'Aosta in questo momento permette però di dare delle risposte anche se non può essere solo la Regione a trovare le soluzioni per tutte le sofferenze della comunità.  Questo bilancio, ha aggiunto, dice che fino ad oggi il sistema ha sostanzialmente funzionato anche se rimane il dispiacere per le occasioni perse in questi ultimi anni e per i soldi che si potevano investire per affrontare meglio questa crisi. Il Consigliere ha proseguito affermando che la Regione ha ancora molti atout da poter giocare per il futuro e uno dei punti importanti sarà il confronto costituzionale, cercando di resistere a eventuali modifiche sostanziali della nostra autonomia dal punto di vista finanziario. Per Lattanzi occorrerà un cambiamento culturale per il quale il suo gruppo si è battuto in questi anni: un mutamento improntato alla sfida, all'approccio al mercato, alla competizione. In questo ultimo periodo, ha sostenuto il Consigliere, abbiamo cercato come gruppo consiliare di essere da stimolo verso una visione liberale dell'autonomia capace di dare alle generazioni future delle opportunità. Per il futuro ha aggiunto bisognerà fare delle precise scelte politiche che devono andare verso profonde riforme, prima fra tutte quella dell'apparato burocratico che dovrà essere meritocratico.

La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha evidenziato che  le relazioni della Corte dei conti sono uno strumento che agevola l'analisi dei documenti finanziari e sopperisce alla mancanza strutturale di informazioni chiare e facilmente comprensibili. La Consigliera ha quindi puntualizzato che la gestione della cosa pubblica deve avere un'attenzione estrema alla trasparenza, all'approfondimento, all'oculatezza e alla collegialità, e che il prossimo Governo regionale deve cambiare paradigma, aprendosi al confronto con la società civile, definendo le priorità e dichiarando guerra  agli sprechi. La politica dei favori e la superficialità, ha proseguito la Consigliera, non saranno più ammessi. Si è quindi soffermata sull'azienda Usl, che ha tra l'altro registrato un decremento marcato del raggiungimento degli obiettivi e ha praticato un immotivato ricorso alla proroga contrattuale. Ha infine ricordato che la spesa pro capite della sanità valdostana è nettamente maggiore rispetto ad altre regioni e ha formulato l'auspicio che nella prossima Legislatura sia ripreso l'approfondimento del tema della costruzione della spesa sanitaria regionale, in modo da fare chiarezza su un settore chiave, che assorbe un quinto della spesa regionale.

Il Consigliere segretario Gianni Rigo (Pd-Sinistra VdA) ha osservato che a fronte di impegni di spesa del 92%, la capacità di pagare registra una debolezza particolarmente marcata nei settori dello sviluppo economico (dove la capacità di spesa è pari al 29%) e dell'agricoltura (28%). Rigo ha poi evidenziato che l'economia regionale non ha potuto beneficiare di quel cambio di passo promesso: in questa situazione la Valle d'Aosta avrebbe bisogno di una Regione che riesca ad essere più efficace ed efficiente nella realizzazione delle indicazioni date dal bilancio regionale. Per il Consigliere vi è la necessità di una migliore programmazione della spesa, di allocare le risorse nei diversi anni, di ridurre i residui passivi laddove c'è più esigenza di risultati concreti per lo sviluppo. Serve cambiare la politica, ha concluso Rigo, rinnovare l'istituzione regionale, affrontare la crisi degli istituti della rappresentanza, rispondere ad una urgente domanda di partecipazione e concertazione: invece, al di là delle promesse di discontinuità, la gestione del bilancio non è andata oltre la difesa dello status quo e, a volte, dell'interesse di alcuni particolari settori o funzioni.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha evidenziato che le relazioni della Corte dei Conti sono molto chiare e che il controllo esiste sia per quanto riguarda il rapporto con le controllate che con l'Usl. Ha poi aggiunto che per quanto riguarda l'Amministrazione regionale, non sono state aumentate le consulenze, sono state ridotte alcune spese come quelle per il suo funzionamento e la macchina amministrativa è stata modificata così da dare risposte puntuali, precise ed efficaci ai cittadini. Il Presidente ha quindi precisato che gli indirizzi dati sono stati quelli di tener conto della nuova situazione e della riduzione di risorse, in particolare per le Regioni a Statuto speciale più piccole e che il programma di Legislatura presentato è stato regolarmente portato a termine, attraverso l'azione dell'amministrazione che ha operato con la massima trasparenza e il coinvolgimento di tutti. L'indirizzo principale, ha poi proseguito Rollandin, è stato quello di salvaguardare i servizi sociali e sanitari e l'impostazione fondamentale è stata quella di sostenere le varie attività, anche nel campo della ricerca. Infine, il Presidente ha dichiarato che la disponibilità non sarà più come quella passata e su questo bisognerà fare una profonda riflessione e ha ricordato gli interventi effettuati a favore del lavoro, della casa, dell'impiantistica nel settore turistico, delle aziende. Ha quindi ribadito che gli impegni sono stati presi con la consapevolezza delle minori risorse e l'impegno profuso ha permesso di mantenere un livello di economia valido.

Il Consiglio ha quindi preso atto delle cinque relazioni della sezione di controllo della Corte dei conti. La trattazione dei provvedimenti finanziari prosegue con l'esame degli articoli e degli emendamenti presentati ai disegni di legge.


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