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Communiqué n° 133 de 15 mars 2013

"Voci di pace in Valle d'Aosta" per promuovere l'incontro tra giovani israeliani, palestinesi e valdostani

In programma dal 18 al 28 marzo 2013, a Gressan e Aosta


La Valle d'Aosta si conferma terra di incontro e di dialogo tra giovani israeliani, palestinesi e valdostani: per la terza volta, infatti, viene riproposto il progetto educativo interculturale "Voci di pace", promosso dalla sezione valdostana del Movimento internazionale della riconciliazione, dall'Istituto pace sviluppo e innovazione delle Acli di Aosta e dal Coordinamento solidarietà e sviluppo, in collaborazione con il Consiglio Valle, l'Assessorato regionale dell'istruzione e cultura, la Presidenza del Consiglio e l'Assessorato della pubblica istruzione del Comune di Aosta, l'Università della Valle d'Aosta.

L'iniziativa, che è stata presentata oggi, venerdì 15 marzo 2013, offre a un gruppo di dieci studenti adolescenti israeliani e palestinesi, che vivono in una situazione di conflitto nei loro territori, l'opportunità di incontrarsi in Italia al di fuori degli schemi di pregiudizio correnti, in un clima che faciliti l'incontro e la comprensione, grazie anche alla mediazione e all'amicizia offerti loro da un gruppo di coetanei studenti delle scuole superiori valdostane. Il gruppo israeliano proviene dal Centro giovani di Haifa (Israele), mentre il gruppo palestinese da una scuola superiore della municipalità di Betlemme (Territori occupati della Palestina).

Per l'anno scolastico 2012-2013 hanno aderito al progetto diverse Istituzioni scolastiche di secondo grado della città di Aosta (5 classi del Liceo classico, 4 classi del Liceo Maria Adelaide, 3 classi del Liceo scientifico e linguistico Bérard) e 2 classi dell'Istituto scolastico di istruzione liceale e tecnica "Binel-Viglino" di Saint-Vincent, per un totale di 190 studenti, che hanno seguito un percorso di approfondimento teorico-didattico sulla situazione israeliano-palestinese affrontata secondo la prospettiva storica, religiosa, politica e sociale. Una parte di questi - si tratta di 35 studenti - vivrà con i giovani israelo-palestinesi l'esperienza di confronto all'interno del programma formativo, che partirà lunedì 18 marzo nella struttura di accoglienza di La Cure de Chevrot a Gressan e che durerà sino a giovedì 28 marzo. Il gruppo di ragazzi sarà seguito da un'équipe formata da educatori e psicologi al fine di assicurare il migliore svolgimento dei momenti di lavoro di gruppo e della convivenza tra i giovani. Inoltre, i docenti dell'Università della Valle d'Aosta Luca Scacchi e Anna Maria Merlo condurranno un intervento volto al tutoraggio, alla verifica e all'innovazione del progetto.

«Siamo giunti al terzo anno di un'esperienza positiva, ricca di significato e speranza, capace di unire e di favorire il dialogo e la comprensione - ha sottolineato il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini -. La nostra volontà è che si possa lanciare un messaggio di pace anche da una piccola realtà come la Valle d'Aosta, terra da sempre attenta, per la storia che la contraddistingue, alle vicende delle minoranze e delle culture diverse.»

Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, «questo progetto è la dimostrazione di come le realtà locali - e le Regioni in particolare - sanno affrontare temi delicati e complessi: è una semina che si fa insieme per un cambiamento culturale, partendo dai giovani e in particolare dalla scuola.»

Per il Presidente del Consiglio comunale di Aosta, Ettore Viérin, «con questo progetto si aggiunge un ulteriore tassello al mosaico del dialogo», mentre l'Assessore alla pubblica istruzione di Aosta, Andrea Paron, ha evidenziato che «in momenti come questi è importante che le Istituzioni collaborino per far sì che iniziative di questa portata possano essere realizzate.»

«Voci di Pace in Valle d'Aosta - ha spiegato il coordinatore del progetto, Giancarlo Rosso - sta crescendo di anno in anno sotto un punto di vista qualitativo e quantitativo. Per il 2013, l'organizzazione ha realizzato partnership strutturate sia in Israele che in Palestina, che ci consentiranno di sostenere i giovani nel dialogo iniziato ad Aosta anche al ritorno dei ragazzi/e presso le proprie realtà sociali di provenienza. In maniera analoga, in Valle d'Aosta l'équipe di formatori e formatrici ha potuto intraprendere un cammino di formazione nei confronti degli studenti valdostani di assoluta qualità, premessa per ottenere ottimi risultati nella gestione delle relazioni e dei possibili conflitti nei e tra i gruppi. Infine, la collaborazione scientifica con l'UniVdA consentirà di correggere eventuali errori e migliorare i punti di forza del progetto stesso.»

Durante il loro soggiorno, è prevista una serata pubblica sul tema "Voci di pace in tempi di guerra", in programma mercoledì 27 marzo, alle ore 21, alla Cittadella dei Giovani di Aosta, durante la quale i giovani israeliani e palestinesi, supportati dallo psicoterapeuta Mustafa Qossaqsi, si racconteranno per far conoscere la loro realtà e condividere la loro esperienza. Martedì 26 marzo, alle ore 15, assisteranno alla seduta del Consiglio comunale di Aosta.

"Voci di pace in Valle d'Aosta" ha quindi una duplice finalità. Da una parte, consente agli studenti israeliani e palestinesi l'opportunità di incontrarsi per superare i traumi psicologici legati al conflitto, che genera paura, pregiudizi, rifiuto e risentimenti tra i due popoli. Dall'altra, forma nei ragazzi valdostani che affiancano il gruppo nella permanenza in Italia, una particolare coscienza civile che valorizza il rispetto verso le altre culture e la nonviolenza come metodo di gestione dei conflitti, offrendo l'opportunità rara e preziosa di dare ai contenuti storico-politici-culturali affrontati contorni ben più concreti e indimenticabili, legati all'incontro e allo scambio di vissuti e riflessioni all'interno del gruppo tra pari.


SC