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Communiqué n° 168 de 3 avril 2013

Illustrazione del rendiconto 2012 e dell'assestamento 2013-2015 della Regione

Adunanza del Consiglio regionale del 3 aprile 2013



Il Consiglio regionale ha iniziato oggi, mercoledì 3 aprile 2013, l'esame congiunto del rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2012 e dell'assestamento del bilancio di previsione 2013-2015 della Regione nonché delle relazioni deliberate dalla Sezione di controllo della Corte dei conti.

I provvedimenti legislativi sono stati illustrati dal Presidente della seconda Commissione "Affari generali", Massimo Lattanzi (PdL), e dall'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Leonardo La Torre.

Il Presidente Lattanzi ha riferito che le entrate accertate ammontano a 1 miliardo 374 milioni di euro e differiscono, in negativo, di 6,71% rispetto alla previsione definitiva. Le previsioni di spesa definitive ammontano a 1 miliardo 531 milioni e gli impegni, pari a 1 miliardo 409 milioni, corrispondono al 92% degli stanziamenti definitivi. La capacità di spesa, calcolata tra pagamenti e impegni, è stata del 75,60%. Le spese correnti ammontano a 1 miliardo 6 milioni di euro, pari al 79% rispetto alla spesa di investimento che ammonta a 264,56 milioni evidenziando un incremento dell'incidenza delle spese correnti (72% nel 2011 e 67% nel 2010). Questo peggioramento, ha sottolineato Lattanzi, è stato determinato dalla necessità di ridurre la spesa repentinamente ed è noto come la spesa corrente abbia caratteristiche di rigidità e non possa essere ridotta nel breve termine.
La ripartizione degli impegni 2012 tra funzioni obiettivo è stata per il 21% (298 milioni) destinata alla sanità, per il 18% (253 milioni) alla finanza locale, per il 17,7% (249 milioni) al personale, per il 12% (169 milioni) agli oneri non ripartibili di cui 93,45 milioni quale contributo della Regione al riequilibrio della finanza pubblica dello Stato, per il 9,3% (131 milioni) allo sviluppo economico regionale, per il 3,7% (52 milioni) al governo del territorio, per il 3,5% (49,5 milioni) alle politiche sociali, per il 3,3% (47,2 milioni) all'agricoltura, per il 3,1% (44 milioni) ai servizi generali, per il 2,5% (36,4 milioni) alle infrastrutture per mobilità e reti, per il 2,6% (36,5 milioni) all'istruzione primaria, secondaria e universitaria, per l'1,85% (26 milioni) alla cultura e allo sport, per l'1,11% (15,6 milioni) al funzionamento degli organi istituzionali. L'avanzo di amministrazione - determinato dalla somma del fondo cassa e dei crediti (residui attivi) meno i debiti (residui passivi) - ammonta a 84 milioni 263 mila 597 euro.
La legge di assestamento, ha aggiunto il Presidente della seconda Commissione, oltre all'applicazione dell'avanzo di amministrazione del 2012, autorizza l'iscrizione di maggiori entrate per 15,7 milioni (in parte dai Comuni e in parte dal Bim-Bacino imbrifero montano) e la riallocazione di spese per 11,5 milioni di euro. La manovra di bilancio si attesta quindi a 111,5 milioni di euro. La destinazione è vincolata per un importo pari a 60,57 milioni, di cui 35,2 milioni per le riassegnazioni in bilancio dei cosiddetti fondi Stato e dell'Unione europea, 6,72 milioni per la finanza locale e 18,63 milioni per l'integrazione del fondo regionale al riequilibrio della finanza pubblica. Sono stati inoltre destinati prudenzialmente 33,5 milioni al fondo di riserva per le spese obbligatorie di parte corrente.
I restanti 17,4 milioni, ha evidenziato Lattanzi, sono diretti ad una serie di interventi principali: 2,4 milioni di euro per il sostegno dell'occupazione attraverso le iniziative in ambito di cantieri forestali; 2,4 milioni al rifinanziamento del progetto "banda larga"; 2 milioni per i contributi a sostegno delle famiglie meno abbienti per l'acquisto o il pagamento di utenze di prodotti energetici destinati al riscaldamento dell'abitazione principale; 1,9 milioni di euro per la legge regionale in materia di pianificazione energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili; 1,5 milioni per provvidenze a favore di invalidi civili; 1,1 milioni per il recupero della ex Caserma Testafochi quale sede per l'Università della Valle d'Aosta.

Nella sua relazione, l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Leonardo La Torre, ha sottolineato che occorre riflettere sull'attuale organizzazione della Regione e sulla possibilità di sburocratizzarla nonché di intervenire sull'ordinamento legislativo vigente che evidenzia tutti i suoi limiti con la presenza di molte leggi.
L'Assessore ha quindi evidenziato che è arrivato il momento di cambiare e di dare una risposta seria alla richiesta del cambiamento. Il rendiconto, ha detto, segna un punto di rottura con un modello di amministrazione che è stato e di quello che sarà e che non ci è dato di conoscere.
Ha, quindi, precisato che occorrerà salvaguardare lo Statuto e le prerogative delle minoranze, facendo riferimento alla inapplicabilità del patto di stabilità fissato dallo Stato a carico della Regione e dei suoi Comuni, e proprio il patto di stabilità sarà il primo problema che dovrà essere affrontato con fermezza con lo Stato. Oggi la sfida, ha aggiunto, è continuare a garantire il benessere acquisito in tutti questi anni pur in presenza di minori risorse, di rigurgiti centralisti e di attacchi all'autonomia.
L'Assessore ha poi annunciato che il futuro non sarà roseo e che occorrerà prendere posizioni ferme e forti a difesa dell'autonomia oltre che rinsaldare il patto di fiducia con i cittadini per focalizzare meglio la necessità di cambiamento. Si giocherà tutto sull'incremento di qualità che si riuscirà ad imprimere al sistema Valle d'Aosta, che deve diventare un progetto in cui nulla deve essere lasciato al caso e all'improvvisazione. L'Assessore La Torre ha concluso affermando che ci sono delle difficoltà oggettive, ma il bilancio garantisce ancora di dare risposte utili al tessuto sociale della regione.

L'esame dei provvedimenti prosegue con la discussione generale.


SC/PL