Info Conseil

Communiqué n° 95 de 10 mars 2004

INTERPELLANZA SUL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA TURISTICO-RICETTIVO DELLA REGIONE

Seduta pomeridiana del Consiglio regionale

Il Consigliere Enrico Tibaldi (Casa delle Libertà) ha poi voluto conoscere gli intendimenti in ordine al potenziamento del sistema turistico-ricettivo della Regione.

Nel presentare l’interpellanza, Tibaldi ha detto che “il comparto turistico rappresenta un pilastro dell’economia locale che merita l’attenzione per il suo sviluppo e per i riflessi che ha sull’indotto. Secondi i dati forniti dall’Assessore, i flussi turistici sono ottimistici, ma prendono in considerazione un solo periodo dell’anno. Diversi operatori del settore, però, lamentano ancora una situazione critica. Agli affollamenti delle stazioni alpine durante le festività, si contrappongono ampi periodi in cui le presenze turistiche sono ridotte al minimo. Un altro aspetto da prendere in considerazione, è quello della concorrenza delle regioni limitrofe, come il Piemonte, anche in prospettiva olimpica.”

L’Assessore del Turismo Luciano Caveri ha quindi affermato che “ci sono sì alcune criticità, le conosciamo e stiamo studiando i diversi problemi per poter fornire delle risposte adeguate. Per quanto riguarda i dati, nel 2003 le strutture alberghiere erano 490 per una capacità ricettiva di 23349 posti letto, e 365 strutture extra alberghiere per un totale di 29931 posti letto. Nel corso dell’ultimo decennio, si è trattato di un andamento sinusoidale, con delle oscillazioni che hanno portato nel complesso ad una diminuzione dei posti letto di 252 negli esercizi alberghieri e di 1358 nelle strutture extra alberghiere. Bisogna dire però che gli alberghi sono meno capienti, ma con uno standard qualitativo più elevato. Per quanto riguarda l’occupazione nel settore turistico, non esistono dei dati ufficiali e ultimamente abbiamo chiesto all’Agenzia del lavoro di predisporre uno studio sugli occupati in questo settore.”

Per il Consigliere Tibaldile nostre risorse potrebbero essere utilizzate al meglio. Auspichiamo una revisione della legge sulle Aiat, perché abbiamo una sovrapposizione di enti sul territorio, che porta ad una dispersione di forze e di investimenti. È un turismo sempre più mordi e fuggi che privilegia anche strutture alternative. Occorre individuare una linea aggressiva per avere uno spazio all’interno del mercato turistico.”