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Communiqué n° 92 de 20 février 2013

Approvato il disegno di legge che modifica l'esercizio dell'attività commerciale

Adunanza del Consiglio regionale del 20 febbraio 2013

Il Consiglio regionale ha esaminato le iniziative legislative di modifica alla legge regionale del 1999 recante principi e direttive per l'esercizio dell'attività commerciale, approvando, con 25 voti a favore e 8 contrari (Alpe e Pd), il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale, mentre non ha proceduto alla votazione della proposta avanzata da Alpe e Pd.

Il testo approvato si compone di venti articoli ed è stato illustrato in aula dal Consigliere Mauro Bieler (Uv), il quale ha evidenziato che negli ultimi anni, si è assistito ad una evoluzione del quadro normativo comunitario e statale verso un sistema decisamente più garantista della libertà di concorrenza, con una spinta di liberalizzazione delle attività commerciali finalizzata a promuovere lo sviluppo e dare impulso all'economia. In tale contesto e alla luce di alcune sentenze della Corte costituzionale nel frattempo intervenute, ha aggiunto il Consigliere, si è ritenuto di intervenire contemperando, in modo razionale e con strumenti costituzionalmente legittimi, l'esigenza di assolvere all'obbligo di adeguamento normativo dell'ordinamento regionale ai principi comunitari con le più generali esigenze di sviluppo equilibrato della rete distributiva valdostana e di tutela del piccolo commercio. Con questo provvedimento viene quindi rafforzato l'aspetto della tutela urbanistica, che resta l'unico strumento a disposizione degli enti locali per evitare il proliferare della grande distribuzione.

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD), relatore dell'iniziativa dei gruppi Alpe e Pd, ha ricordato che la maggioranza, a luglio 2012, aveva voluto drammatizzare eccessivamente la questione e accelerare impropriamente i tempi dell'iter legislativo per evitare un franco e proficuo confronto, che poi invece è avvenuto grazie alla presa di posizione delle associazioni. Per Donzel, malgrado le modifiche, il testo della maggioranza non è sufficiente a garantire il tessuto del commercio locale e non argina in modo sufficiente la grande distribuzione, a discapito dei piccoli esercizi commerciali: la proposta di Alpe e Pd intendeva invece introdurre meccanismi di miglioramento delle disposizioni di compatibilità territoriale delle grandi strutture di vendita nell'ambito della pianificazione di settore, rafforzando i meccanismi di concertazione tra la Regione, gli Enti locali e le rappresentanze degli operatori economici, e si prefiggeva di salvaguardare le specifiche vocazioni delle varie forme di distribuzione e delle diverse situazioni territoriali nonché di accompagnare lo sviluppo armonioso del settore attraverso la creazione dell'Osservatorio regionale del commercio.

Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Caveri, Bertin e, per la replica, l'Assessore al turismo e commercio.

Il Consigliere Luciano Caveri (Uvp) ha dichiarato il voto positivo del proprio gruppo sul testo legislativo, perché è il frutto di un confronto con le associazioni.  Tuttavia per Caveri, molti interessi aleggiano attorno alla materia del commercio: il suo gruppo porrà quindi attenzione alla parte applicativa della legge, perché sarà importante vedere quali centri saranno aperti nelle varie zone della Valle, e questo non in una logica di colpevolizzazione ma perché si sta assistendo ad un processo di desertificazione dei comuni valdostani: i centri dei paesi sono desolati e c'è una preoccupazione di fondo anche per il centro di Aosta a causa del prosperare di centri commerciali medi e grandi.

Per il Consigliere Alberto Bertin (Alpe), il disegno di legge della Giunta è poco innovativo, recepisce quanto dettato dallo Stato senza dare garanzie allo sviluppo sostenibile del territorio valdostano. Per Bertin manca una visione globale, ci si limita a interventi guardando solo alle grandi superfici, che in Valle d'Aosta sono già più che sufficienti, così come è mancata la volontà di introdurre l'osservatorio regionale del commercio che poteva fornire utili elementi per l'evoluzione della materia. Il testo, secondo Bertin, non risponde alle esigenze della Valle d'Aosta in un campo che è fondamentale, non solo per il ruolo economico che le piccole strutture commerciali svolgono sul territorio, ma anche per la loro funzione sociale di garanzia della qualità della vita.

L'Assessore al turismo e commercio, Aurelio Marguerettaz, ha evidenziato che le associazioni dei commercianti, dopo qualche incomprensione iniziale, hanno capito lo spirito della norma e hanno chiesto che venisse approvata in fretta. Per l'Assessore, l'unico strumento che la Regione ha per porre un limite alla liberalizzazione selvaggia era ed è rimasto quello urbanistico, come già individuato nel testo presentato a luglio 2012; inoltre, la delibera di Giunta potrà introdurre ogniqualvolta degli elementi che andranno ad arricchire le difese degli Enti locali. L'Assessore si è quindi detto soddisfatto del testo in esame: un testo che non racconta bugie alla comunità, ma che interviene concretamente e nel solo modo costituzionalmente possibile a tutela delle aziende valdostane.


SC