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Communiqué n° 159 de 27 mars 2013

Interrogazione sul recupero della struttura scolastica Isip "Corrado Gex" di Aosta

Adunanza del Consiglio regionale

Il Partito Democratico ha presentato un'interrogazione riguardante il recupero della struttura scolastica Isip (ex Ipr) "Corrado Gex" sita nel comune di Aosta, in viale Federico Chabod, ed evacuata nel 2007 a seguito di verifica sismica che aveva evidenziato criticità generalizzate dello stabile.

Il Consigliere segretario Gianni Rigo ha voluto conoscere quali sono state le valutazioni che hanno portato alla decisione di procedere comunque al recupero della struttura e non piuttosto al suo abbattimento e alla costruzione di un nuovo edificio pensato e progettato con uno sguardo proiettato al futuro, considerate le problematiche emerse nel corso degli anni riguardo all'adeguamento strutturale degli edifici . Ha anche chiesto il cronoprogramma dei lavori di ristrutturazione (tempi della progettazione esecutiva, dell'effettivo inizio dei lavori, della reale utilizzazione delle classi, dei laboratori e delle palestre).

Nella risposta, l'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin, ha specificato che a seguito della verifica sismica, nella passata Legislatura erano state formulate due ipotesi in merito a come procedere sul fabbricato della scuola: la prima riguardava la ristrutturazione generale dello stabile, con un costo di 9.2 milioni di euro, la seconda prevedeva un costo di 16,5 milioni di euro, di cui un milione per la demolizione e 15,5 milioni per la ricostruzione. In base a questo studio tecnico, a marzo 2009, la Giunta aveva deciso di procedere con la ristrutturazione perché ritenuta meno onerosa dai tecnici. A metà giugno 2013, non appena le scuole saranno chiuse per le vacanze estive, vi sarà l'avvio dei lavori. Come previsto dal capitolato, l'impresa avrà 790 giorni per concludere i lavori; quindi, sei mesi per il collaudo della struttura. Gli uffici stanno definendo le modalità e le condizioni affinché si possa, in corso d'opera, procedere alla consegna di parte degli immobili, soprattutto i laboratori e la palestra, al fine di poterli attivare prima della consegna definitiva dello stabile.

Il Consigliere Rigo, nella replica, ha detto che questa opera è un esempio di come non si amministra il patrimonio pubblico e in particolare quello scolastico: la valutazione iniziale è stata insufficiente, il che ha fatto propendere per una scelta poco opportuna, che ha dato avvio ad un iter progettuale infinito, ma soprattutto che produrrà come risultato quello di avere una scuola ingabbiata in una struttura di cemento e acciaio, che non risponderà più alle esigenze culturali moderne, perché concepita con vecchie logiche educative. Il Consigliere ha quindi dichiarato di non condividere la scelta di recuperare lo stabile, augurandosi tuttavia che la tempistica presentata dall'Assessore sia davvero rispettata, perché gli insegnanti e gli studenti stanno aspettando da troppo tempo questa scuola.

SC